09.12.2012 Views

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

PDF QUI - nonsolofantasy

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Lini sbuffò per come Perrin aveva assolto il suo compito, ma condusse via<br />

Morgase e Tallanvor. Galad gli rivolse un cenno col capo e Berelain una<br />

riverenza. Si allontanarono, con Berelain che sottolineava la fulmineità di<br />

tutto quanto.<br />

Faile gli sorrise. «Dovrai migliorare in questo.»<br />

«Lo volevano semplice.»<br />

«Tutti dicono così» replicò Faile. «Ma puoi avere un'aria di autorità pur<br />

mantenendo le cose brevi. Ne parleremo. La prossima volta farai un lavoro<br />

migliore.»<br />

La prossima volta? Scosse il capo mentre Faile si voltava e si dirigeva verso<br />

l'accampamento.<br />

«Dove stai andando?» chiese Perrin.<br />

«Da Bavin. Ho bisogno di requisire delle botticelle di birra.»<br />

«Per cosa?»<br />

«Per i festeggiamenti» disse Faile, lanciandogli un'occhiata da sopra la<br />

spalla. «Si può lesinare sulla cerimonia, se necessario. Ma non si può lesinare<br />

suifesteggiamenti.» Rivolse gli occhi al cielo. «In particolare in tempi come<br />

questi.»<br />

Perrin la osservò andare e scomparire nell'enorme accampamento. Soldati,<br />

contadini, artigiani, Aiel, Manti Bianchi, profughi. Quasi settantamila unità,<br />

nonostante quelli che se n'erano andati o erano caduti in battaglia. Come era<br />

finito con una forza tanto numerosa? Prima di lasciare i Fiumi Gemelli, non<br />

aveva visto più di un migliaio di persone radunate in uno stesso posto.<br />

La porzione più numerosa era il gruppo di ex mercenari e profughi che si<br />

erano addestrati sotto Tarn e Dannil. La Guardia del Lupo, si erano denominati,<br />

qualunque cosa significasse. Perrin iniziò a camminare per controllare i carri<br />

di provviste, ma qualcosa di piccolo lo colpì alla nuca.<br />

Si immobilizzò, esaminando la foresta dietro di sé. Sulla destra, era bruna e<br />

morta; sulla sinistra, la copertura degli alberi si diradava. Non riusciva a<br />

vedere nessuno.<br />

Mi sto affaticando troppo?, si domandò, sfregandosi la testa mentre si<br />

voltava per continuare a camminare. Immagino cose che...<br />

Un altro colpetto sulla nuca. Si girò e notò qualcosa che cadeva per terra.<br />

Accigliandosi, si chinò e lo raccolse. Una noce. Un'altra lo centrò sulla<br />

fronte. Era venuta dalla foresta.<br />

Perrin ringhiò e avanzò tra gli alberi. Uno dei pochi bambini<br />

dell'accampamento, forse? Più avanti c'era una grossa quercia, il tronco<br />

abbastanza spesso e largo da nascondere qualcuno. Una volta avvicinatosi, esitò.<br />

Era qualche sorta di trappola? Posò la mano sul suo martello e procedette piano.<br />

L'albero era sottovento e lui non poteva cogliere l'odore di...<br />

All'improvviso una mano sbucò da dietro il tronco, reggendo un sacco bruno.<br />

«Ho catturato un tasso» disse una voce familiare. «Vogliamo lasciarlo libero sul<br />

prato del villaggio?»<br />

Perrin rimase immobile, poi proruppe in una risata tonante. Girò attorno<br />

all'albero e trovò una figura con una giacca rossa dall'alto colletto - bordata<br />

d'oro - ed eleganti pantaloni bruni seduta sulle radici esposte della pianta, il<br />

sacco che si contorceva vicino alle sue caviglie. Mat stava masticando<br />

distrattamente un lungo pezzo di carne essiccata e indossava un cappello nero a<br />

tesa larga. Un'arma ad asta nera con una lama ampia in cima era appoggiata<br />

contro l'albero accanto a lui. Dove aveva preso dei vestiti tanto eleganti? Una<br />

volta non si era lamentato di Rand perché indossava abiti come quelli?<br />

«Mat?» chiese Perrin, quasi troppo stupefatto per parlare. «Cosa ci fai<br />

qui?»<br />

«Acchiappo tassi» disse Mat, scuotendo il sacco. «Dannata- mente difficile,<br />

sai, in particolare con poco preavviso.»<br />

Il sacco frusciò e Perrin udì un debole brontolio dall'interno. Poteva<br />

fiutare che c'era in effetti qualcosa di vivo lì dentro. «Ne hai davvero preso<br />

uno?»<br />

«Chiamami nostalgico.»<br />

Perrin non sapeva se rimproverare Mat o ridere di lui: questo particolare<br />

miscuglio di emozioni era comune quando Mat era nei paraggi. Per fortuna nessun<br />

colore turbinò davanti agli occhi di Perrin ora che erano vicini. Luce, quello<br />

sì che sarebbe stato disorientante. Perrin però provò un senso di... giustezza.<br />

Il suo amico allampanato gli sorrise, posando il sacco a terra e alzandosi in

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!