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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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La pazienza di questi servì solo ad incoraggiarli nel loro egoismo e<br />

nella disobbedienza. Finalmente, Pacomio prese posizione: i monaci o<br />

obbedivano secondo la regola o lasciavano il monastero.<br />

« Ora quando sarete chiamati alla sinassi, vorrete tutti, non vi è<br />

comporterete più, a mio riguardo, come avete fatto... Parimenti,<br />

quando siete chiamati per i pasti, verrete insieme, e non vi<br />

comporterete come avete già fatto... Se siete ancora propensi a<br />

disobbedire alle istruzioni che vi ho dato, potete andare in qualsiasi<br />

posto vi piaccia. ' Del Signore è la terra e quanto contiene ' (Sal. 23,1).<br />

E, se volete andarvene altrove, fate come volete; per quanto mi<br />

riguarda, non vi tratterrò qui più a lungo, a meno che voi non vi<br />

conformiate alle istruzioni che vi ho dato » ".<br />

Per Pacomio, l'obbedienza era il vero fondamento della v<strong>it</strong>a<br />

cenob<strong>it</strong>ica, obbedienza alla regola e al superiore. Allo stesso tempo,<br />

era attento alle necess<strong>it</strong>à dei monaci così che tutti potessero vivere<br />

all'altezza della loro consacrazione alla v<strong>it</strong>a monastica. Pacomio diceva<br />

così: « Non sai che certi confratelli, specialmente quelli più giovani,<br />

hanno bisogno di riposo e di appoggio? »... In un'altra occasione aveva<br />

raccomandato: « Provvedi in abbondanza a tavola, così che ciascuno<br />

possa mortificarsi e crescere nella virtù secondo il suo fervore ». In<br />

altre parole, ad ogni monaco era permesso di mangiare quanto la sua<br />

salute o il suo lavoro richiedevano e il lavoro manuale assegnato a<br />

ciascuno era proporzionato alle sue forze.<br />

14 Cf. L. BOUYER, op. c<strong>it</strong>., p. 323.<br />

Le osservanze monastiche prescr<strong>it</strong>te dalla regola di S. Pacomio<br />

furono adottate dalle Laure della Palestina, fondate da S. Ilarione e<br />

perfezionate da S. Teodosio. Molte delle usanze riprese più tardi dagli<br />

ordini monastici e mendicanti dell'Occidente avevano la loro origine<br />

nei monasteri di Pacomio. Questi insistette per l'introduzione di un<br />

periodo di postulantato e di noviziato prima che un candidato potesse<br />

essere defin<strong>it</strong>ivamente ammesso alla v<strong>it</strong>a monastica. C'era un r<strong>it</strong>o per<br />

la vestizione all'inizío del noviziato: il postulante era vest<strong>it</strong>o da<br />

monaco con una tunica di lino, un cappuccio e un mantello di pelle di<br />

capra. L'ammissione al noviziato era subordinata al voto favorevole<br />

dei monaci professi; e dopo un buon noviziato, dedicato largamente al<br />

lavoro manuale. alla formazione, all'obbedienza e alla memorizzazione<br />

di lunghi brani della Scr<strong>it</strong>tura, il giovane monaco emetteva il voto di<br />

vivere secondo la regola.<br />

Nei monasteri di Pacomio il superiore teneva conferenze spir<strong>it</strong>uali<br />

alla comun<strong>it</strong>à diverse volte alla settimana. I monaci assistevano alla<br />

l<strong>it</strong>urgia e ricevevano l'Eucaristia ogni sabato e ogni domenica in una

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