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PDF QUI - nonsolofantasy

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sé.<br />

Yoeli continuava a lanciare occhiate verso l'Asha'man; nemmeno Ituralde si<br />

sentiva a proprio agio con uomini in grado di incanalare. Ma erano uno strumento<br />

eccellente e non lo avevano deluso. Lui preferiva lasciare che fosse<br />

l'esperienza a governarlo, non le dicerie.<br />

«Lord Ituralde» disse Deepe. L'Asha'man non rivolgeva mai il saluto a<br />

Ituralde, solo ad al'Thor.<br />

«Cosa c'è?» domandò Ituralde, passando in rassegna le orde dei Trolloc. Non<br />

sembravano essere cambiate da quando era andato a dormire.<br />

«Il tuo uomo afferma di essere in grado di percepire qualcosa» disse Yoeli.<br />

«Là fuori.»<br />

«Hanno incanalatoli, lord Ituralde» disse Deepe. «Sospetto almeno sei, forse<br />

più. Uomini, dal momento che posso percepire il Potere che stanno maneggiando,<br />

facendo qualcosa di potente. Se osservo attentamente i campi più lontani, mi<br />

pare di poter vedere i flussi, ma potrebbe essere solo la mia immaginazione.»<br />

Ituralde imprecò. «Ecco cosa stavano aspettando.»<br />

«Cosa?» domandò Yoeli.<br />

«Con propri Asha'man...»<br />

«Non sono Asha'man» disse Deepe con ardore.<br />

«D'accordo, allora. Con propri incanalatori, possono fare a pezzi queste mura<br />

con la stessa facilità con cui sbatterebbero a terra una pila di mattoni, Yoeli.<br />

Quel mare di Trolloc farà irruzione e riempirà le tue strade.»<br />

«Non finché sto in piedi» disse Deepe'<br />

«Mi piace la determinazione in un soldato, Deepe,» disse Ituralde «ma tu<br />

sembri esausto quanto mi sento io.»<br />

Deepe gli scoccò un'occhiatacda. I suoi occhi erano rossi per la mancanza di<br />

sonno e lui strinse i denti, i muscoli del collo e della faccia tesi. Incontrò<br />

gli occhi di Ituralde, poi prese un lungo respiro forzato.<br />

«Hai ragione» disse Deepe. «Ma nessuno di noi può farci nulla.» Sollevò la<br />

mano, facendo qualcosa che Ituralde non poteva vedere. Un lampo di luce rossa<br />

apparve sopra la sua mano: il segnale che usava per richiamare gli altri da lui.<br />

«Preparate i vostri uomini, generale, capitano. Non durerà a lungo. Nòn possono<br />

continuare a trattenere quel genere di Potere senza... conseguenze.»<br />

Yoeli annuì, poi si precipitò via. Ituralde prese Deepe per un braccio,<br />

attirando la sua attenzione.<br />

«Voi Asha'man siete una risorsa troppo importante: non possiamo perdervi»<br />

disse Ituralde. «Il Drago ci ha mandato qui ad aiutare, non a morire. Se questa<br />

città cade, voglio che tu prenda gli altri e tutti i feriti che potete e ve ne<br />

andiate. Mi hai capito, soldato?»<br />

«A molti di loro non piacerà questo.»<br />

«Ma tu sai che è per il meglio» disse Ituralde. «Non è così?»<br />

Deepe esitò. «Sì. Hai ragione, come spesso accade. Li porterò via.» Parlò a<br />

voce più bassa. «Questa è una resistenza inutile, mio signore. Qualunque cosa<br />

stia succedendo là fuori, sarà mortale. Mi duole proporlo... ma quello che hai<br />

detto a proposito dei miei Asha'man si applica anche ai tuoi soldati. Fuggiamo.»<br />

Disse la parola 'fuggiamo' con amarezza.<br />

«I Saldeani non se ne andranno con noi.»<br />

«Lo so.»<br />

Ituralde ci pensò su. Alla fine scosse il capo. «Ogni giorno che li<br />

ritardiamo quassù tiene questi mostri lontani dalla mia patria un giorno di più.<br />

No, non posso andare, Deepe. Questo è comunque il miglior posto dove combattere.<br />

Hai visto come sono fortificati questi edifici; possiamo resistere all'interno<br />

per alcuni giorni, separarci, tenere l'esercito occupato.»<br />

«Allora i miei Asha'man potrebbero rimanere ad aiutare.»<br />

«Hai i tuoi ordini, figliolo. Eseguili. Capito?»<br />

Deepe chiuse la mascella con unoschiocco, poi annuì bruscamente. «Porterò...»<br />

Ituralde non udì il resto. Un'esplosione colpì.<br />

Non la sentì arrivare. Un momento era lì in piedi con Deepe, quello dopo si<br />

ritrovò a terra sul camminamento, il mondo stranamente silenzioso attorno a lui.<br />

La sua testa urlava di dolore e lui tossì, sollevando una mano tremante per<br />

scoprire che la sua faccia sanguinava. C'era qualcosa nel suo occhio destro;<br />

bruciò di dolore quando sbattè le palpebre. Perché tutto era così silenzioso?<br />

Rotolò, tossendo di nuovo, l'occhio destro chiuso, l'altro che gli lacrimava.<br />

Il muro terminava a pochi pollici da lui.

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