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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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personale attraverso la separazione dal mondo e l'amorosa<br />

med<strong>it</strong>azione dei misteri di Cristo. La spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à benedettina non si<br />

dedicò alla contemplazione speculativa e alla gnosi dei Padri<br />

alessandrini, poiché considerava la contemplazione affettiva o<br />

amorosa superiore alla pura intelligenza.<br />

L'uomo scelto da Carlo Magno a lavorare per la desiderata<br />

unificazione e il rinnovamento della v<strong>it</strong>a monastica fu Albano Flacco,<br />

chiamato Alcuino (t 804). Educato nella tradizione di Beda il<br />

Venerabile e imbevuto dello spir<strong>it</strong>o della regola di S. Benedetto,<br />

compose una serie di devozioni l<strong>it</strong>urgiche per ogni giorno della<br />

settimana. Probabilmente contribuì, come pochi, alle numerose<br />

aggiunte alla v<strong>it</strong>a di preghiera dei monaci, aumentando le ore di preghiera<br />

comun<strong>it</strong>aria, intervallandola con il lavoro manuale e la lectio '.<br />

Carlo Magno chiamò al suo servizio anche l'intellettuale spagnolo<br />

Teodollo (t 821) e l'<strong>it</strong>aliano, S. Paolino (t 802). Sebbene Paolino<br />

ammirasse molto Carlo Magno, aveva tuttavia il coraggio di difendere i<br />

dir<strong>it</strong>ti della Chiesa ogni volta che l'imperatore cercava di abusare della<br />

sua autor<strong>it</strong>à. Cilleruelo osserva che in Spagna prima di Carlo Magno<br />

gli eccle-<br />

5 Cf. J. LECLERCQ et al., op. c<strong>it</strong>., pp. 75-76.<br />

6 Pet uno studio dettagliato Cf. J. WINANDY, Ambroise Aulpert, moine et théologien, Paris 1953.<br />

7 Cf. M. NLHLER, « Alcuin », in Dictionnaire de Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>é, vol. 1, pp. 296-299.<br />

siastici controllavano i re, ma nel periodo carolingio invece era<br />

l'imperatore a controllare gli ecclesiastici '.<br />

Quando S. Benedetto di Aniane iniziò la sua opera di riformatore, si<br />

sforzò di restaurare l'osservanza della regola di S. Benedetto, ma nello<br />

stesso tempo impose lunghe preghiere r<strong>it</strong>uali oltre l'ufficio divino ed<br />

estese la Lectio divina allo studio degli scr<strong>it</strong>ti di Origene, di S.<br />

Gerolamo, di S. Agostino e di S. Gregorio Magno. Benedetto non tentò<br />

di restaurare la prim<strong>it</strong>iva osservanza, piuttosto cercò di adattare il<br />

monachesimo benedettino alla nuova epoca e alle nuove esigenze,<br />

accettando gli usi e i costumi già introdotti.<br />

Nato nel 750, Benedetto divenne monaco nel 774 e più tardi fondò il<br />

suo primo monastero ad Aniane, tra i Pirenei. All'inizio egli fu molto<br />

vicino al monachesimo di S. Pacomio, poiché considerava la regola di<br />

S. Benedetto troppo permissiva. Alla fine, tuttavia, egli cambiò<br />

opinione e adottò la regola di S. Benedetto come unica soluzione<br />

pratica. Benedetto di Aniane era convinto che la sola maniera per<br />

preservare i monasteri dal lassismo fosse quella di rinnovarli<br />

costantemente e provvederli di una qualche organizzazione centrale.<br />

Quando Luigi il Pio divenne imperatore nell'814, Benedetto divenne<br />

una specie di vis<strong>it</strong>atore per tutti i monasteri e mandò i monaci dal suo

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