09.12.2012 Views

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Perrin Aybara era solo un uomo, ma Perrin Occhidoro era un simbolo creato<br />

dalla gente che lo seguiva. Perrin non aveva una scelta su quello; tutto quello<br />

che poteva fare era comandare al meglio delle sue possibilità. Se non l'avesse<br />

fatto, il simbolo non sarebbe svanito. Semplicemente le persone avrebbero perso<br />

Perrin stesso. Com'era successo al povero Aram.<br />

Mi dispiace, amico mio, pensò Perrin. Ho deluso te più di tutti.<br />

Non c'era scopo nel guardarsi indietro a quel modo. Doveva semplicemente<br />

andare avanti e fare meglio. «Io sono Perrin Occhidoro,» disse «l'uomo che sa<br />

parlare ai lupi. E mi piace essere questa persona.»<br />

Diede di sprone a Stepper e attraversò il passaggio. Purtroppo Perrin<br />

Occhidoro aveva qualcuno da uccidere quella notte.<br />

Galad si svegliò non appena sentì frusciare il lembo della sua tenda. Scacciò<br />

via i rimasugli del suo sogno - una cosa sciocca, di lui che cenava con una<br />

bella donna dai capelli scuri, con labbra perfette e occhi intelligenti - e<br />

allungò la mano verso la sua spada.<br />

«Galad!» sibilò una voce. Era Trom.<br />

«Cosa c'è che non va?» chiese Galad, la mano ancora sulla spada.<br />

«Avevi ragione» disse Trom.<br />

«Su cosa?»<br />

«L'esercito di Aybara è tornato. Galad, sono sulle alture proprio sopra di<br />

noi! Li abbiamo scorti solo per caso: i nostri uomini stavano sorvegliando lungo<br />

la strada, come ci hai detto.»<br />

Galad imprecò, si mise a sedere e allungò la mano verso i suoi indumenti<br />

intimi. «Come sono arrivati lassù senza che li vedessimo?»<br />

«Poteri oscuri, Galad. Byar aveva ragione. Ho visto quanto rapidamente si è<br />

svuotato il loro campo.»<br />

Gli esploratori erano tornati un'ora prima. Avevano trovato l'accampamento di<br />

Aybara misteriosamente vuoto, come se fosse stato popolato di fantasmi. Nessuno<br />

li aveva visti allontanarsi lungo la strada.<br />

Ora questo. Galad si vestì in fretta. «Sveglia gli uomini. Vedi se riesci a<br />

farlo in silenzio. Sei stato saggio a non portare nessuna luce: quello avrebbe<br />

potuto allertare il nemico. Fai indossare agli uomini l'armatura dentro le loro<br />

tende.»<br />

«Sì, mio lord Capitano Comandante» disse Trom. La sua usata fu accompagnata<br />

da un fruscio.<br />

Galad si sbrigò a vestirsi. Cos'ho fatto? A ogni passo del cammino era stato<br />

fiducioso nelle sue scelte, eppure ecco dove lo avevano condotto. Aybara<br />

posizionato per attaccare e gli uomini di Galad addormentati. Fin da quando<br />

Morgase era tornata, Galad aveva avvertito il proprio mondo crollare. Non gli<br />

era più chiaro quello che era giusto, non come era stato una volta. La strada<br />

davanti a lui pareva annebbiata.<br />

Dovremmo arrenderci, pensò, mettendo il mantello al suo posto sopra la cotta<br />

di maglia. Ma no. I Figli della Luce non cedono mai agli Amici delle Tenebre.<br />

Come ho potuto pensarlo?<br />

Dovevano morire combattendo. Ma cosa avrebbero ottenuto? La fine dei Figli,<br />

morti prima dell'inizio dell'Ultima Battaglia?<br />

I lembi della sua tenda frusciarono di nuovo e lui sguainò la spada, pronto a<br />

colpire.<br />

«Galad» disse Byar. «Ci hai ucciso.» Tutto il rispetto era scomparso dalla<br />

sua voce.<br />

Quell'accusa irritò Galad. «Quelli che camminano nella Luce non devono<br />

prendere responsabilità per le azioni di coloro che seguono l'Ombra.» Una<br />

citazione da Lothair Mantelar. «Io ho agito con onore.»<br />

«Avresti dovuto attaccare invece di dedicarti a quel ridicolo 'processo'.»<br />

«Saremmo stati massacrati. Lui aveva Aes Sedai, Aiel, uomini in grado di<br />

incanalare, più soldati di noi e poteri che non comprendiamo.»<br />

«La Luce ci avrebbe protetto!»<br />

«E se ciò è vero, ci proteggerà ora» disse Galad, la sua fiducia che si<br />

andava rafforzando.<br />

«No» disse Byar, la sua voce un sussurro arrabbiato. «Noi ci siamo cacciati<br />

in questa situazione. Se cadremo, sarà meritato.» Se ne andò tra un frusciare di<br />

lembi.<br />

Galad rimase immobile per un momento, poi si allacciò la spada.<br />

Recriminazione e pentimento avrebbero atteso. Doveva trovare un modo per

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!