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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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pletamente abbandonato a Dio, ed esperimenta la tensione tra la<br />

natura e la grazia. Plotino ha descr<strong>it</strong>to tutto ciò nelle sue Enneadì<br />

con l'allegoria di un cavallo bianco e uno nero attaccati a un<br />

unico carro, che spingono in direzioni opposte. S. Paolo ha parlato<br />

di lotta interna dell'uomo in termini di legge dello spir<strong>it</strong>o contro la<br />

legge della carne (Rom. 7,14-25). Tommaso da Kenipis lo ha<br />

descr<strong>it</strong>to dettaghatamente, in uno stile che ricorda l'insegnamento<br />

di S. Paolo sulla car<strong>it</strong>à (1 Cor. 13,1-13):<br />

« La natura è astuta ed accalappia molti, ... Ma la grazia cammina<br />

con semplic<strong>it</strong>à, schiva ogni apparenza di male, non è falsa e fa<br />

tutto solo per amor di Dio...<br />

La natura è restia alla mortificazione o all'oppressione... ma la<br />

grazia attende alla propria mortificazione, resiste alla sensual<strong>it</strong>à,<br />

cerca di stare sottomessa, desidera di essere vinta, e non vuol far<br />

uso della propria libertà, ama di essere tenuta sotto disciplina e<br />

desidera non di signoreggiare su chiunque, ma di vivere, dimorare<br />

ed essere sempre soggetta a Dio...<br />

La natura si affatica per il proprio interesse, ... ma la grazia<br />

considera di preferenza non ciò che può essere di util<strong>it</strong>à o di<br />

comodo per sé, ma piuttosto ciò che può essere di prof<strong>it</strong>to a molti.<br />

La natura accetta volentieri l'onore e l'ossequio, ma la grazia<br />

attribuisce fedelmente a Dio ogni onore e gloria. La natura teme la<br />

confusione ed il disprezzo, ma la grazia gode di soffrire contumelie<br />

per il nome di Gesù. La natura ama l'ozio ed il riposo del corpo,<br />

ma la grazia non può stare oziosa, ed abbraccia volentieri la<br />

fatica. La natura cerca di avere cose curiose e belle, ... ma la<br />

grazia si diletta delle cose semplici ed umili...<br />

La natura stima molto i beni temporali, si rallegra dei guadagni<br />

terreni, si rattrista delle perd<strong>it</strong>e, si irr<strong>it</strong>a per ogni insulto, per ogni<br />

minima parola ingiuriosa, ma la grazia aspira ai beni eterni e non<br />

si attacca a quelli temporali, non si turba per la perd<strong>it</strong>a delle<br />

sostanze né si adira per le parole più dure...<br />

La natura è avida, più disposta a ricevere che a dare, ... ma la<br />

grazia è generosa e dal cuore aperto, ev<strong>it</strong>a l'egoismo, si contenta<br />

di poco, e stima maggiore felic<strong>it</strong>à dare che ricevere.<br />

La natura è inclinata alle creature, alla propria carne, ... ma la<br />

grazia porta a Dio e alle virtù, rinunzia alle creature, odia i<br />

desideri della carne, raffrena le divagazioni, ed è restia a<br />

comparire in pubblico.<br />

La natura cerca volentieri i conforti esterni, in cui dilettare i sensi,<br />

ma la grazia cerca di consolarsi in Dio solo...<br />

La natura fa tutto per il suo guadagno e per il suo interesse, ...<br />

ma la grazia non cerca nulla dí temporale né domanda altra

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