DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

G: Stanno pagando per rimettere questi siepi che hanno tolto, a grosso colpo, adesso è un colpo
ancora più grande per rimettere, perché hanno trovato che sono valide anche come protezione da
vento, dagli animali, da tutto e poi era, forniva la biodiversità nelle campagne. E qui, così, sto
cercando tutte le piante che possano nascere da pezzetti che possiamo piantare, seminare, per
creare questi ????
(…)
A: Mi chiedevi prima la fitodepurazione, quello è un impianto di fitodepurazione. Cioè tutta
l’acqua della casa viene raccolta e viene indirizzata in quella buca che è stata fatta (…) in questo
caso di ghiaino, sabbia, ghiaia grossa. E poi, questa è stata appena fatta, come diceva Gina, vanno
piantate tantissime piante acquatiche, in modo che l’acqua, mentre passa, viene lavorata da queste
piante e dai batteri che si annidano in torno alle piante. Quindi, li fanno intanto, tutte quelle che
sono le sostanze pesanti, minerali, ecc. vengano assorbite dalle piante che poi vengono ridate in
una maniera già trasformata. La pianta stessa poi ossigena l’acqua. Quindi quest’acqua che poi
scorre sotto viene ossigenata dalla pianta, alla fine della fitodepurazione esce pulita, pronta per
essere, attraverso poi altri filtri, Gina è maestra in questo, si arriva alla piscina per farsi il bagno…
G: Piscina naturale
A: … attraverso acquicoltura…
G: Sì acquacoltura…
A: … pescicoltura, e poi arrivi alla piscina naturale, dove ti fai il bagno con l’acqua che hai già
usato in casa tua e che alla fine l’hai ridato vita e pulizia per cui la riutilizzi.
G: E arriva con un conto di piccole…, queste, tutte queste batteri, attraverso questo sistema
naturale si arriva a un conto più basso di con il trattamento con cloro, con tutti questi chimici che
alla fine li consumiamo…
A: Ma tanto che ora in Italia questo discorso è stato finalmente recepito. Quando io l’ho fatto nel
’94, parlare di fitodepurazione era bestemiare, oggi è riconosciuta, cioè, come dalla ASL italiana,
come sistema migliore per depurare le acque residue, residuale.
P: Anche le acque nere?
A: Anche le acque nere puoi, anche se è un discorso diverso da fare, e chiaramente più lungo.
G: Sì, si può fare benissimo, tutto. E si può arrivare all’acqua potabile addirittura. Fatto bene…
A: Hai bisogno di aumentare il percorso, farlo ossigenare molto, dovrebbero esserci tante
cascatele, l’acqua fare lunghi percorsi, comunque credo che…
G: Però è già sufficiente se ce l’hai acqua che si potrebbe usare per l’orto in estate per ristabilire
coltivazioni. Noi facciamo un vivaio in quella parte che è in discesa così l’acqua che è lì, mettiamo
nel vivaio
P: Questo funziona anche se uno usa detersivi in casa, no?
A: Sì, funziona anche se uno usa detersivi. Chiaramente si fa attenzione ad usare i detersivi più
biodegradabili possibili, più naturali possibili. A casa mia, per esempio, usiamo i detersivi
biodegradabili. C’è stata una volta, in occasione di, dovevamo fare un, avevamo un grosso corso
da fare e hanno deciso di pulire i gabineti con la varechina. È stata usata un litro di varechina, la
prima vasca perché la mia non è fatta così ma sono quattro vasche in successioni, la prima vasca è
morta, la seconda si è ammalata, la terza andava bene, la quarta perfetta. Però è bastato quel litro
di varechina a distruggere un quarto della fitodepurazione. Fortuna che poi ha risposto e poi nel
giro di poco è ritornata come prima. Però lì lo vedi proprio in maniera diretta: hai utilizzato la
materia pesante, la varecchina, e la natura ne risponde subito. Succede lo stesso, anche nelle
fognature, solo che non abbiamo questo riscontro diretto. Ma poi se andiamo a vedere i fiumi e i
mare quello che succede è questo, si distrugge la vita.
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