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PDF QUI - nonsolofantasy

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«E chi ti giudicherebbe?» chiese Galad. «Ti fideresti che fossi<br />

io a farlo?»<br />

«Certo che no» disse Perrin. «Ma Alliandre può. E una regina.»<br />

«E tua compagna» disse Galad. «Non lo intendo come un insulto, ma temo che ti<br />

proscioglierebbe senza nemmeno ascoltali- le prove. Anche la lady Prima non<br />

sarebbe adeguata: anche se naturalmente io mi fiderei della sua parola, temo che<br />

i miei uomini non lo farebbero.»<br />

Luce, quanto era stupenda quella donna! Lui le lanciò un'occhiata per un<br />

attimo e notò che arrossiva mentre lo osservava.<br />

Era un rossore appena accennato, ma era certo di averlo visto. Si ritrovò ad<br />

arrossire a sua volta.<br />

«Le Aes Sedai, allora» disse Aybara.<br />

Galad distolse gli occhi da Berelain e guardò Aybara, scoccandogli<br />

un'occhiata piatta. «Se pensi che un giudizio da parte di una rappresentante<br />

della Torre Bianca soddisferebbe i miei uomini, conosci poco dei Figli della<br />

Luce, Perrin Aybara.»<br />

Gli occhi di Aybara divennero duri. Sì, lui lo sapeva. Che peccato. Un<br />

processo sarebbe stata una fine ordinata per questo. Una servitrice si avvicinò<br />

al tavolo con due tazze di tè, ma non ce n'era bisogno. Questi secondi negoziati<br />

erano terminati.<br />

«Hai ragione, allora» disse Aybara con espressione frustrata. «Questo<br />

incontro è stato inutile.»<br />

«No» disse Galad, lanciando un'altra occhiata furtiva a Berelain. «Non<br />

inutile per me.» Sapeva di più della forza di Aybara; quello<br />

lo avrebbe aiutato in battaglia. Oltre a ciò, era stato giusto ritardare un<br />

combattimento per un poco per assicurarsi che fosse necessario. C'era ancora<br />

parecchia luce del giorno perché lo scontro potesse avere luogo.<br />

Ma... e quella donna... la lady Prima? Si costrinse a distogliere lo sguardo.<br />

Fu difficile.<br />

Galad si alzò e si inchinò ad Alliandre, poi a Berelain. Si accinse ad<br />

andarsene.<br />

Poi udì un rantolo. Stranamente, proveniva dalla donna che aveva portato il<br />

tè. Galad le lanciò un'occhiata.<br />

Era Morgase.<br />

Galad si fermò, completamente immobile. Era stato addestrato da un maestro di<br />

spada dopo l'altro a non lasciarsi mai sopraffare dalla sorpresa, ma in quel<br />

momento i loro attenti insegnamenti non valsero nulla. Quella era la sua<br />

matrigna. Quei capelli rosso-dorati che lui aveva strattonato da bambino. Quel<br />

viso così bello e forte. Quegli occhi. Quelli erano i suoi occhi.<br />

Un fantasma? Galad aveva sentito le storie. Manifestazioni del male del<br />

Tenebroso che facevano tornare in vita i morti. Ma nessun altro nel padiglione<br />

sembrava a disagio, e questa donna era troppo reale. Esitante, Galad allungò una<br />

mano e toccò l'apparizione sulla guancia. La pelle era calda.<br />

«Galad?» disse lei. «Cosa stai facendo qui? Come...»<br />

Si interruppe quando lui la afferrò in tin abbraccio, facendo sobbalzare<br />

dalla sorpresa quelli attorno a sé da entrambe le parti. Anche lei sobbalzò. Era<br />

viva! Come?<br />

Io ho ucciso Valda, pensò Galad immediatamente. L'ho ucci- so per la morte di<br />

mia madre. Che non è morta. Ho commesso un atto malvagio.<br />

No. Valda aveva meritato di morire per l'aggressione a Morgase. Quella parte<br />

era vera? Lui aveva parlato con Figli certi che<br />

lo fosse, ma quelli erano stati anche sicuri che lei fosse morta.<br />

Lo avrebbe chiarito più tardi. Ora doveva smettere di mettersi in imbarazzo<br />

di fronte ai suoi uomini. Lasciò andare la sua matrigna, ma lei lo tenne per il<br />

braccio. Pareva sconvolta. Di rado lui l'aveva vista così.<br />

Perrin Aybara si era alzato in piedi e li stava osservando accigliato.<br />

«Conosci Maighdin?»<br />

«Maighdin?» chiese Galad. Lei indossava un abito semplice e niente gioielli.<br />

Stava cercando di nascondersi facendosi passare per una servitrice? «Aybara,<br />

questa è Morgase Trakand, baluardo del regno, protezione del popolo, Somma<br />

Signora della Casata Trakand. Lei è la tua regina!»<br />

Queste parole fecero rimanere immobile tutto il padiglione. Aybara si grattò<br />

la barba pensieroso. Sua moglie osservò Morgase con occhi sgranati, o sbigottita<br />

o arrabbiata.

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