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J. Aumann, LA SPIRITUALITA' CRISTIANA ... - Preticattolici.it

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P, stato detto che lo Pseudo-Dionigi diede origine alla divisione delle<br />

« tre vie » o « tre tappe » della v<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale. Comunque, ad eccezione<br />

di un brano della Gerarchia celeste, dove i catecumeni, i fedeli comuni<br />

e i monaci rappresentano tre tappe del progresso verso la perfezione,<br />

lo Pseudo-Dionigi non applica il concetto di via o tappe al singolo<br />

cristiano. Piuttosto, egli parla del modo con cui gli uomini o gli angeli<br />

partecipano alle perfezioni divine; perciò e in questo contesto che si<br />

dovrebbero comprendere le espressioni « purificazione, illuminazione e<br />

perfezione ». Così, nella Gerarchia celeste, vari cori di angeli compiono<br />

le funzioni di purificazione, illuminazione e perfezione; nella Gerarchia<br />

ecclesiastica, queste stesse funzioni sono esegu<strong>it</strong>e, nella l<strong>it</strong>urgia, dal<br />

clero e dai fedeli. L<strong>it</strong>urgicamente, il Battesimo è il sacramento della<br />

purificazione; l'Eucaristia è il sacramento dell’illuminazione;<br />

45 Cf. Peccellente articolo, « Denys l'Aréopag<strong>it</strong>e (Le Pseudo) » di R. RoQuEs, in Dictionnaire de<br />

SPir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>é, Vol. 3, col. 244-286.<br />

la Cresima (o Confermazione) è il sacramento che perfeziona la grazia<br />

del Battesimo. Applicando gli stessi termini al clero, i ministri o<br />

diaconi compiono la funzione di purificazione, i preti di illuminazione,<br />

e i vescovi perfezionano il lavoro fatto dai ministri della parola e della<br />

l<strong>it</strong>urgia.<br />

Al principio della Gerarchia ecclesiastica lo Pseudo-Dionigi nota che<br />

il fine di ogni purificazione, illuminazione e perfezione è « l'amore<br />

costante di Dio e delle cose divine.... la visione e la conoscenza della<br />

sacra ver<strong>it</strong>à, una divina partecipazione alla semplice perfezione di<br />

Colui che è sovranamente semplice e il godimento di questa<br />

contemplazione che nutre l'anima e deifica tutti coloro che la<br />

raggiungono » «.<br />

Nel Trattato dei Nomi divini egli parla della conoscenza di Dio che è<br />

acquis<strong>it</strong>a non per mezzo dello studio, ma per un'intuizione del divino;<br />

è una specie di empatia o intuizione che proviene da un’illuminazione<br />

soprannaturale di Dio e, da parte dell'uomo, da un amore che diviene<br />

estatico » '. Ma è nel breve trattato, La teologia mistica, che lo Pseudo-<br />

Dionigi, sviluppa la sua dottrina sui due tipi di teologia e sulla natura<br />

della contemplazione mistica. Proprio all'inizio egli descrive « la<br />

teologia mistica » e i mezzi per raggiungerla.<br />

« O Trin<strong>it</strong>à superessenziale, superdivina, superbuona... guidaci alle<br />

supreme altezze delle parole mistiche che trascendono ogni<br />

comprensione e manifestazione, là dove i semplici, assoluti,<br />

intoccabili misteri della teologia sono velati nella superluminosa nube<br />

del silenzio che inizia alle cose nascoste, supersplendenti nella<br />

profond<strong>it</strong>à più profonda dell'oscur<strong>it</strong>à in una maniera che va al di là di<br />

ogni manifestazione, che, completamente intangibile e invisibile,

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