J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it
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furono infine liberati dalla dominazione del potere laico e civile e<br />
protetti anche contro un eccessivo intervento da parte dei vescovi.<br />
Purtroppo, la stessa struttura delle congregazioni benedettine, la<br />
necess<strong>it</strong>à di viaggi e delle vis<strong>it</strong>e degli abati, le accresciute attiv<strong>it</strong>à<br />
apostoliche dei monaci, andarono a scap<strong>it</strong>o dell'aspetto contemplativo<br />
della v<strong>it</strong>a benedettina. Inoltre, i monaci rivolsero sempre più le loro<br />
ore lavorative allo scriptorium e quindi il lavoro manuale fu<br />
inev<strong>it</strong>abilmente trascurato. Alla fine furono ammessi nei monasteri<br />
conversi, familiares o oblati, a cui i monaci affidarono il lavoro<br />
manuale e il mantenimento dei monasteri. Questo, naturalmente,<br />
condusse alla divisione del monastero tra « monaci coristi » e « fratelli<br />
laici » '.<br />
« Nell'XI secolo e anche nel XII, mentre questi monasteri erano<br />
ancora prosperi e pieni di fervore, si andava sviluppando una<br />
reazione. Essi, ormai, erano diventati ist<strong>it</strong>uzioni; non erano cambiati<br />
con i tempi, mentre la società si avviava verso profonde<br />
trasformazioni. Per questa ragione<br />
si sviluppò in essi un fervente e diffuso desiderio per una v<strong>it</strong>a più<br />
semplice, meno ist<strong>it</strong>uzionalizzata, più sol<strong>it</strong>aria, meno impegnata negli<br />
affari pol<strong>it</strong>ici e sociali della società, in breve, un r<strong>it</strong>orno alle origini<br />
monastiche. Non è sorprendente, dunque, che si favorisse spesso<br />
l'introduzione della v<strong>it</strong>a erem<strong>it</strong>ica. Questo movimento, che nacque<br />
spontaneamente in tutta Europa, provocò una rivoluzione nel mondo<br />
monastico e produsse una grande varietà di nuovi ' ordini e<br />
osservanze accanto alle ist<strong>it</strong>uzioni già affermate ». [Non erano monaci<br />
ma persone ded<strong>it</strong>e a una v<strong>it</strong>a di lavoro e di pen<strong>it</strong>enza trattati come<br />
familiares, o oblati nella comun<strong>it</strong>à monastica]?.<br />
20 Cf. J. DUBOIS, x The Lay brothers' Life in the 12th Century: A Form of Lay Monasticism*, in<br />
Cistercian Studies, vol. 7, 1972, pp. 161-213.<br />
21 Cf. C. PEIFER, art. c<strong>it</strong>., p. 127; Cf. J. LECLERCQ, « La crise du monachisme au XIe siècles »,<br />
in Aux Sources de la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>é occidentale: Étapes et constantes, Ed. du Cerf, Paris 1964, pp.<br />
175-199; J. LECLERCQ et al., op. c<strong>it</strong>., pp. 68-126.<br />
Il monachesimo rimase fondamentalmente benedettino, ma si mosse<br />
in due differenti direzioni. Così, S. Romualdo fondò i Camaldolesi nel<br />
1010, promuovendo una v<strong>it</strong>a erem<strong>it</strong>ica sotto la regola di S. Benedetto.<br />
S. Roberto di Molesmes, invece, fondò i Cistercensi nel 1098, con<br />
l'intento di promuovere una v<strong>it</strong>a cenob<strong>it</strong>ica di maggiore separazione<br />
dal mondo, di povertà e di stretta osservanza della regola di S.<br />
Benedetto. Durante questo periodo lavorarono molto assiduamente<br />
per la riforma, sia della Chiesa che della v<strong>it</strong>a monastica, due uomini:<br />
Giovanni di Fécamp e San Pier Damiani.