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PDF QUI - nonsolofantasy

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truppe di Aybara ritagliarono un'area attorno al loro capo, dando a lui - e per<br />

estensione a Galad - un po' di spazio per respirare, potendo quindi riflettere<br />

sulla fase successiva dell'attacco.<br />

Galad si voltò verso Aybara, che stava studiando i Trolloc con occhi acuti.<br />

«Suppongo che pensi che salvarmi influenzerà la mia decisione sul tuo giudizio»<br />

disse Galad.<br />

«Sarebbe il caso» borbottò Aybara.<br />

Galad sollevò un sopracciglio. Non era la risposta che si era aspettato. «I<br />

miei uomini trovano sospetto che tu sia apparso appena prima dei Trolloc.»<br />

«Be', possono pensarlo, se vogliono» disse Aybara. «Dubito che qualunque cosa<br />

io dica farà cambiare loro idea. In un certo senso, questo è colpa mia. I<br />

Trolloc erano qui per uccidere me; sono solo andato via prima che potessero far<br />

scattare la loro trappola. Sii lieto che non ti abbia lasciato con loro. Voi<br />

Manti Bianchi mi avete causato tante sofferenze quasi quanto loro.»<br />

Stranamente, Galad si ritrovò a sorridere. C'era un'aria diretta in questo<br />

Perrin Aybara. Un uomo poteva chiedere poco di più in un alleato.<br />

Siamo alleati, allora?, pensò Galad, annuendo a Trom e Byar mentre si<br />

avvicinavano. Forse per ora.<br />

Si fidava di Aybara. Sì, forse esistevano uomini al mondo che avrebbero<br />

escogitato un piano elaborato come questo, tutto per ingannare Galad e ottenere<br />

il suo favore. Valda era stato così.<br />

Aybara no. Lui era davvero diretto. Se avesse voluto togliere dalla sua<br />

strada i Figli, li avrebbe uccisi e sarebbe andato avanti.<br />

«Allora così sia, Perrin Aybara» disse Galad. «Emano la tua sentenza qui,<br />

questa notte, in questo momento.»<br />

Perrin si accigliò, voltandosi dalla sua contemplazione delle linee di<br />

battaglia. «Cosa? Ora?»<br />

«Decreto che, come punizione, tu paghi un prezzo di sangue alle famiglie dei<br />

Figli morti nell'ammontare di cinquecento corone. Ti ordino anche di combattere<br />

nell'Ultima Battaglia con tutta la forza che puoi radunare. Fa' queste cose e ti<br />

proclamerò mondato di ogni colpa.»<br />

Era uno strano momento per proclamare questa sentenza, ma lui aveva preso la<br />

sua decisione. Avrebbero ancora combattuto e forse uno sarebbe caduto. Galad<br />

voleva che Aybara conoscesse la sentenza, nel caso.<br />

Aybara lo studiò, poi annuì. «Io lo dichiaro giusto, Galad Damodred.» Sollevò<br />

la mano.<br />

«Creatura delle tenebre!» Qualcuno si mosse dietro Aybara. Una figura che<br />

estraeva la sua spada. Un sibilo, un lampo di metallo. Gli occhi di Byar, accesi<br />

di rabbia. Si era posizionato proprio dove poteva colpire Aybara alla schiena.<br />

Aybara si girò; Galad sollevò la sua spada. Entrambi furono troppo lenti.<br />

Ma il colpo di Jaret Byar non cadde. Rimase lì con la sua arma sollevata,<br />

immobile, il sangue che gli gocciolava dalle labbra. Cadde in ginocchio, poi si<br />

accasciò a terra proprio ai piedi di Aybara.<br />

Bomhald era in piedi dietro di lui, gli occhi sgranati dall'orrore. Abbassò<br />

lo sguardo sulla propria spada. «Io... Non era giusto, colpire un uomo alla<br />

schiena dopo che ci ha salvato...» Lasciò cadere la spada, barcollando via dal<br />

cadavere di Byar.<br />

«Hai fatto la cosa giusta, Figlio Bomhald» disse Galad con rimpianto. Scosse<br />

il capo. «Era un buon ufficiale. Antipatico a volte, forse, ma anche coraggioso.<br />

Sono spiacente di averlo perso.»<br />

Aybara si guardò ai lati, come in cerca di altri Figli che potessero<br />

colpirlo. «Fin dall'inizio quello stava cercando una scusa per vedermi morto.»<br />

Bomhald guardò Aybara, gli occhi ancora colmi d'odio, poi pulì la spada e la<br />

infilò nel suo fodero. Si allontanò a piedi verso la zona dove erano stati<br />

portati i feriti. L'area attorno a Galad e Aybara era sempre più sicura, i<br />

Trolloc spinti indietro, linee di battaglia più solide che si formavano, fatte<br />

dagli uomini di Aybara e dai Figli rimasti.<br />

«Quello pensa ancora che abbia ucciso suo padre» disse Aybara.<br />

«No» replicò Galad. «Penso che creda che tu non l'hai fatto. Ma ti ha odiato<br />

per molto tempo, lord Aybara, e ha amato Byar più a lungo.» Scosse il capo.<br />

«Uccidere un amico. A volte è doloroso fare ciò che è giusto.»<br />

Aybara grugnì. «Dovresti andare con i feriti» disse, sollevando il suo<br />

martello e guardando dove il combattimento era ancora fitto.<br />

«Sto abbastanza bene da combattere, se posso avere il tuo destriero.»

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