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PDF QUI - nonsolofantasy

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occupata a infiltrarsi tra i Tua- tha'an, mio padre ha dovuto prendersene<br />

carico.»<br />

«Oh, questo sì che è ridicolo» disse Canler con uno sguardo corrucciato. «Chi<br />

mai vorrebbe infiltrarsi in un mucchio di Calderai?»<br />

«Per imparare le loro ricette segrete» disse Nalaam. «Si dice che un<br />

Calderaio possa cucinare una pentola di stufato tanto buono che ti indurrà a<br />

lasciare la tua casa e a viaggiare con loro. E vero, l'ho assaggiato io stesso,<br />

e mi hanno dovuto legare in una baracca per tre giorni prima che l'effetto<br />

svanisse.»<br />

Carrier tirò su col naso. Comunque, dopo un momento, il contadino aggiunse:<br />

«Allora... ha trovato la ricetta o no?»<br />

Nalaam si lanciò in un'altra storia, con Canler e Jonneth che ascoltavano<br />

assorti. Emarin rimase da un lato, guardando divertito; era l'altro Soldato nel<br />

gruppo, privo di spille. Era un uomo anziano, con i capelli radi e rughe agli<br />

occhi. La sua corta barba bianca era modellata in una punta.<br />

L'uomo distinto era una sorta di enigma: era arrivato con Logain un giorno e<br />

non aveva detto nulla del suo passato. Aveva un atteggiamento pacato e un modo<br />

delicato di parlare. Era un nobile, questo era certo. Ma a differenza di<br />

parecchi altri aristocratici nella Torre Nera, Emarin non faceva alcun tentativo<br />

di affermare la sua presunta autorità. A molti nobili occorrevano settimane per<br />

imparare che, una volta che ti univi alla Torre Nera,<br />

il tuo rango esterno non significava nulla. Quello li rendeva imbronciati e<br />

scontrosi, ma Emarin si era abituato alla vita nella Torre immediatamente.<br />

Ci voleva un nobile davvero dignitoso per eseguire gli ordini di tin popolano<br />

della metà dei suoi anni senza lamentarsi. Emarin prese un sorso d'acqua dal<br />

giovane servitore, ringraziando il ragazzo e poi avvicinandosi ad Androl. Annuì<br />

verso Nalaam, che stava ancora parlando agli altri. «Quello ha il cuore di un<br />

menestrello.»<br />

Androl grugnì. «Forse può usarlo per guadagnarsi qualche moneta in più. Mi<br />

deve ancora un nuovo paio di calze.»<br />

«E tu, amico mio, hai l'anima di uno scriba!» Emarin rise. «Non dimentichi<br />

mai nulla, vero?»<br />

Androl scrollò le spalle.<br />

«Come sapevi cos'era uno storditore retashiano? Mi considero piuttosto<br />

istruito in queste faccende, eppure non ne avevo mai sentito parlare.»<br />

«Ne ho bevuto uno, una volta» disse Androl. «Per una scommessa.»<br />

«Sì, ma dove?»<br />

«A Retash, naturalmente.»<br />

«Ma è a parecchie leghe lontano dalla costa, in un arcipelago che nemmeno il<br />

Popolo del Mare visita spesso!»<br />

Androl scrollò di nuovo le spalle. Lanciò un'occhiata ai lacchè di Taim. Un<br />

ragazzo del villaggio aveva portato loro un canestro di cibo da Taim, anche se<br />

il M'Hael affermava di non fare dei favoritismi. Se Androl l'avesse chiesto,<br />

avrebbe scoperto che un altro ragazzo avrebbe dovuto mandare del cibo per gli<br />

altri. Ma quel ragazzo si era perduto, o se l'era dimenticato, o aveva commesso<br />

qualche altro errore innocente. Taim avrebbe fatto frustare qualcuno e non<br />

sarebbe cambiato nulla.<br />

«Questa divisione è preoccupante, amico mio» disse Emarin piano. «Come<br />

possiamo combattere per il lord Drago se non riusciamo a mettere pace fra noi<br />

stessi?»<br />

Androl scosse il capo.<br />

Emarin continuò. «Dicono che nessun uomo col favore di Logain abbia ottenuto<br />

la spilla col Drago da settimane. Ce ne sono molti, come Nalaam lì, che<br />

avrebbero dovuto avere la spilla della spada tempo fa, ma gli è stata<br />

ripetutamente negata dal M'Hael. Una Casata i cui membri litigano per il comando<br />

non sarà mai una minaccia per altre Casate.»<br />

«Parole sagge» disse Androl. «Ma cosa dovremmo fare? Cosa possiamo fare? Taim<br />

è M'Hael e Logain non è ancora tornato.»<br />

«Forse potremmo mandare qualcuno da lui» disse Emarin. «O forse tu potresti<br />

calmare gli altri. Temo che alcuni di loro siano prossimi a perdere la pazienza,<br />

e se scoppia unoscontro, ho pochi dubbi su chi subirà le punizioni peggiori da<br />

parte di Taim.»<br />

Androl si accigliò. «Vero. Ma perché io? Tu sei molto più bravo di me con le<br />

parole, Emarin.»

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