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DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

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Monarchia tra Rossi e l’Imperatore <strong>de</strong>l Brasile D. Pedro II, per l’installazione <strong>de</strong>lla sua<br />

colonia socialista 121 .<br />

GOSI, d’altra parte, argomenta che la versione <strong>de</strong>i sud<strong>de</strong>tti autori è più romanzata<br />

che vera. A suo parere alcune informazioni non corrispondono alla realtà. All’inizio <strong>de</strong>l<br />

1888 “l’esperimento di Citta<strong>de</strong>lla era appena iniziato e faceva bene sperare; non si compren<strong>de</strong>,<br />

dunque, per quale motivo il Rossi si sarebbe dovuto cercare, allora, un’alternativa così lontana;<br />

inoltre la parentela con quel Rossi, professore al Conservatorio, i conseguenti contatti con il<br />

Gomez e la comunità brasiliana resi<strong>de</strong>nte a Milano si sono rivelati, in ultima analisi, molto più<br />

incerti; infine l’anarchico, ricordando in vari scritti le circostanze che lo indussero, a suo<br />

tempo, a interrompere l’esperimento di Stagno per tentare, altrove, una nuova impresa più<br />

conforme ai suoi intendimenti, non fa di questo episodio alcuna menzione” (GOSI, 1977:64).<br />

Infine, lo stesso Rossi nell’edizione livornese <strong>de</strong>l 1891 <strong>de</strong>l suo Un comune socialista,<br />

racconta che, alla “fine <strong>de</strong>l 1889, dopo che una prova imperfetta a Stagno Lombardo non<br />

aveva corrisposto alle mie speranze, mi ero <strong>de</strong>ciso a passare in una <strong>de</strong>lle due colonie<br />

collettiviste fondate recentemente nell’America <strong>de</strong>l Nord (…) quando Achille Don<strong>de</strong>lli di<br />

121 Secondo DE MELLO NETO, gli equivoci cominciano con <strong>de</strong>lle imprecisioni, o comunque<br />

informazioni senza fonti precise, contenute in alcuni testi di CERCHIAI pubblicati sul periodico I<br />

qua<strong>de</strong>rni <strong>de</strong>lla libertà, edito a San Paolo sin dal 1932 (non sono riuscita a sapere se questo periodico<br />

esiste tuttora). Diverse sono state le informazione aggiunte alla storia <strong>de</strong>ll’esperienza anarchica,<br />

senza un riscontro nelle informazioni fornite sia da Rossi che da Cappellaro – il “cronista ufficiale”<br />

<strong>de</strong>lla Cecilia – dal cambiamento <strong>de</strong>l titolo <strong>de</strong>l libro Un comune socialista a Il commune in riva al mare<br />

fino a <strong>de</strong>ttagli colorati riguardo a un incontro tra D. Pedro II e Rossi, argomento che fu dopo<br />

ripreso sia da Jean-Luis Comolli nel film La Cecilia, sia dallo sceneggiato televisivo intitolato Colonia<br />

Cecilia e veicolato dalla Rete Ban<strong>de</strong>irantes di Televisione alla fine <strong>de</strong>gli anni ’80. Secondo gli autori,<br />

il Monarca, affetto da febbri palustri, si era recato in Europa nel 1887 per farsi curare dai più illustri<br />

clinici <strong>de</strong>l continente, occasione in cui visitò le principali stazioni di riposo e di mondanità.<br />

Nell’aprile 1888 si era fermato a Milano, dove prese una pleurite secca che l’obbligò a starci più a<br />

lungo. Per distrarlo la comunità brasiliana ivi resi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>cise di organizzare un concerto <strong>de</strong>l<br />

promettente musicista brasiliano Carlos Gomez, un talento scoperto da Lauro Rossi, secondo gli<br />

autori uno zio di Giovanni Rossi. SCHMIDT e MASINI fanno menzione di un incontro personale<br />

tra l’anarchico e il monarca in occasione <strong>de</strong>l concerto, mentre STADLER DE SOUZA parla di uno<br />

scritto <strong>de</strong>ll’anarchico consegnato al monarca tramite il Conte Mota-Maya, sempre durante il<br />

sud<strong>de</strong>tto concerto. Secondo quest’ultimo autore, Don Pedro II di ritorno in Brasile, avrebbe letto il<br />

libro Un comune socialista e in seguito avrebbe scritto a Rossi informando di essere disposto a donare<br />

le terre affinché si potesse realizzare l’esperimento <strong>de</strong>scritto nel libro. SCHMIDT, da parte sua,<br />

giustifica la cosid<strong>de</strong>tta concessione di terra, affermando che all’epoca in Brasile esisteva l’urgente<br />

problema di trovare forza lavoro sia per le fazendas di caffè sia per le colonie nel sud <strong>de</strong>l paese, dove<br />

già esisteva una colonia di te<strong>de</strong>schi <strong>de</strong>l Volga organizzatisi sotto la forma di un «mir». Stando così le<br />

cose, continua l’autore, il governo <strong>de</strong>cise di ce<strong>de</strong>re altre terre perché pure gli anarchici italiani<br />

potessero installare la loro colonia, certo che la terra avrebbe finito per assorbire le preoccupazioni<br />

i<strong>de</strong>ologiche. Sempre secondo lui, dopo aver ricevuto la lettera <strong>de</strong>l Monarca sulla concessione <strong>de</strong>lle<br />

terre, Rossi avrebbe cercato subito di stabilire contatti con quelli che s’erano offerti per realizzare<br />

insieme a lui l’esperienza di vita anarchica, attraverso la colonia sperimentale. In realtà Rossi<br />

racconta di essere stato ricercato da <strong>de</strong>gli amici di Brescia per realizzare l’esperimento <strong>de</strong>lla colonia<br />

socialista nell’America <strong>de</strong>l Sud.<br />

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