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PDF QUI - nonsolofantasy

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Signore Supremo su di lei, provando l'eccitante estasi del suo potere, della sua<br />

passione, della sua stessa sostanza. Era molto più inebriante dell'Unico Potere,<br />

questo impetuoso torrente di fuoco.<br />

Minacciava di sopraffarla e consumarla, e nonostante fosse colma del Vero<br />

Potere, poteva incanalarne soltanto un sottile rigagnolo. Un dono per lei da<br />

Moridin. No, dal Signore Supremo. Meglio non associare quei due nella sua mente.<br />

Per ora, Moridin era Nae'blis. Solo per ora.<br />

Graendal intessé un nastro di Aria. Lavorare con il Vero Potere era simile,<br />

tuttavia non identico, a lavorare con l'Unico Potere. Un flusso del Vero Potere<br />

spesso funzionava in un modo lievemente diverso o aveva un effetto collaterale<br />

imprevisto. Ed esistevano alcuni flussi che potevano essere intessuti solo con<br />

il Vero Potere.<br />

L'essenza del Signore Supremo forzava il Disegno, tendendolo e lasciandolo<br />

sfregiato. Perfino una cosa che il Creatore aveva progettato per essere perpetua<br />

poteva essere sfilacciata usando le energie del Signore Supremo. Rivelava una<br />

verità eterna, qualcosa che andava quanto più vicino all'essere sacro Graendal<br />

fosse disposta ad accettare. Qualunque cosa il Creatore poteva costruire, il<br />

Signore Supremo la poteva distruggere.<br />

Fece serpeggiare il suo nastro di Aria attraverso la stanza verso Aran'gar.<br />

L'altra Prescelta era uscita sul balcone. Graendal proibiva la creazione di<br />

passaggi all'interno, per impedire che danneggiassero i suoi favoriti o il<br />

mobilio. Graendal sollevò il nastro di Aria su fino alla guancia di Aran'gar e<br />

l'accarezzò con delicatezza.<br />

Aran'gar si immobilizzò. Si voltò, sospettosa, ma ai suoi occhi occorse solo<br />

un momento per sgranarsi. Non aveva sentito la pelle d'oca sulle braccia a<br />

indicare che Graendal stava incanalando. Il Vero Potere non dava alcun indizio,<br />

alcun segnale. Maschio o femmina, nessuno poteva vedere o percepire i flussi...<br />

a meno che a lui o a lei fosse stato concesso il privilegio di incanalare il<br />

Vero Potere.<br />

«Cosa?» domandò la donna. «Come? Moridin è...»<br />

«Nae'blis» disse Graendal. «Sì. Ma una volta il favore del Signore Supremo a<br />

questo riguardo non era limitato al Nae'blis.» Continuò ad accarezzare la<br />

guancia di Aran'gar e la donna arrossì.<br />

Aran'gar, come gli altri Prescelti, agognava il Vero Potere e al contempo lo<br />

temeva: pericoloso, gratificante, seducente. Quando Graendal ritrasse la sua<br />

linea di Aria, Aran'gar rientrò nella stanza e tornò al suo divanetto, poi mandò<br />

uno dei favoriti di Graendal a prenderle la sua Aes Sedai giocattolo. La<br />

bramosia faceva ancora avvampare le gote di Aran'gar; probabilmente avrebbe<br />

usato Delana per distrarsi. Aran'gar sembrava trovare divertente costringere<br />

quella scialba Aes Sedai alla sottomissione.<br />

Delana arrivò qualche istante dopo; restava sempre nei paraggi. La donna<br />

shienarese aveva capelli chiari e una corporatura robusta, con arti possenti. Le<br />

labbra di Graendal si incurvarono verso il basso. Una creatura davvero<br />

sgraziata. Non come Aran'gar stessa. Lei sarebbe stata ideale come animaletto da<br />

compagnia. Forse un giorno Graendal avrebbe avuto l'opportunità di renderla<br />

tale.<br />

Aran'gar e Delana iniziarono a scambiarsi effusioni sul divanetto. Aran'gar<br />

era insaziabile, un fatto che Graendal aveva sfruttato in numerose occasioni, e<br />

allettarla col Potere era stata solo l'ultima. Naturalmente Graendal stessa<br />

apprezzava i piaceri, ma si assicurava che le persone credessero che vi<br />

indulgesse più di quanto non faceva in realtà. Se sapevi quello che la gente si<br />

aspettava che tu fossi, potevi sfruttare quelle aspettative. Era...<br />

Graendal si immobilizzò quando un allarme scattò nelle sue orecchie, il suono<br />

di onde che si infrangevano l'una contro l'altra. Aran'gar continuò con le sue<br />

effusioni: non poteva sentire il suono. Il flusso era molto specifico, piazzato<br />

dove i suoi servitori potevano attivarlo per avvertirla.<br />

Graendal si alzò in piedi, camminando per il lato della stanza, non lasciando<br />

trasparire alcun senso di urgenza. Alla porta, fece entrare alcuni dei suoi<br />

favoriti per aiutare a distrarre Aran'gar. Meglio scoprire la portata del<br />

problema prima di coinvolgerla.<br />

Graendal procedette lungo un corridoio adornato con specchi in cui pendevano<br />

candelabri dorati. Era a metà di una rampa di scale quando Garumand - il<br />

capitano della guardia di palazzo - giunse trafelato. Era Saldeano, un lontano<br />

cugino della regina, e portava folti baffi sul suo volto magro e piacente. La

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