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PDF QUI - nonsolofantasy

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le file dei Trolloc, spazzando via le creature davanti a loro.<br />

Il Drago Rinato! È venuto!<br />

Ma no. Questi uomini sventolavano la bandiera della Saldea. Si guardò<br />

indietro. I cancelli di Maradon erano aperti e agli stanchi sopravvissuti di<br />

Ituralde veniva concesso di zoppicare dentro. Del fuoco stava volando dalle<br />

merlature: ai suoi Asha'man era stato consentito di salire in cima per ottenere<br />

una posizione da cui dominare il campo di battaglia.<br />

Un drappello di venti cavalieri si staccò e travolse il Myrddraal,<br />

calpestandolo. L'ultimo uomo del gruppo balzò giù di sella e abbatté la creatura<br />

con un'ascia a una mano. Per tutto il campo di battaglia i Trolloc venivano<br />

travolti o infilzati da frecce e lance.<br />

Non sarebbe durata. Sempre più Trolloc si stavano riversando attraverso le<br />

precedenti fortificazioni di Ituralde, procedendo a balzi giù per il pendio. Ma<br />

la tregua data dai Saldeani sarebbe stata sufficiente, con quei cancelli aperti<br />

e gli Asha'man che scagliavano una distruzione dirompente. I resti dell'armata<br />

di Ituralde stavano fuggendo al sicuro nella città. Fu orgoglioso di vedere<br />

Barettal e Connel - gli ultimi della sua scorta - arrancare per il campo verso<br />

di lui a piedi, i loro destrieri senza dubbio morti, le loro uniformi macchiate<br />

di sangue.<br />

Ituralde fece scivolare la sua spada nel fodero e strappò via il giavellotto<br />

dal collo di Dawnweave. Sostenendosi con quello, riuscì a mettersi in piedi. Un<br />

cavaliere si staccò dalla truppa sal- deana e trotterellò verso di lui, un uomo<br />

con un Volto magro, il naso adunco e un paio di nere sopracciglia cespugliose.<br />

Portava una barba corta e spuntata, e sollevò una spada ricoperta di sangue<br />

verso Ituralde. «Tu vivi.»<br />

«Proprio così» disse Ituralde mentre le sue due guardie arrivavano. «Tu<br />

comandi questa armata?»<br />

«Per ora» disse l'uomo. «Sono Yoeli. Puoi cavalcare?»<br />

«Meglio che restare qui.»<br />

Yoeli allungò una mano e tirò Ituralde in sella dietro di lui. La gamba di<br />

Ituralde protestò con una vampata di dolore, ma non C'era tempo per aspettare<br />

una barella.<br />

Altri due cavalieri fecero montare sulle loro selle le guardie di Ituralde e<br />

presto i tre stavano cavalcando al galoppo verso la città.<br />

«Che siate benedetti» disse Ituralde. «Vi ci è voluto parecchio, però.»<br />

«Lo so.» La voce di Yoeli suonava stranamente cupa. «Spero che tu valga<br />

questo, invasore, poiché le mie azioni quest'oggi probabilmente mi costeranno la<br />

vita.»<br />

«Cosa?»<br />

L'uomo non replicò. Si limitò a portare Ituralde su zoccoli tonanti al sicuro<br />

nella città... sempre che si potesse considerare sicura, considerando che adesso<br />

era assediata da un esercito di diverse centinaia di migliaia di Progenie<br />

dell'Ombra.<br />

Morgase uscì fuori dall'accampamento. Nessuno la fermò, anche se qualcuno le<br />

rivolse delle strane occhiate. Superò il margine boscoso a nord. Gli alberi<br />

erano nodoquerce, distanziati per lasciare spazio ai loro grandi rami estesi.<br />

Lei si mosse sotto di essi, inalando a fondo l'aria umida.<br />

Gaebril era stato uno dei Reietti.<br />

Alla fine trovò un luogo dove un torrentello montano riempiva una fenditura<br />

tra due rocce e creava una polla limpida e immobile. Le alte rocce attorno a<br />

essa si assiepavano come un antico trono spezzato costruito per un gigante alto<br />

quindici spanne.<br />

Gli alberi sopra di lei erano frondosi, anche se molti parevano malaticci. Un<br />

banco di nubi più rade venne soffiato via, permettendo a dita di luce solare di<br />

arrivare laggiù dal cielo coperto. Quella luce frammentaria brillò in raggi<br />

attraverso l'acqua limpida, creando chiazze luminose sul fondo della polla. Dei<br />

pesciolini guizzarono fra quelle chiazze, come esaminando la luce.<br />

Morgase girò attorno alla polla, poi si sistemò in cima a un macigno piatto.<br />

Poteva sentire i suoni dell'accampamento in lontananza. Gente che chiamava, pali<br />

che venivano conficcati nel terreno, carretti che sbatacchiavano sui sentieri.<br />

Morgase fissò dentro la polla. C'era qualcosa di più odioso di essere resi<br />

una pedina di qualcun altro? Di essere costretti a danzare legati ai suoi fili<br />

come una marionetta? Quando era giovane, si era abituata a inchinarsi davanti ai<br />

capricci degli altri. Quello era stato l'unico modo in cui aveva potuto

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