J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it
J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it
J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
adorazione... deve fare della fede, che i santi hanno insegnato, la<br />
guida della sua v<strong>it</strong>a e deve darsi alla ricerca delle virtù obbedendo loro<br />
perfettamente. Egli deve liberarsi completamente dagli impedimenti<br />
della v<strong>it</strong>a terrestre e rinunciare, una volta per tutte, alla schiav<strong>it</strong>ù di<br />
tutto quello che è basso e vano. Con la sua fede e la sua v<strong>it</strong>a deve<br />
diventare interamente possesso di Dio, sapendo bene che colui che<br />
possiede la fede e la grazia di v<strong>it</strong>a, possiede anche la potenza di Cristo<br />
e dove si trova la potenza di Cristo si trova anche la liberazione dal<br />
male e dalla morte che devasta la nostra v<strong>it</strong>a » `.<br />
Per S. Gregorio, perciò, il Battesimo è il segno dell'opera dello Spir<strong>it</strong>o<br />
nell'uomo e l'Eucaristia è il suo nutrimento. Il cristiano, però, non<br />
arriva alla piena statura del Cristo se non compiendo notevoli sforzi<br />
nella v<strong>it</strong>a ascetica « Il<br />
29 Il testo completo del De insuluío christiano lo si può trovare in W. JAEGER, Opera ascetica, Vol.<br />
8, Leiden 1952. 31 C<strong>it</strong>ato da L. BOUYER, op. c<strong>it</strong> pp. 360-361.<br />
corpo cresce senza di noi », dice Gregorio, « ma la misura e la bellezza<br />
dell'anima, rinnovata dallo Spir<strong>it</strong>o, grazie allo zelo di colui che la<br />
riceve, dipendono dalla nostra disposizione: nella misura in cui tu<br />
sviluppi le tue lotte per la pietà, in questa medesima misura si<br />
sviluppa anche la grandezza dell'anima per mezzo di queste lotte e di<br />
questi sforzi » '. Così, alla fine, l'anima può raggiungere le altezze della<br />
gnosi che è « una mutua compenetrazione: Dío viene nell'anima e<br />
l'anima è trasportata in Dio ». Questo è il vertice dell'agape '.<br />
Nell'Omelia XI sul Cantico dei Cantici, S. Gregorio descrive tre stadi<br />
attraverso i quali Dio rivelò se stesso a Mosè: prima nella luce del<br />
roveto ardente, poi nella nuvola dell’'Esodo, e finalmente nell'oscur<strong>it</strong>à<br />
totale. Allo stesso modo, l'anima prima trova Dio nelle cose -visibili<br />
della creazione; ma quando avanza, l'intelletto serve come una nube<br />
che copre ogni cosa sensibile così che l'anima può essere preparata a<br />
contemplare ciò che è nascosto; e quando l'anima ha abbandonato<br />
tutte le cose terrene, per quanto è possibile alla natura umana, entra<br />
nel santuario della conoscenza di Dio ed e completamente avviluppata<br />
nell'oscur<strong>it</strong>à divina. P, questa l'esperienza di Dio nell'oscur<strong>it</strong>à, che S.<br />
Gregorio chiama teologia vera (theognosia).<br />
S. Gregorio è stato defin<strong>it</strong>o da Harvanek teologo dogmatico, filosofo e<br />
scr<strong>it</strong>tore ascetico - mistico '. I suoi scr<strong>it</strong>ti fanno da anello di<br />
congiunzione con i grandi teologi di Alessandria, con Massimo e con<br />
la scuola bizantina. Secondo Bouyer, la dottrina di S. Gregorio ebbe,<br />
nella spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à cristiana, grande importanza in tre settori: fu resa<br />
popolare da Macario in Eg<strong>it</strong>to (t 390) tra i monaci; fu sviluppata<br />
ulteriormente da Evagrio Pontico (t 399) e preparò la via agli scr<strong>it</strong>ti<br />
dello Pseudo-Dionigi (t 530)".