09.12.2012 Views

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«Io...» Saerin si accigliò. «Non posso andare. C'è qualcosa di strano.»<br />

«Sciocchezze» sbottò Bair. «È...»<br />

«Bair» disse Amys. «Non posso andar via. C'è qualcosa di molto sbagliato.»<br />

«Il cielo è viola» disse Yukiri, guardando fuori da una finestrella. «Luce!<br />

Sembra una cupola, che copre la Torre e la città. Quando è successo?»<br />

«C'è qualcosa di molto sbagliato qui» disse Bair. «Dovremmo svegliarci.»<br />

Amys scomparve all'improvviso, facendo sussultare Egwene. Fu di ritorno dopo un<br />

momento. «Sono stata in grado di tornare al posto dove eravamo prima, ma non<br />

posso lasciare la città. Non mi piace questo, Egwene al'Vere.»<br />

Egwene cercò di mandare sé stessa a Cairhien. Non funzionò. Guardò fuori dalla<br />

finestra, sentendosi preoccupata, ma risoluta. Sì, c'era del viola sopra di<br />

loro.<br />

«Svegliatevi, se dovete» disse alle Sapienti. «Io combatterò. Una delle Anime<br />

dell'Ombra è qui.»<br />

Le Sapienti tacquero. «Andremo con te» disse infine Melaine.<br />

«Bene. Voi altre, andate via da questo posto. Recatevi alla Strada del musicista<br />

e rimanete lì finché non vi svegliate. Melaine, Amys, Bair, Leane, noi andremo<br />

in un luogo più in alto nella Torre, una stanza con pannelli di legno e un letto<br />

a baldacchino, con delle cortine di mussolina attorno. È la mia camera da<br />

letto.»<br />

Le Sapienti annuirono ed Egwene si inviò lì. Una lampada era posata sul suo<br />

comodino; non ardeva qui nel Tel'aran'rhiod, anche se l'aveva lasciata accesa<br />

nel mondo reale. Le Sapienti e Leane apparvero attorno a lei. La mussolina che<br />

avvolgeva il letto di Egwene si increspò nella brezza della loro comparsa.<br />

La Torre tremò. Il combattimento continuava.<br />

«State attente» disse Egwene. «Diamo la caccia a nemici pericolosi e loro<br />

conoscono questo terreno meglio dì voi.»<br />

«Staremo attente» replicò Bair. «Ho sentito che le Anime del- l'Ombra si<br />

ritengono dominatori di questo posto. Be', vedremo.»<br />

«Leane,» disse Egwene «puoi cavartela?» Egwene era stata tentata di mandarla<br />

via, ma lei e Siuan avevano trascorso un po' di tempo nel Tel'aran'rhiod. Di<br />

sicuro lei aveva più esperienza di molte altre.<br />

«Terrò la testa bassa, Madre» promise. «Ma di certo saranno in superiorità<br />

numerica. Hai bisogno di me.»<br />

«D'accordo» disse Egwene.<br />

Le quattro donne scomparvero in un batter d'occhio. Perché non potevano<br />

lasciare la Torre? Era preoccupante, ma anche utile. Avrebbe voluto dire che lei<br />

era intrappolata qui.<br />

Ma sperava che lo fosse anche Mesaana.<br />

Cinque colombe si levarono in aria, sparpagliandosi dal bordo del tetto.<br />

Perrin si girò. L'Assassino era in piedi dietro di lui, e odorava come pietra.<br />

L'uomo dagli occhi duri alzò lo sguardo verso gli uccelli in fuga. «Tuoi?»<br />

«Come avvertimento» replicò Perrin. «Immaginavo che non ti saresti lasciato<br />

ingannare dai gusci di noce per terra.»<br />

«Scaltro» disse l'Assassino.<br />

Dietro di lui si estendeva una città magnifica. Perrin non aveva creduto che<br />

potesse esistere una città stupefacente quanto Caemlyn. Ma se c'era qualcosa del<br />

genere, era Tar Valon. L'intera città era un'opera d'arte, quasi ogni edificio<br />

decorato con archi, guglie, incisioni e ornamenti. Perfino le pietre del<br />

selciato parevano disposte in modo artistico.<br />

Gli occhi dell'Assassino guizzarono giù verso la cintura di Perrin. Lì,<br />

fissato a un borsello che Perrin aveva creato per tenerlo, c'era il ter'angreal.<br />

La punta usciva da sopra, pezzi argentei che si avvolgevano l'uno attorno<br />

all'altro in una treccia annodata in modo complesso. Perrin aveva cercato<br />

nuovamente di distruggere la cosa col pensiero, ma era stato ricacciato<br />

indietro. Attaccarla col suo martello non l'aveva nemmeno piegata. Qualunque<br />

cosa fosse, era stata costruita per resistere ad attacchi del genere.<br />

«Ti sei fatto abile» disse l'Assassino. «Avrei dovuto ucciderti mesi fa.»<br />

«Credo che tu abbia tentato» disse Perrin, sollevando il suo martello e<br />

appoggiandoselo sulla spalla. «Chi sei in realtà?»<br />

«Un uomo di due mondi, Perrin Aybara. E posseduto da entrambi. Devo riavere<br />

l'onirichiodo.»<br />

«Avvicinati e lo distruggerò» disse Perrin.<br />

L'Assassino sbuffò, avanzando. «Non ne hai la forza, ragazzo. Nemmeno io

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!