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PDF QUI - nonsolofantasy

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I nobili parvero sorpresi. Lei veniva, prendeva il trono, poi comandava ai<br />

loro eserciti di lasciare la città, tutto nello stesso giorno? Elayne sorrise.<br />

Meglio agire in modo rapido e deciso: avrebbe costituito un precedente per<br />

obbedirle. E avrebbe iniziato a prepararli per l'Ultima Battaglia.<br />

«Inoltre,» annunciò mentre quelli cominciavano a mormorare «voglio che<br />

raduniate ogni uomo in questo regno in grado di impugnare una spada e lo<br />

arruoliate nell'esercito della regina. Non ci sarà molto tempo per addestrarsi,<br />

ma ogni uomo sarà necessario nell'Ultima Battaglia... e anche quelle donne che<br />

desiderano combattere possono aggregarsi. Poi riferite a tutti i campanari in<br />

città che avrò bisogno di incontrarmi con loro entro un'ora.»<br />

«Ma,» disse Bertome «la festa dell'incoronazione, maestà...»<br />

«Festeggeremo quando l'Ultima Battaglia sarà stata vinta e i figli di<br />

Cairhien saranno al sicuro» disse Elayne. Le occorreva distrarli dai loro<br />

complotti, dar loro del lavoro per tenerli occupati, se possibile. «Muovetevi!<br />

Fingete che l'Ultima Battaglia sia alla vostra porta e che arriverà al mattino!»<br />

Perché forse sarebbe stato davvero così.<br />

Mat era appoggiato contro un albero morto, e osservava il suo accampamento.<br />

Inspirò ed espirò, sorridendo e provando il bel- lissimo sollievo di sapere che<br />

non era più inseguito. Aveva dimenticato quant'era bella quella sensazione.<br />

Meglio di una servetta graziosa su ciascun ginocchio, quello era. Be', meglio di<br />

una servetta, almeno.<br />

Un campo militare di sera era uno dei posti più confortevoli al mondo,<br />

perfino se metà del campo era vuota, con gli uomini che erano andati a Cairhien.<br />

Il sole era tramontato e alcuni di quelli che erano rimasti si erano coricati.<br />

Ma per quelli che il giorno dopo avevano il turno di pomeriggio, non c'era<br />

ancora motivo di andare a dormire.<br />

Una dozzina di buche per il fuoco ardevano per il campo, con uomini che<br />

sedevano a condividere racconti o imprese, di donne lasciate indietro o di<br />

dicerie da lontano. Lingue di fiamma guizzavano mentre gli uomini ridevano,<br />

seduti su ceppi o rocce, qualcuno ogni tanto rimestava i tizzoni con un ramo<br />

contorto e agitava minuscole scintille in aria mentre i suoi amici cantavano<br />

"Venite, fanciulle o Salici caduti a mezzodì".<br />

Gli uomini della Banda provenivano da una dozzina di nazioni differenti, ma<br />

questo accampamento era la loro vera casa. Mat procedette in mezzo a loro,<br />

cappello sulla testa e ashanda- rei sopra la spalla. Si era procurato una nuova<br />

sciarpa per il collo. La gente sapeva della sua cicatrice, ma non c'era ragione<br />

di ostentarla come uno dei dannati carri di Luca.<br />

La sciarpa che aveva scelto stavolta era rossa. In memoria di Tylin e degli<br />

altri che erano stati uccisi dal gholam. Per breve tempo era stato tentato di<br />

scegliere il rosa. Un tempo davvero breve.<br />

Mat sorrise. Anche se delle canzoni risuonavano da diversi dei fuochi da<br />

campo, nessuna era troppo forte e per il campo c'era una sana quiete. Non un<br />

silenzio. Il silenzio non era mai buono. Lui odiava il silenzio. Gli faceva<br />

domandare chi si stesse sforzando di aggredirlo di soppiatto. No, questa era<br />

quiete. Uomini che russavano piano, fuochi che crepitavano, altri uomini che<br />

cantavano, erba che scrocchiava quando quelli di guardia vi passavano sopra. I<br />

pacifici rumori di uomini che si godevano le loro vite.<br />

Mat si diresse di nuovo al suo tavolo fuori dalla sua sua tenda buia. Si<br />

sedette, esaminando le carte che aveva impilato lì. L'interno della tenda era<br />

troppo soffocante. Inoltre non aveva voluto svegliare Olver.<br />

La tenda di Mat si increspò nel vento. Quel suo posto sembrava strano, con<br />

l'elegante tavolo di quercia messo in uno spiazzo di zampadipollo, la sedia di<br />

Mat accanto a esso, una caraffa di sidro riscaldato per terra vicino a lui. Le<br />

carte sul suo tavolo erano tenute ferme da varie pietre che lui aveva raccolto e<br />

illuminate da un'unica lampada tremolante.<br />

Non avrebbe dovuto avere pile di carte. Sarebbe dovuto starsene a uno di quei<br />

fuochi a cantare Danzare con delle Ombre. Poteva distinguere vagamente le parole<br />

da un vicino fuoco da campo.<br />

Carte. Be', lui aveva acconsentito all'ingaggio di Elayne e c'erano carte per<br />

quel genere di cose. E carte per organizzare le squadre dei draghi. Carte per<br />

provviste, rapporti disciplinari e ogni genere di sciocchezza. E alcune carte<br />

che era riuscito a recuperare da sua maestà reale, rapporti di spie che aveva<br />

voluto esaminare. Rapporti sui Seanchan.<br />

Molte delle notizie non gli erano nuove; grazie al passaggio di Verin, Mat

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