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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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TAULER, Spir<strong>it</strong>ual Conferences, tr. E. COLLEDGE e SR. M. JANE, B. Herder, St. Louis, MO,<br />

1961.<br />

rinuncia a tutte le cose esteriori per raggiungere la nud<strong>it</strong>à dello<br />

spir<strong>it</strong>o e l'interiore raccoglimento o r<strong>it</strong>iro nel « Grund » dell'anima<br />

dove si raggiunge la contemplazione mistica.<br />

Dio, dice Taulero, è niente, nel senso che egli non è qualcuno che<br />

noi possiamo nominare, comprendere o sperimentare fino a che<br />

non raggiungiamo quella ' nud<strong>it</strong>à di spir<strong>it</strong>o ' che è essenziale per<br />

la contemplazione. Pertanto noi possiamo conoscere ciò che Dio<br />

non è, piuttosto che quello che egli è; di conseguenza la nostra<br />

conoscenza di Dio è per via di eminentiae e non per via di<br />

analogia con le cose create. Perciò, fino a che l'intelligenza<br />

dell'uomo non è completamente svuotata da tutte le immagini<br />

sensibili e intellettuali, non può contemplare Dio, perché Dio non<br />

è conoscibile per questa via. Solo attraverso la nud<strong>it</strong>à di spir<strong>it</strong>o<br />

l'intelligenza può diventare sufficientemente passiva e ricettiva,<br />

così che essa può sperimentare l'intima unione con Dio.<br />

L'uomo, d'altra parte, vive a tre livelli: il sensibile, il razionale e il<br />

livello superiore chiamato Gemút. Attraverso la mortificazione e la<br />

rinuncia, l'uomo si eleva all'intelligibil<strong>it</strong>à delle idee, delle immagini<br />

così che può entrare , nel Grund dell'anima. Ciò implica un<br />

distacco dagli appet<strong>it</strong>i più bassi attraverso un ascetismo attivo e<br />

dalla volontà attraverso la totale sottomissione alla volontà divina.<br />

Proprio vero che come è impossibile dare un nome al Grund<br />

dell'anima cosi pure non si può dare un nome a Dio: il Grund o<br />

centro dell'anima è distinto dalle facoltà, sebbene dia loro il suo<br />

potere operativo.<br />

Il Gemút, d'altra parte, è qualcosa di più potente delle facoltà<br />

dell'anima e può essere costantemente operativo anche quando<br />

11ntelletto e la volontà sono dormienti. Il Grund dell'anima è<br />

l'arca dell'esperienza mistica, e poiché l'intelletto e la volontà non<br />

possono toccare il Grund, o centro dell'anima, l'esperienza<br />

contemplativa è qualcosa al di là delle naturali facoltà dell'anima.<br />

Ora, noi esistiamo in Dio da tutta l'etern<strong>it</strong>à, come un'idea<br />

nell'intelletto divino, che è identico all'esistere divino. Perciò, da<br />

tutta l'etern<strong>it</strong>à siamo un<strong>it</strong>i a Dio e il nostro impegno sulla terra è<br />

quello di r<strong>it</strong>ornare all'unione con il divino. Questo avviene quando<br />

l'individuo r<strong>it</strong>orna al Grund o centro dell'anima dove ab<strong>it</strong>a la<br />

Trin<strong>it</strong>à. Ma poiché l'intelletto e la volontà non possono penetrare<br />

nel Grund per entrare in contatto con la Trin<strong>it</strong>à, i due doni dello<br />

Spir<strong>it</strong>o Santo - conoscenza e sapienza - conducono l'anima al suo<br />

centro, al di là di ogni forma di v<strong>it</strong>a o conoscenza umana, in<br />

quell'abisso in cui Dio comunica se stesso come è, ed è conosciuto

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