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PDF QUI - nonsolofantasy

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suoi trabucchi.<br />

Una parte di Ituralde era impressionata di averli portati a tanto. Senza<br />

dubbio quell'equipaggiamento d'assedio era stato portato per l'assalto a<br />

Maradon, che era poco più a sud. Montare i trabucchi dall'altra parte del guado<br />

per attaccare invece le linee di Ituralde non solo avrebbe rallentato la<br />

Progenie dell'Ombra, ma avrebbe esposto i loro trabucchi al suo contrattacco.<br />

Lui non si era aspettato che scagliassero carcasse. Imprecò quando il cielo<br />

si oscurò di nuovo, con altri corpi che cadevano e abbattevano tende o<br />

schiacciavano soldati.<br />

«Guaritori!» tuonò Ituralde. «Dove sono quegli Asha'man?» Aveva preteso molto<br />

dagli Asha'man fin da quando questo assedio era cominciato. Fino all'orlo<br />

dell'esaurimento. Ora li teneva indietro, usandoli solo quando gli assalti dei<br />

Trolloc si avvicinavano troppo al campo superiore.<br />

«Signore!» Un giovane messaggero con dello sporco sotto le unghie si<br />

precipitò su dalle linee del fronte. Il suo volto da Domanese era terreo ed era<br />

ancora troppo giovane per avere dei veri e propri baffi. «Il capitano Finsas<br />

riferisce che l'esercito della Progenie dell'Ombra sta spostando i trabucchi<br />

entro il raggio. Stando alla sua stima, ce ne sono sedici.»<br />

«Fa' sapere al capitano Finsas che il suo dannato tempismo potrebbe essere<br />

migliore» ringhiò Ituralde.<br />

«Sono spiacente, mio signore. Li hanno fatti avanzare attraverso il valico<br />

prima che riuscissimo a renderci conto di cosa stava accadendo. La raffica<br />

iniziale ha colpito il nostro posto di guardia. Lord Finsas stesso è rimasto<br />

ferito.»<br />

Ituralde annuì; Rajabi stava arrivando per prendere il comando del campo<br />

superiore e organizzare i feriti. In basso, parecchi dei corpi avevano colpito<br />

anche il campo inferiore. I trabucchi potevano arrivare ad avere l'altezza e la<br />

gittata per lanciare sopra la collina fin sui suoi uomini nella loro zona<br />

precedentemente sicura. Avrebbe dovuto far arretrare il campo inferiore, più in<br />

là per la pianura in direzione di Maradon, il che avrebbe ritardato i tempi di<br />

risposta. Dannate ceneri.<br />

Non ho mai imprecato così tanto, pensò Ituralde.<br />

Era quel ragazzo, il Drago Rinato. Rand al'Thor aveva fatto delle promesse a<br />

Ituralde, alcune esplicite, altre sottintese. Promesse di proteggere l'Arad<br />

Doman dai Seanchan. Promesse che Ituralde poteva vivere, invece di morire<br />

intrappolato dai Seanchan. Promesse di dargli qualcosa da fare, qualcosa di<br />

importante, qualcosa di vitale. Qualcosa di impossibile.<br />

Trattenere l'Ombra. Combattere finché non fosse arrivato aiuto.<br />

Il cielo si oscurò di nuovo e Ituralde si tuffò nel padiglione di comando, che<br />

aveva un tetto di legno come precauzione contro le armi d'assedio. Aveva temuto<br />

delle scariche di rocce più piccole, non di carcasse. Gli uomini si<br />

sparpagliarono per aiutare a portare i feriti alla relativa sicurezza del campo<br />

inferiore e da lì lungo la pianura verso Maradon. Rajabi guidava quello sforzo.<br />

L'uomo imponente aveva un collo spesso quanto un frassino di dieci anni, e le<br />

braccia quasi altrettanto. Ora zoppicava nel camminare, dal momento che la sua<br />

gamba sinistra era stata ferita nel combattimento e amputata sotto il ginocchio.<br />

Le Aes Sedai<br />

lo avevano guarito meglio che potevano e lui camminava su una gamba di legno. Si<br />

era rifiutato di ritirarsi attraverso i passaggi con quelli feriti gravemente e<br />

Ituralde non l'aveva obbligato. Non gettavi via un buon ufficiale per via di una<br />

ferita.<br />

Un giovane ufficiale trasalì mentre una carcassa enfia sbatteva contro la<br />

cima del padiglione con un tonfo. L'ufficiale - Zhell - non aveva la pelle<br />

ramata di un Domanese, anche se i suoi baffi erano proprio secondo quella moda e<br />

aveva un neo artificiale a forma di freccia sulla guancia.<br />

Non potevano reggere contro i Trolloc qui per molto altro tempo, non con i<br />

numeri che stavano schierando. Ituralde avrebbe dovuto ripiegare, punto per<br />

punto, sempre più all'interno della Saldea, sempre più in direzione dell'Arad<br />

Doman. Strano come si stesse sempre ritirando verso la sua patria. Prima da sud,<br />

ora da nordest.<br />

L'Arad Doman sarebbe stato schiacciato tra i Seanchan e i Trolloc. Sarà<br />

meglio che tu mantenga la tua parola, ragazzo.<br />

Non poteva ritirarsi dentro Maradon, purtroppo. I Saldeani lì avevano messo<br />

bene in chiaro che consideravano Ituralde - e

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