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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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fraterna; l<strong>it</strong>urgicamente, era richiesta dalla stessa natura della<br />

l<strong>it</strong>urgia Eucaristica e della preghiera comune. La v<strong>it</strong>a comun<strong>it</strong>aria a<br />

sua volta, richiedeva la condivisione dei beni per prevenire<br />

l'individualismo separatista provocato dal dominio personale. Tra tutti<br />

gli elementi della v<strong>it</strong>a apostolica, la v<strong>it</strong>a comune fu fondamentale e,<br />

tra tutte le pratiche della v<strong>it</strong>a comune, sembra che la spartizione di<br />

beni fosse la più rilevante. Questa, almeno, è la testimonianza degli<br />

Atti degli Apostoli.<br />

« Essi erano assiduí nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e<br />

nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere... Tutti<br />

coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni<br />

cosa in comune; chi aveva proprietà o sostanze le vendeva e ne faceva<br />

parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme<br />

frequentavano il tempio e spezzavano il pane prendendo i pasti con<br />

letizia e semplic<strong>it</strong>à di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di<br />

tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla<br />

comun<strong>it</strong>à quelli che erano salvati » (At. 2,42-47).<br />

« La molt<strong>it</strong>udine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore<br />

solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli<br />

apparteneva, ma ogni cosa era tra loro comune. Con grande forza gli<br />

apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù<br />

e tutti gode-<br />

22 Per i particolari sulla l<strong>it</strong>urgia della Chiesa prim<strong>it</strong>iva cf. L. DuCHESNE, Christian Worship: Its<br />

Origin and Evolution, tr. M. L. MCCLURE, 5a edizione, Londra 1949; G. Dix, The Shape of the<br />

L<strong>it</strong>urgy, 21, edizione, Londra 1945; D. ATTWATER, Introduction to the L<strong>it</strong>urgy, Helicon, Baltimora<br />

1961; A.A. KING, L<strong>it</strong>urgies of the Past, Bruce, Milwaukee, WI, 1959; W.J. O'SHEA, The Worship of<br />

the Church, Newman, Westminster, MD, 1957; 0. RosSEAU, The progress of the L<strong>it</strong>urgy, Newman,<br />

Westminster, MD, 1951.<br />

vano di grande simpatia. Nessuno, infatti, tra loro era bisognoso<br />

perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano<br />

l'importo di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli<br />

apostoli; e poi veniva distribu<strong>it</strong>o a ciascuno secondo il bisogno » (At.<br />

4,32-35).<br />

Poiché i membri della Chiesa aumentarono, la v<strong>it</strong>a comune non poté<br />

più essere osservata, come lo era stato al tempo degli apostoli. 1<br />

cambiamenti, naturalmente, erano inev<strong>it</strong>abili nello sviluppo e<br />

nell'espansione della Chiesa. Mari mano che i gentili si convertivano,<br />

divenne necessario dispensarli dall'osservanza di certi costumi<br />

giudaici che prevalevano ancora nella Chiesa. Quando questa crebbe<br />

di numero, divenendo più universale e meno parrocchiale, non fu più<br />

possibile conservare nella comun<strong>it</strong>à quelle strette relazioni, che<br />

avevano caratterizzato precedentemente le chiese locali. Infine, con la<br />

fine delle persecuzioni e con la liberta concessa ai cristiani di

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