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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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Nato Giovanni di Yepes a Fontiveros, presso Avila, S. Giovanni<br />

della Croce (1542-1591) aveva solo pochi mesi quando morì suo<br />

padre. La sua famiglia, ridotta in povertà, si trasferì a Medina del<br />

Campo, dove Giovanni si dedicò a vari mestieri e frequentò la<br />

scuola dei Gesu<strong>it</strong>i dal 1559 al 1563. A 21 anni entrò nell'Ordine<br />

carmel<strong>it</strong>ano e fu mandato a Salamanca per completare gli studi<br />

teologici. R<strong>it</strong>ornato a Medina del Campo, per la sua prima Messa,<br />

Giovanni incontrò S. Teresa d'Avila. Aveva pensato già seriamente<br />

di trasferirsi tra i Certosini, ma Teresa lo convinse ad aggregarsi<br />

alla riforma carmel<strong>it</strong>ana.<br />

La prima casa dei frati Carmel<strong>it</strong>ani della Riforma fu fondata a<br />

Durvelo e Giovanni e Antonio di Gesù ne furono i padri fondatori.<br />

Negli anni successivi, Giovanni della Croce eserc<strong>it</strong>ò varie<br />

mansioni: maestro dei novizi, rettore del collegio di Alcalà,<br />

confessore delle monache Carmel<strong>it</strong>ane all'Incarnazione in Avila.<br />

Nel disimpegno di quest'ultimo comp<strong>it</strong>o fu rap<strong>it</strong>o dai Carmel<strong>it</strong>ani<br />

calzati (1577) e tenuto prigioniero nel convento di Toledo per nove<br />

mesi.<br />

Scappato da Toledo, Giovanni spese la maggior parte degli anni<br />

successivi della sua v<strong>it</strong>a in Andalusia e fu eletto a vari incarichi<br />

importanti. Ma, nel cap<strong>it</strong>olo provinciale del 1591, tenutosi a<br />

Madrid, Giovanni dissentì pubblicamente dal vicario generale,<br />

Niccolò Doria, che lo depose immediatamente. Umiliato, ma<br />

contento di poter r<strong>it</strong>ornare ad una v<strong>it</strong>a di più grande sol<strong>it</strong>udine e<br />

raccoglimento, S. Giovanni della Croce finì i suoi giorni a Ubeda,<br />

dove morì, dopo molte sofferenze, nel 1591. Fu canonizzato da<br />

Papa Benedetto XIII nel 1726 e dichiarato Dottore della Chiesa da<br />

Papa Pio XI 41 nel 1926 . Le opere maggiori di S. Giovanni della<br />

Croce sono: La Sal<strong>it</strong>a del Monte Carmelo (1579-1585); La Notte<br />

Oscura dell'anima (1582-1585); Il Cantico Spir<strong>it</strong>uale (prima<br />

redazione nel 1584 e seconda redazione tra il 1586 e 1591); La<br />

Viva Fiamma d'Amore (prima redazione tra il 1585 e 1587 e<br />

seconda redazione tra il 1586 e 1591). Tutte queste opere sono<br />

commenti a poesie composte dallo stesso S. Giovanni della Croce,<br />

ma i primi due trattati non furono mai completati. Si è<br />

comunemente d'accordo, tuttavia, nel r<strong>it</strong>enere che i due trattati<br />

Sal<strong>it</strong>a-Notte Oscura contengano l'intera sua dottrina sulla<br />

purificazione attiva e passiva dei sensi e delle facoltà spir<strong>it</strong>uali'.<br />

Studiando a Salamanca, S. Giovanni della Croce fu attratto dalla<br />

teologia tomista, ma lesse anche le opere dello PseudoDionigi e di<br />

S. Gregorio Magno. Comunque, l'autore che ne influenzò<br />

maggiormente la dottrina fu Taulero. Conobbe anche le opere di

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