09.12.2012 Views

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

fece accapponare la pelle. Per quanto pensasse che parecchie Rosse avessero<br />

un'opinione troppo severa degli uomini, ciò che queste donne facevano superava<br />

il confine con un salto sconsiderato.<br />

Entrò nella sua capanna e lì trovò Tarna alla scrivania, intenta a scrivere<br />

una lettera. Le Aes Sedai dovevano condividere le loro capanne e Pevara aveva<br />

scelto Tarna appositamente. Pevara poteva essere stata messa a capo di questo<br />

gruppo, ma Tarna era la Custode degli Annali. La politica di questa particolare<br />

spedizione era delicata, con così tanti membri influenti e così tante opinioni.<br />

La notte precedente, Tarna aveva acconsentito che era il momento di andare.<br />

Avrebbe cooperato con Pevara nell'andare da Javindhra.<br />

«Taim ha chiuso la Torre Nera» disse Pevara con calma, sedendosi sul suo<br />

letto nella piccola stanza circolare. «Ora ci serve il suo permesso per<br />

andarcene. L'ha detto di sfuggita, come se non fosse davvero fatto per fermare<br />

noi. Solo una regola per cui aveva dimenticato di averci dato un'esenzione.»<br />

«Probabilmente era proprio così» disse Tarna. «Sono certa che non è nulla.»<br />

Pevara rimase di stucco. Cosa? Tentò di nuovo. «Javindhra irrazionalmente<br />

pensa ancora che lui cambierà idea sul lasciarci vincolare degli Asha'man<br />

completi. È il momento di vincolare dei Dedicati e andarcene, ma lei ha lasciato<br />

intendere che rimarrà a prescindere dalle mie intenzioni. Voglio che le parli.»<br />

«In realtà,» disse Tarna, continuando a scrivere «ho pensato a quello di cui<br />

abbiamo discusso la scorsa notte. Forse sono stata frettolosa. C'è molto da<br />

imparare qui, e poi c'è la questione delle ribelli di fuori. Se ce ne andiamo,<br />

loro vincoleranno degli Asha'man, il che non dovrebbe essere permesso.»<br />

La donna alzò lo sguardo e Pevara gelò. C'era qualcosa di diverso negli occhi<br />

di Tarna, qualcosa di freddo. Era sempre stata una persona distante, ma questo<br />

era peggio.<br />

Tarna sorrise, una smorfia che sembrava completamente innaturale sul suo<br />

volto. Come il sorriso sulle labbra di un cadavere. Si rimise a scrivere.<br />

C'è qualcosa di sbagliato, di molto sbagliato qui, pensò Pevara. «Be', può<br />

darsi che tu abbia ragione» si ritrovò a dire. La sua bocca funzionava, anche se<br />

la sua mente vacillava. «Questa spedizione è stata una tua proposta, dopotutto.<br />

Ci penserò su ulteriormente. Se vuoi scusarmi.»<br />

Tarna fece un gesto ambivalente. Pevara si alzò in piedi, anni come Aes Sedai<br />

che impedivano alla sua preoccupazione di trasparire dalla sua postura.<br />

Uscì fuori, poi si diresse a est, lungo il muro non terminato. Sì, i posti di<br />

guardia erano stati posti a intervalli regolari. Fino a quella mattina non erano<br />

stati occupati da nessuno. Ora lo erano, con uomini in grado di incanalare. Uno<br />

di quegli uomini poteva abbatterla prima che lei potesse reagire. Non riusciva a<br />

vedere i loro flussi e non poteva colpire per prima per via dei suoi giuramenti.<br />

Si voltò e si diresse verso una piccola macchia di alberi, un posto che<br />

doveva diventare un giardino.<br />

Lì dentro si sedette su un ceppo, respirando a fondo. La freddezza - la quasi<br />

mancanza di vita - che aveva visto negli occhi di Tarna la raggelava ancora.<br />

A Pevara era stato ordinato dall'Altissima di non rischiare dei<br />

passaggi a meno che la situazione non fosse disperata. Abbracciò la Fonte e<br />

intessé il flusso appropriato.<br />

Il flusso si dissolse nel momento in cui lo completò. Non si formò nessun<br />

passaggio. Con gli occhi sgranati, tentò di nuovo, ma ottenne lo stesso<br />

risultato. Provò altri flussi e funzionarono, ma i passaggi fallirono ogni<br />

volta.<br />

Il suo freddo divenne gelo dentro di lei. Era in trappola. Lo erano tutte.<br />

Perrin strinse le mani con Mat. «Buona fortuna, amico mio.»<br />

Mat sogghignò, strattonando all'ingiù la tesa larga del suo cappello scuro.<br />

«Fortuna? Io spero che tutto questo si riduca alla fortuna. Ci so fare, con la<br />

fortuna.»<br />

Mat portava uno zaino rigonfio sopra una spalla, così come l'uomo ossuto e<br />

nodoso che lui gli aveva presentato come Noal. Thom aveva la sua arpa sulla<br />

schiena e uno zaino simile. A Perrin non era ancora chiaro cosa stavano<br />

portando. Mat progettava di restare alla torre solo per pochi giorni, perciò non<br />

c'era bisogno di parecchie provviste.<br />

Il gruppetto si trovava sul terreno di Viaggio fuori dall'accampamento di<br />

Perrin. Dietro di loro, la gente di Perrin urlava avanti e indietro, smontando<br />

il campo. Nessuno aveva alcun sentore di quanto potesse dimostrarsi importante<br />

questa giornata. Moi- raine. Moiraine era viva. Che lo voglia la Luce.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!