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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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sua condanna dalla proprietà privata, compresa la proprietà possesso difesa da<br />

PROUDHON.<br />

Sotto l’influenza di BAKUNIN, gli anarchici di questa corrente passarono a<br />

consi<strong>de</strong>rare la vita associativa come un dato inerente alla vita sociale, ritenendo che<br />

qualsiasi progetto di organizzazione sociale dovesse tenerla in consi<strong>de</strong>razione. Il<br />

collettivismo proposto da BAKUNIN supponeva la fusione tra la teoria fe<strong>de</strong>ralista di<br />

PROUDHON (la libera organizzazione <strong>de</strong>i produttori indipen<strong>de</strong>nti) e la teoria socialista<br />

(la proprietà collettiva <strong>de</strong>i mezzi di produzione). Erano questi, secondo BAKUNIN, i due<br />

pilastri sui quali si sarebbe costruita la società libertaria futura.<br />

“Il funzionamento <strong>de</strong>l sistema economico a partire dalla collettivizzazione <strong>de</strong>lla<br />

proprietà privata <strong>de</strong>i mezzi di produzione seguirebbe, in linee generali, il mo<strong>de</strong>llo fe<strong>de</strong>ralista<br />

proudhoniano: nella base, esisterebbero le unioni locali di lavoratori liberamente formate, che<br />

potrebbero proporre associazioni più ampie, d’accordo con i loro interessi e necessità. Si<br />

costituirebbe inoltre un’organizzazione di produttori-consumatori incaricati di amministrare<br />

l’economia, dalla produzione alla distribuzione. Bakunin immaginava che si strutturerebbe,<br />

con questo, l’unione mondiale di associazioni libere, di natura industriale e agricola.<br />

In un altro punto ancora il collettivismo secondo Bakunin seguiva il mo<strong>de</strong>llo mutualista<br />

proudhoniano, ossia, nel problema <strong>de</strong>ll’appropriazione individuale <strong>de</strong>lla ricchezza socialmente<br />

prodotta. In questo aspetto, Bakunin difen<strong>de</strong>va anche il sistema di retribuzione individuale<br />

rigorosamente proporzionale al lavoro effettivamente realizzato” (LUIZETTO, 1987:32/33).<br />

Secondo BAKUNIN, l’unica uguaglianza che dovrebbe esistere è quella<br />

<strong>de</strong>ll’accesso ai mezzi di produzione, perché tutti gli individui, potenzialmente disuguali,<br />

possano svilupparsi secondo la loro capacità. Perciò BAKUNIN difen<strong>de</strong>va soltanto la<br />

collettivizzazione <strong>de</strong>i mezzi di produzione e chie<strong>de</strong>va la fine <strong>de</strong>lla proprietà ereditaria,<br />

affermando essere questa la fonte <strong>de</strong>lle disuguaglianze artificiali tra gli uomini. Nelle sue<br />

parole, “fin quando ci sarà l’eredità, ci sarà la disuguaglianza economica ereditaria, non la<br />

disuguaglianza naturale <strong>de</strong>gli individui, ma quella artificiale <strong>de</strong>lle classi, e (…) questa si tradurrà<br />

necessariamente sempre nella disuguaglianza ereditaria <strong>de</strong>llo sviluppo e <strong>de</strong>lla cultura <strong>de</strong>lle<br />

intelligenze e continuerà a essere la fonte e la consacrazione di tutte le disuguaglianze politiche<br />

e sociali” (BAKUNIN, 1988:37).<br />

In quel che si riferisce all’appropriazione <strong>de</strong>l prodotto <strong>de</strong>l lavoro, BAKUNIN<br />

difen<strong>de</strong>va l’i<strong>de</strong>a che ognuno si appropriasse <strong>de</strong>lla ricchezza prodotta secondo la sua<br />

partecipazione, né più né meno.<br />

L’ultima corrente è infine quella anarchica comunista o comunista libertaria,<br />

rappresentata principalmente da KROPOTKIN. Questa corrente può essere caratterizzata<br />

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