28.05.2013 Views

J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

di riferimento per le ver<strong>it</strong>à credute. I suoi due principi di base<br />

aiutarono molto a pacificare i contendenti nella disputa circa il<br />

ruolo della ragione umana vis-à-vis con le ver<strong>it</strong>à rivelate: Fides<br />

quaerens intellectum e Neque enim quaero intelligere ut credam,<br />

sed credo ut intelligam '. Come fulcro della questione, S. Anselmo<br />

insistette che senza la fede, non è possibile comprendere le ver<strong>it</strong>à<br />

rivelate (Qui non credider<strong>it</strong>, non intelliget) `. 1 seguenti principi,<br />

uno di S. Anselmo e il secondo di Almero, un suo discepolo,<br />

illustrano la dottrina di Anselmo sulle relazioni tra fede e ragione:<br />

« Nessun cristiano potrebbe apertamente chiedere perché la<br />

Chiesa cattolica creda vivamente e oralmente confessi che una<br />

certa dottrina è vera. Comunque, mentre crede semplicemente e<br />

vive sinceramente secondo essa, poi pazientemente cercare la sua<br />

base razionale. Se la comprende, rende grazie a Dio. Se no, è<br />

sciocco protestare. Inchina la testa nella sottomissione » '.<br />

« Sebbene crediamo ciò che le Scr<strong>it</strong>ture ci inv<strong>it</strong>ano a credere (circa<br />

il Cristo)... ciò non di meno è più dolce per noi se in qualche modo<br />

possiamo comprendere per mezzo della ragione che il vero oggetto<br />

della nostra fede deve 1<br />

essere così e non ci può essere altro che la nostra fede a<br />

49 Cf. Y. CONGAR, Op. cil., pp. 63-65, passim.<br />

50 Cf. Proslogion, PL 158, 223; 225.<br />

51 Ibid., PL 158, 227.<br />

52 De Fide Trin<strong>it</strong>. et de Incarn., PL 158, 263.<br />

Insegnarcelo. Dio è la suprema ratio e in lui risiede la sorgente<br />

sicura di ogni argomentazione razionale » .<br />

S. Anselmo continuò a combattere gli eccessi di alcuni dialettici e<br />

nello stesso tempo aiutò a calmare i timori degli inflessibili<br />

tradizionalisti. Fu Pietro Lombardo (t 1160), comunque, che<br />

introdusse i nuovi metodi di investigazione teologica: l'uso della<br />

filosofia aristotelica e la risposta alle questioni teologiche<br />

attraverso una panoramica delle opinioni (sententiae) dei teologi e<br />

dei Padri della Chiesa. L'opera più famosa di Pietro Lombardo fu<br />

int<strong>it</strong>olata I quattro libri delle Sentenza ed egli divenne noto come il<br />

« Maestro delle Sentenze ». Per molti secoli le Sentenze di Pietro<br />

Lombardo furono il testo base per lo studio della teologia '.<br />

Inev<strong>it</strong>abilmente questo nuovo sistema scolastico introdusse un<br />

metodo nuovo nello studio delle fonti bibliche e patristiche della<br />

teologia; il ragionamento deduttivo sost<strong>it</strong>uì gradualmente la leclio<br />

divina, eccetto nei monasteri tradizionali. Molti teologi furono<br />

naturalmente trascinati a realizzare l'anelíto di S. Agostino: «<br />

Desideravi intelleclu videre quod cre. didí ». t anche vero che molti

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!