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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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metodi scolastici preparando la strada alla nasc<strong>it</strong>a dell'univers<strong>it</strong>à.<br />

Infine, i laici, individualmente o a gruppi, cominciarono ad avere un<br />

posto preminente nella v<strong>it</strong>a della Chiesa anche in campi che erano<br />

formalmente considerati di esclusivo dominio dei monaci e del clero.<br />

<strong>LA</strong> PIETA MEDIOEVALE<br />

Il prologo alla regola dell'abbazia di Grandmont, fondata da S.<br />

Stefano di Muret (t 1124) affermava che c'è soltanto una regola di fede<br />

e di salvezza, cioè, il Vangelo. Tutte le<br />

altre regole, come quella di S. Benedetto e S. Agostino, erano<br />

semplicemente applicazioni dell'insegnamento evangelico '.<br />

La lettura e la conoscenza del Nuovo Testamento non erano,<br />

comunque, prerogativa esclusiva dei monaci. C'era un grande<br />

interesse per la Scr<strong>it</strong>tura da parte dei laici del secolo XII. Infatti, un<br />

gruppo di laici a Metz tradusse in volgare i vangeli, le lettere di S.<br />

Paolo e i Salmi. Poi, in incontri privati, i laici discutevano e<br />

interpretavano vari passi, escludendo però dai loro raduni tutti i preti<br />

e quei laíci che dissentivano dalla loro esegesi della Scr<strong>it</strong>tura.<br />

Come risultato, nel 1199 Papa Innocenzo III pubblicò una lettera in<br />

cui elogiava la loro devozione per la Scr<strong>it</strong>tura, ma condannava i loro<br />

incontri esclusivi e segreti ed il loro atteggiamento anticlericale. Più<br />

tardi i sinodi di Tolosa (1229) e di Tarragona (1234) proibirono ai laici<br />

di possedere o leggere le traduzioni della Bibbia in volgare .<br />

L'interesse per la lettura e la discussione del Vangelo e la<br />

predicazione delle Crociate per la liberazione dei luoghi santi<br />

contribuirono naturalmente alla diffusione di un'altra caratteristica<br />

dominante della pietà medievale: la devozione alla sacra Uman<strong>it</strong>à di<br />

Cristo.<br />

Alcuni storici sostengono che questa devozione fu introdotta da S.<br />

Bernardo e resa popolare da S. Francesco d'Assisi, ma in ver<strong>it</strong>à essa è<br />

esist<strong>it</strong>a nella Chiesa, fin dall'inizio '. Essa si sviluppò nel XII secolo,<br />

comunque, a causa del diffuso interesse per le Crociate e la Terra<br />

Santa. La devozione dei fedeli cominciò a focalizzarsi sempre più sulle<br />

varie<br />

1 Cf. J. LECLERQ, F. VANDENRROUCKE, L. BoUYER, The Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>y of the Middle Ages, Burns<br />

and Oates, London 1968, pp. 142-144; tr. <strong>it</strong>., La Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à del Medioevo, Dehoniane, Bologna<br />

1969; L. G1INICOT, L4 Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>é MMiévale, Paris 1958, pp. 43-44.<br />

2 Cf. J. D. MANSI, Conciliorum Nova et Amplissima Collectio, Austria 1961, vol. 23, pp. 197 e 329;<br />

J. F. RIVERA RECIO, >, in Historia de la Espir<strong>it</strong>ualidad, ed.<br />

B. J. Duque - L. S. Balust, Juan Flors, Barcelona 1969, vol. 1, p. 633.<br />

3 Cf. K. RICHSTATUR, Christusfrbmmigke<strong>it</strong> in ibrer bistoriscben Entlaltung, Cologne 1949.

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