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PDF QUI - nonsolofantasy

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la regina Morgase abdicherebbe a dei tiranni che rapissero i suoi sudditi?<br />

Nessun capo può governare a quel modo. La tua incapacità di fermare degli uomini<br />

malvagi non ti rende malvagio a tua volta.»<br />

«Non voglio questo fardello, Faile. Non l'ho mai voluto.»<br />

«Lo so.»<br />

«A volte vorrei non aver mai lasciato i Fiumi Gemelli. Vorrei aver fatto<br />

andare Rand incontro al suo destino, lasciandosi indietro le persone normali a<br />

vivere le loro vite.»<br />

Colse un odore di irritazione da lei.<br />

«Ma se fossi rimasto,» si affrettò ad aggiungere «non avrei mai incontrato<br />

te. Perciò sono lieto di essere partito. Sto solo dicendo che sarò lieto quando<br />

tutto questo sarà finito e potrò tornare in qualche posto semplice.»<br />

«Pensi che i Fiumi Gemelli torneranno mai a essere come li ricordavi?»<br />

Lui esitò. Faile aveva ragione: quando se n'erano andati, erano già iniziati<br />

a comparire segni di cambiamento. Profughi dalle montagne che vi si erano<br />

trasferiti, i villaggi ingrossati. Ora, con così tanti uomini che si erano uniti<br />

a lui in guerra, mettendosi in testa delle idee sull'avere un lord...<br />

«Potrei trovare qualche altro posto» disse lui, sentendosi ostinato. «Ci sono<br />

altri villaggi. Non cambieranno tutti.»<br />

«E tu mi trascineresti in uno di questi villaggi, Perrin Ay- bara?» chiese<br />

lei.<br />

«Io...» Cosa sarebbe successo se Faile, la sua bellissima Faile, fosse stata<br />

confinata in un villaggio sonnolento? Lui insisteva sempre di essere soltanto un<br />

fabbro. Ma Faile era la moglie di un fabbro? «Io non ti costringerei mai a fare<br />

nulla, Faile» disse, prendendole il viso in una mano. Si sentiva sempre<br />

impacciato quando toccava le sue guance seriche con le sue tozze dita callose.<br />

«Verrei, se tu volessi davvero che lo facessi» replicò lei. Quello era<br />

strano. Di norma Perrin si sarebbe aspettato un rimbrotto da lei per la sua<br />

lingua inopportuna. «Ma è quello che vuoi? Lo è davvero?»<br />

«Io non so cosa voglio» disse lui con franchezza. No, non voleva trascinare<br />

Faile in un villaggio. «Forse... una vita come fabbro in una città, da qualche<br />

parte?»<br />

«Se lo desideri» ripeté lei. «Naturalmente, questo lascerebbe i Fiumi Gemelli<br />

senza un lord. Dovrebbero trovare qualcun altro.»<br />

«No. Non hanno bisogno di un lord. Ecco perché devo fare in modo che smettano<br />

di trattarmi come tale.»<br />

«E tu pensi che abbandonerebbero quell'idea così rapidamente?» chiese Faile,<br />

odorando di divertimento. «Dopo che hanno visto il modo in cui chiunque altro lo<br />

fa? Dopo aver adulato quello sciocco di Lue? Dopo aver accolto tutte quelle<br />

persone dalla Piana di Almoth, che sono abituate ai lord?»<br />

Cosa avrebbe fatto la gente dei Fiumi Gemelli se lui avesse scelto di non<br />

essere più il loro lord? In un angosciante momento di consapevolezza, Perrin<br />

seppe che Faile aveva ragione. Di certo sceglierebbero qualcuno che potrebbe<br />

farlo meglio di me, pensò. Forse mastro al'Vere.<br />

Ma Perrin poteva confidare in questo? Uomini come mastro al'Vere oppure Tarn<br />

potevano rifiutare quella posizione. Potevano finire per scegliere qualcuno come<br />

il vecchio Cenn Buie? Avrebbero avuto una scelta? Se Perrin si fosse fatto da<br />

parte, poteva forse prendere il potere qualcuno che immaginava di avere nobili<br />

natali?<br />

Non essere uno sciocco, Perrin Aybara, pensò. Quasi chiunque sarebbe meglio<br />

di te.<br />

Tuttavia, il pensiero di qualcun altro che prendesse il controllo - qualcun<br />

altro che fosse lord - lo riempì di una grande ansia. E una sorprendente<br />

quantità di tristezza.<br />

«Ora,» disse Faile «smettila di rimuginare. Ho grandi progetti per questa<br />

serata.» Batté forte le mani tre volte e sotto iniziarono dei movimenti. Presto<br />

dei servitori sormontarono la cresta dalla collina. Perrin li riconobbe come<br />

persone di cui Faile si era appropriata dai profughi, un gruppo leale a lei<br />

quanto i Cha Faile.<br />

Portavano della tela, che spiegarono per terra. Poi vi misero sopra una<br />

coperta. E cos'era quell'odore che sentiva provenire da sotto? Prosciutto?<br />

«Cos'è questo, Faile?» chiese lui.<br />

«Sulle prime,» rispose lei «pensavo che avessi programmato qualcosa di<br />

speciale per il nostro shanna'har. Quando non lo hai menzionato, però, mi sono

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