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PDF QUI - nonsolofantasy

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medaglione con il manico dell'ashandarei mentre toccava terra, lanciandolo di<br />

nuovo in alto e colpendo ancora la creatura.<br />

Incalzò, usando l'ashandarei di taglio, e recise diverse dita della creatura.<br />

Come previsto, non sanguinò e non parve provare dolore per ferite normali, ma<br />

quello l'avrebbe rallentato un poco.<br />

Il gholam si riprese, sibilando e con gli occhi sgranati dalla rabbia. Ora il<br />

suo sorriso era scomparso. Balzò avanti come una forma indistinta, ma Mat ruotò<br />

e tagliò la camicia bruna della creatura, scoprendole il petto. Poi sferzò il<br />

secondo medaglione<br />

di lato, colpendola mentre quella gli artigliava il braccio, tagliando la pelle<br />

e schizzando sangue sulla parete.<br />

Mat grugnì. Il gholam ululò e barcollò all'mdietro, sempre più giù lungo il<br />

corridoio ardente. Mat stava sudando per il calore e la fatica. Non poteva<br />

combattere questa creatura. Non per molto. Quello non aveva importanza. Si<br />

spinse avanti, lasciando che la sua ashandarei diventasse una forma indistinta.<br />

Schiaffò il piatto dell'arma - con il medaglione - contro il gholam. Quando la<br />

bestia si riprese, lui le scagliò il secondo medaglione in faccia, facendola<br />

chinare. Ma poi diede un calcio al terzo, colpendola al collo.<br />

Lasciò linee di fumo nell'aria mentre roteava l'ashandarei, afferrandola di<br />

nuovo con due mani. L'estremità della sua arma luccicava e ardeva. Si ritrovò a<br />

urlare nella Lingua Antica.<br />

«Al divai, al Userai, al mashi!» Per luce, gloria e amore!<br />

Il gholam indietreggiò, ringhiando verso quella raffica. Si guardò sopra la<br />

spalla, come se notasse qualcosa dietro, ma l'attacco di Mat attirò di nuovo la<br />

sua attenzione.<br />

«Tai'daishar!» Vero Sangue di Battaglia!<br />

Mat costrinse la creatura verso una soglia aperta sul fondo del corridoio. La<br />

stanza al di là era completamente buia. Nessuna luce delle fiamme si rifletteva<br />

dalle pareti lì.<br />

«Curai an manshimaya Tylin. Curai an manshimaya Nalesean. Curai an manshimaya<br />

ayend'an!» Onore della mia lama per Tylin. Onore della mia lama per Nalesean.<br />

Onore della mia lama per i caduti!<br />

Il grido di vendetta.<br />

Il gholam indietreggiò nella stanza buia, passando su un pavimento bianco<br />

come un osso, i suoi occhi che guizzavano in basso.<br />

Prendendo un respiro profondo, Mat balzò attraverso la soglia con un impeto<br />

finale di forza e conficcò l'estremità ardente della sua ashandarei contro il<br />

lato della testa della creatura. Uno spruzzo di scintille e cenere esplose<br />

attorno alla sua faccia. La creatura imprecò e barcollò sulla destra.<br />

E lì cadde quasi dal bordo di una piattaforma sospesa su un enorme vuoto. Il<br />

gholam sibilò di rabbia, pendendo con una gamba sopra il vuoto, dibattendosi per<br />

mantenere l'equilibrio.<br />

Da questo lato, la porta per la stanza era attorniata da una brillante luce<br />

bianca: i bordi di un passaggio fatto per il Volo Aleggiato. «Non so se puoi<br />

morire» disse Mat piano. «Spero per la Luce che tu non possa.» Sollevò uno<br />

stivale e lo piantò nella schiena della creatura, gettandola giù dalla<br />

piattaforma nell'oscurità. Quella cadde, contorcendosi nell'aria, lo sguardo su<br />

di lui colmo di orrore.<br />

«Spero che tu non possa morire,» disse Mat «perché ho intenzione di godermi<br />

il pensiero di te che cadi in quell'oscurità per sempre, bastardo figlio degli<br />

escrementi di una capra.» Mat sputò da una parte, mandando giù un po' di saliva<br />

insanguinata a precipitare dietro il gholam. Entrambi scomparvero nell'oscurità<br />

sottostante.<br />

Sumeko gli si accostò. La robusta donna della Famiglia aveva lunghi capelli<br />

neri e l'aria di una a cui non piaceva che le venissero dati ordini. Quasi ogni<br />

donna aveva quella stessa aria. Si era trovata appena all'interno del passaggio,<br />

dal lato dove non sarebbe stata vista dal corridoio. Doveva essere lì per<br />

mantenere la piattaforma bianca, che era fatta a forma di grosso libro. Sollevò<br />

un sopracciglio verso di lui.<br />

«Grazie per il passaggio» disse Mat, appoggiandosi l'ashanda- rei sulla<br />

spalla, con un sottile filo di fumo che si levava ancora dall'estremità. Lei<br />

aveva creato il passaggio dall'interno del palazzo, usandolo per Viaggiare fino<br />

a questo punto e aprire il passaggio nel corridoio. Avevano sperato che questo<br />

avrebbe impedito al gholam di percepirla incanalare, dal momento che lei aveva

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