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finito con Cairhien, ci siamo incontrate con quelle che erano andate nell'Andor<br />

per controllare le voci lì.»<br />

«Aspetta» disse Perrin. «L'Andor?»<br />

«Le Sapienti hanno deciso di mandare lì delle Fanciulle.»<br />

«Questo non era il piano» borbottò Perrin, guardando le Sapienti.<br />

«Tu non ci controlli, Perrin Aybara» disse Edarra con calma.<br />

«Avevamo bisogno di sapere se c'erano ancora Aiel in città o no, e se il<br />

Caracarn era lì. I tuoi Asha'man hanno obbedito quando abbiamo chiesto loro il<br />

passaggio.»<br />

«Qualcuno avrebbe potuto vedere le Fanciulle» bofonchiò Perrin. Be', lui<br />

aveva detto a Grady di creare i passaggi come gli Aiel gli richiedevano, anche<br />

se Perrin si era riferito al tempo della partenza e del ritorno. Avrebbe dovuto<br />

essere più preciso.<br />

«Be', non sono state viste.» Seonid suonava esasperata, come una persona che<br />

parlava con un bimbo tonto. «Perlomeno da nessuno con cuinon avessero intenzione<br />

di parlare.» Luce! Era lui oppure Seonid stava cominciando ad assomigliare molto<br />

a una Sapiente? Era quello che Seonid e le altre stavano facendo nel campo aiel?<br />

Imparare a essere più testarde? Che la Luce li aiutasse tutti.<br />

«Aogni modo,» continuò Seonid «è stato saggio da parte nostra visitare<br />

Caemlyn. Non ci si può fidare delle voci, in particolare quando si dice che uno<br />

dei Reietti stesse operando nella zona.»<br />

«Uno dei Reietti?» chiese Gallenne. «Nell'Andor?»<br />

Perrin annuì, facendo cenno per avere un'altra tazza di tè riscaldato. «Rand<br />

ha detto che si trattava di Rahvin, anche se io mi trovavo nei Fiumi Gemelli<br />

quando è avvenuta la battaglia.» I colori turbinarono nella testa di Perrin.<br />

«Rahvin si stava spacciando per un nobile del luogo, un uomo di nome Gabral,<br />

Gabil o qualcosa del genere. Ha usato la regina - l'ha fatta innamorare di lui o<br />

cose così - e poi l'ha uccisa.»<br />

Un vassoio di servizio colpì il terreno con un fragore ovattato.<br />

Tazze di porcellana andarono in frantumi, tè schizzò in aria. Perrin si voltò<br />

imprecando e diverse Fanciulle balzarono in piedi, afferrando i coltelli che<br />

avevano alla cintura.<br />

Maighdin se ne stava con aria sbalordita, le braccia ai suoi fianchi. Il<br />

vassoio caduto giaceva a terra davanti a lei.<br />

«Maighdin!» disse Faile. «Stai bene?»<br />

La cameriera dai capelli color del sole si voltò verso Perrin con espressione<br />

confusa. «Se ti compiace, mio signore, vuoi ripetere quello che hai detto?»<br />

«Cosa?» domandò Perrin. «Donna, cosa c'è che non va?»<br />

«Hai detto che uno dei Reietti si era stabilito nell'Andor» disse Maighdin,<br />

la voce calma. Gli rivolse un'occhiata intensa come quella che gli avrebbe<br />

potuto scoccare qualunque Aes Sedai. «Sei certo di quello che hai sentito?»<br />

Perrin si risistemò sul suo cuscino, grattandosi il mento. «Più che certo. È<br />

passato qualche tempo ora, ma so che Rand ne era convinto. Ha combattuto<br />

qualcuno con l'Unico Potere nel palazzo dell'Andor.»<br />

«Il suo nome era Gaebril» disse Sulin. «Io ero lì. Il fulmine colpì da un<br />

cielo limpido e non ci fu dubbio che si trattasse dell'U- nico Potere. Era uno<br />

delle Anime dell'Ombra.»<br />

«Cerano alcuni nell'Andor che affermavano che il Caracarn avesse parlato di<br />

questo» aggiunse Edarra. «Disse che questo Gaebril aveva usato flussi proibiti<br />

su abitanti delle terre bagnate nel palazzo, corrompendo le loro menti,<br />

facendoli pensare e agire come voleva lui.»<br />

«Maighdin, cosa c'è che non va?» chiese Perrin. «Luce, donna, è morto ora!<br />

Non hai nulla da temere.»<br />

«Devo congedarmi» disse Maighdin. Uscì dal padiglione, lasciando il vassoio e<br />

la bianca porcellana rotta sparpagliati per terra.<br />

«Penserò io a lei più tardi» disse Faile, imbarazzata. «È sconcertata per<br />

aver scoperto di aver vissuto così vicino a uno dei Reietti. Forse ha famiglia a<br />

Caemlyn.»<br />

Gli altri annuirono e altri servitori vennero avanti per ripulire la<br />

confusione. Perrin si rese conto che non avrebbe avuto altro tè. Sciocco, pensò.<br />

Hai vissuto buona parte della tua vita senza essere in grado di avere del tè a<br />

comando. Non morirai ora che non puoi averne un'altra tazza agitando la mano.<br />

«Proseguiamo» disse, sistemandosi sui suoi cuscini. Non riusciva mai a<br />

sentirsi a proprio agio su quelle dannate cose.

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