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PDF QUI - nonsolofantasy

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erano precisi, però.<br />

I Trolloc gridarono e ulularono. Poi, dalla cima dell'altura, mille cavalieri<br />

caricarono. Luci balenarono attorno a loro; fuochi caddero dall'alto,<br />

descrivendo archi come lance rosso-dorate. Illuminarono i cavalieri in argento.<br />

Era una manovra incredibile. Il pendio era tanto ripido che i cavalli<br />

sarebbero potuti inciampare, cadere e far ruzzolare l'intera truppa in<br />

un'inutile massa di corpi. Ma non caddero. Cavalcarono a passo sicuro, le lance<br />

scintillanti. Davanti a loro cavalcava un mostro barbuto di uomo con un grosso<br />

martello tenuto alto. Perrin Aybara stesso, sopra la sua testa uno stendardo che<br />

sventolava, portato da un uomo che cavalcava appena dietro. La testa di lupo<br />

cremisi.<br />

Involontariamente, Galad abbassò il suo scudo a quella vista. Aybara sembrava<br />

quasi in fiamme per le lingue di fuoco che lo circondavano. Galad poteva vedere<br />

quei grandi occhi dorati. Come fuochi essi stessi.<br />

I cavalieri impattarono contro i Trolloc che avevano circondato la truppa di<br />

Galad. Aybara emise un ruggito sopra il frastuono, poi iniziò a menare colpi a<br />

destra e a manca con il martello. L'attacco costrinse i Trolloc a<br />

indietreggiare.<br />

«All'assalto!» urlò Galad. «Incalzate l'attacco! Costringeteli contro la<br />

cavalleria!» Caricò verso nord, verso la parete delle alture, con Bomhald al suo<br />

fianco. Lì vicino, Trom radunò quello che rimaneva della sua legione e la<br />

manovrò in modo da attaccare i Trolloc di fronte ad Aybara.<br />

La mischia divenne sempre più caotica. Galad combatteva furiosamente. Sopra,<br />

incredibile a dirsi, l'intero esercito di Aybara si riversò giù dal pendio,<br />

abbandonando il terreno elevato. Piombarono sui Trolloc, decine di migliaia di<br />

uomini che urlavano «Occhidoro! Occhidoro!»<br />

L'attacco mise Galad e Bomhald tra le file dei Trolloc. Le creature cercavano<br />

di indietreggiare da Aybara, precipitandosi in tutte le direzioni. Presto gli<br />

uomini vicino a Galad e Bomhald stavano combattendo disperatamente per restare<br />

in vita. Galad finì un Trolloc con "il nastro nell'aria", ma ruotò e si ritrovò<br />

immediatamente di fronte un colosso dalla faccia di ariete alto dieci piedi.<br />

Delle corna si avvolgevano ai lati del suo enorme volto squadrato, ma gli occhi<br />

erano umani e così la mascella inferiore.<br />

Galad si tuffò quando quello agitò il suo calappio, poi gli conficcò la spada<br />

nelle viscere. La creatura urlò e Bomhald da un lato le recise i tendini.<br />

Galad gridò e balzò all'indietro, ma la sua caviglia storta infine lo tradì.<br />

Si impigliò in una fenditura nella roccia e Galad udì uno schiocco tremendo<br />

mentre cadeva.<br />

Il mostro morente rovinò su di lui, bloccandolo a terra. Il dolore schizzò su<br />

dalla sua gamba, ma lui lo ignorò. Lasciò cadere la spada, cercando di spingere<br />

via la carcassa. Bomhald, imprecando, respinse un Trolloc dal muso di cinghiale.<br />

Quello emise un orripilante suono simile a grugnito.<br />

Galad sollevò da sé la carcassa puzzolente. Da un lato, poteva vedere uomini<br />

in bianco - Trom, con Byar al suo fianco - combattere disperatamente per<br />

raggiungerlo. C'erano così tanti Trolloc, e i Figli nelle immediate vicinanze<br />

perlopiù erano caduti.<br />

Galad allungò la mano verso la sua spada proprio mentre una figura a cavallo<br />

irrompeva attraverso le ombre e i Trolloc appena a nord. Aybara. Giunse al<br />

galoppo e calò quel suo massiccio martello in un Trolloc cinghiale,<br />

scaraventandolo al suolo. Aybara balzò giù dal suo cavallo mentre Bomhald si<br />

precipitava ad aiutare Galad a rialzarsi.<br />

«Sei ferito?» chiese Aybara.<br />

«La mia caviglia» disse Galad.<br />

«Sul mio cavallo» disse Aybara.<br />

Galad non protestò; aveva senso. Però si sentì imbarazzato mentre Bomhald lo<br />

aiutava a rimettersi in piedi. Gli uomini di Aybara si assieparono attorno a<br />

loro, ricacciando indietro i Trolloc. Ora che l'esercito di Aybara si era unito<br />

alla mischia, gli uomini di Galad si stavano radunando.<br />

Caricare giù per il pendio era stato un azzardo pericoloso, ma non appena<br />

Galad fu in sella al cavallo di Aybara riusci a vedere che l'azzardo aveva<br />

funzionato. Quella carica imponente aveva sbaragliato i Trolloc e alcuni gruppi<br />

iniziavano a fuggire. Lingue di fiamma cadevano dall'alto, bruciando Myrddraal e<br />

atterrando interi manipoli di Trolloc collegati a loro.<br />

C'era ancora parecchio da combattere, ma le sorti si stavano capovolgendo. Le

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