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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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cre<strong>de</strong>va non fosse altro che lo sviluppo <strong>de</strong>lle i<strong>de</strong>e espresse dallo stesso Darwin nell’Origine<br />

<strong>de</strong>ll’Uomo466. Gli servirono da stimolo ai suoi studi anche il dissenso rispetto alle discussioni che si<br />

svolgevano sui rapporti tra il darwinismo e la sociologia. La pubblicazione <strong>de</strong>l manifesto di lotta<br />

per la vita di HUXLEY – lo Struggle for Existence and its Bearing upon Man – uscito nel 1888 fu la<br />

spinta che mancava alla <strong>de</strong>cisione <strong>de</strong>lla redazione di una pubblicazione sull’argomento. In quello<br />

stesso anno, KROPOTKIN contattò il direttore <strong>de</strong>lla rivista «The Nineteenth Century»<br />

domandandogli <strong>de</strong>lla possibilità di pubblicare su quella rivista una confutazione metodologica <strong>de</strong>lle<br />

opinioni di HUXLEY. Non appena ricevette l’assenso, passò a lavorare sull’argomento e, dal 1890<br />

al 1896 scrisse i cinque articoli che trattarono <strong>de</strong>l tema, partendo dallo studio <strong>de</strong>l mutuo appoggio<br />

tra gli animali per poi passare a quello tra i selvaggi, i barbari, le comunità <strong>de</strong>l medioevo fino ad<br />

arrivare alla società mo<strong>de</strong>rna.<br />

Il primo articolo, Il mutuo appoggio negli animali467, inizia dalla discussione <strong>de</strong>l<br />

concetto <strong>de</strong>lla lotta per l’esistenza come fattore <strong>de</strong>ll’evoluzione secondo Darwin e Wallace.<br />

KROPOTKIN sottolinea i progressi compiuti dalla scienza con l’apparizione di questo concetto,<br />

ma richiama l’attenzione anche sui rischi <strong>de</strong>l suo uso in senso troppo stretto. Secondo l’anarchico<br />

Darwin non si era reso perfettamente conto <strong>de</strong>ll’importanza generale <strong>de</strong>l fattore che aveva<br />

affermato. Nonostante avesse richiamato l’attenzione sui rischi che l’uso in senso stretto <strong>de</strong>l<br />

termine da lui creato avrebbe occasionato – la perdita <strong>de</strong>l suo significato filosofico – gli<br />

innumerevoli dati da lui raccolti per dimostrare le conseguenze di una reale competizione per la<br />

vita nascosero tali consi<strong>de</strong>razioni468. Secondo KROPOTKIN, lo studio <strong>de</strong>gli animali nei loro habitat naturali metteva in<br />

evi<strong>de</strong>nza il fatto che nonostante ci fosse tra le specie diverse un’enorme guerra per la sopravvivenza,<br />

all’interno di una stessa specie ciò che si verificava era il mutuo sostegno, l’aiuto reciproco, la mutua difesa,<br />

essendo quindi la sociabilità una legge <strong>de</strong>lla natura tanto quanto lo era la lotta tra i simili. Da parte<br />

sua, la natura metteva in evi<strong>de</strong>nza il fatto che quelli più atti erano quelli che avevano acquisito le<br />

abitudini di solidarietà – come per esempio l’aiuto per l’allevamento <strong>de</strong>lla prole, la sicurezza e la<br />

soddisfazione <strong>de</strong>i fabbisogni <strong>de</strong>gli integranti di uno stesso branco – da ciò risultando che in quanto<br />

fattore <strong>de</strong>ll’evoluzione <strong>de</strong>lle specie era il mutuo appoggio, e non la lotta tra le specie, quello più importante e<br />

<strong>de</strong>cisivo. Se ciò era vero, KROPOTKIN si domanda allora fino a che punto questi fatti fossero<br />

compatibili con la teoria <strong>de</strong>lla lotta per la vita quale esposta da Darwin, Wallace e da quelli che li<br />

seguirono. L’anarchico non nega l’esistenza <strong>de</strong>lla lotta per la vita né il fatto che soltanto i più adatti<br />

sopravvivono, ma domanda con quali armi questa lotta fosse meglio sostenuta e quanta influenza<br />

essa avesse esercitato nell’evoluzione <strong>de</strong>l regno animale.<br />

L’i<strong>de</strong>a che permeava l’opera di Darwin era quella <strong>de</strong>lla competizione in seno ad ogni<br />

gruppo animale e a ogni livello – per la nutrizione, la sicurezza e la capacità di riprodursi – ma<br />

466 KROPOTKIN non era d’accordo con KESSLER in ciò che si riferiva alle origini <strong>de</strong>lle ten<strong>de</strong>nze<br />

solidaristiche <strong>de</strong>gli animali – da questi attribuite ai sentimenti familiari e alla cura <strong>de</strong>lla prole – neppure<br />

con altri come BÜCHNER che invece attribuivano la loro socievolezza all’amore e alla simpatia.<br />

467 Nel libro esso è composto <strong>de</strong>i due primi capitoli.<br />

468 Secondo KROPOTKIN, Darwin aveva fatto questo avvertimento sia nei primi capitoli <strong>de</strong>lla sua Origine<br />

<strong>de</strong>lle specie sia nell’Origine <strong>de</strong>ll’uomo dove, tra l’altro, rilevò come nelle varie società animali la lotta per<br />

l’esistenza fosse sostituita dalla cooperazione e come tale sostituzione contribuisse allo sviluppo <strong>de</strong>lle facoltà<br />

intellettuali e morali assicurando alle specie le migliori condizioni di sopravvivenza.<br />

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