DOTTORATO DI RICERCA - Departamento de Geografia

tutte le piante?” L’abbiamo fatto! Adesso lo stanno distruggendo tutto quello che ha messo Calvino
per mettere solo Palma. Perché? Se io metto una pianta di qui la pago 50 mila lire, se io metto una
Palma la pago 3 milioni. Hai capito? ******
Q: Ma questo progetto di Calvino, di fare un grande giardino, che cos’era?
L: Ce l’aveva già, guarda. Calvino, nella sua stravilla, perché questo io adesso poi vi faccio vedere,
quella casa lassù, l’ha tarata Calvino, eh? Era lì dove stava il padre di Italo. E poi lui ha comprato
Villa Meridiana, e poi c’era una terra grandissima dove siamo andati giù, a San Giovanni, e là
abbiamo messo tutte le piante che ha portato dal Messico. Perché poi a Italo, una volta gli ho
detto “Tu sei bravo, scrivi bene ma razzoli male”. È che quella l’ha venduta. Dici “È, ma mia moglie vuole i
soldi”. Cavolo! Ma perché la villa non l’ha lasciata al comune di San Remo come simbolo di
Calvino?
G: Perché se no l’avrebbero ridotta…
L: Però, vedi, c’è questo…
Q: È si… Come la biblioteca di Mario Calvino… Adesso l’hanno messa a posto…
L: Sono andato io, *****. Adesso tutti sono stati loro. Una volta a Italo avevo detto “Cosa ne dici
della biblioteca?” “La diamo allo Sperimentale” Io dico, “Guarda che allo Sperimentale, tua madre,
professoressa, ha dato i libri, poi c’è venuto un Professore che si chiamava Puccini, c’ha messo la chiave, e io dovevo
andare dal Professore e domandarci la chiave”. Ma io ce l’ho detto a Italo, “Guarda che… ”. “Ah! Allora
lasciamo alla Mortola”. Ma La Mortola era peggio di ***********. ****** fino a pochi anni fa…
G: Era abbandonata…
L: È! C’era una casetta vicino al mare senza vetri! Chi sa che c’hanno portato via! E c’era dei libri
rarissimi, eh! E allora, lui, “È la lascio qui”. Allora “Lasciala a San Remo, lascia a San Remo, non lì”.
Perché lì ci sono dei libri rarissimi, lo sapevi?
Noi qua abbiamo un giardino che si chiama Buca Negra, vicinissimo alla villa Ambori, ****,
questa calla, la ville, era una inglese con cento tre giardinieri. E aveva una villa meravigliosa in
Inghilterra, eventualmente, un trust, dovresti capire che sai che ci sono quei giardini meravigliosi
inglesi, perché là ci tengono. E poi aveva ai ******* un’altra villa, con giardinieri, e questa Bocca
Negra di, di… appena esci dall’arco delle… Tu la conosci? Non ci sei mai stata? Un giorno ti
porto…
G: Dov’è?
L: Appena esci dalla galleria di Ventimiglia, è la prima villa che c’è un galletto sul tetto, gialla.
Quella è la villa…
G: Quale galleria, quella verso Demboli?
L: Verso Demboli. Quella prima villa è la villa di *****. Lei era una signora sola, che io sapevo
perché ha fatto uno dei più bei libri sulle rose, illustrato da un grande acquarellista. Con quel libro
lì ha fatto, ha descritto un po’ la **** tropicale, *******. Aveva cento tre giardinieri o cento
giardinieri, sì, e lei conosceva tutte le venticinque o trentamila piante che aveva in questo giardino.
E ogni giardiniere aveva il dovere, tutte le settimane, di mandare la cartolina con tutto quello che
era fiorito, sai? C’è una bella storia anche in quello…
L’altra volta avevo portato della gente perché c’è ancora. E adesso è di Di Piacenza, sai quella di
Cashmere? Di Piacenza ha una bellissima villa, che se volete vedere è bella. È quella sopra *******
di Viella. C’è una proprietà bellissima e lui di questo ha fatto tutto rododendro e azalea in una
montagna. Tu lai vista? La Buccina. Vai a vedere la Buccina, ti faccio conoscere il Piacenza, si va a
casa sua. Va beh, in quella villa lì che guarda il mare, in promontorio di fianco la Vill’Avori, c’è una
bellissima rosa, sulle olive, ci sono dei fiori grossi in questo modo, tu vedi il mare in fondo con
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