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PDF QUI - nonsolofantasy

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completamente nel buio. Come tocco aggiunto, creò due punticini rossi fiocamente<br />

luccicanti dove si sarebbero dovuti trovare gli occhi. Come tizzoni che<br />

irradiavano un'intensa luce cremisi.<br />

«Che la Luce ci preservi» sussurrò una delle Guardie.<br />

Elayne annuì fra sé, il suo cuore che accelerava dall'eccitazione. Non era<br />

preoccupata. Sarebbe stata al sicuro. La visione di Min lo prometteva. Ripassò<br />

di nuovo i suoi piani. Erano validi. Ma d sarebbe stato un solo modo per<br />

metterli alla prova per certo.<br />

Elayne invertì i suoi flussi e li legò. Poi si voltò verso le Guardie. «Spegnete<br />

le luci» disse loro «e restate perfettamente immobili. Tornerò fra poco.»<br />

«Ma...» disse Kaila.<br />

«Questo è un ordine» disse Elayne con fermezza. «Farai meglio a obbedire.»<br />

La donna esitò. Probabilmente sapeva che Birgitte non avrebbe mai lasciato che<br />

questo accadesse. Ma Kaila non era Birgitte, per fortuna. Con riluttanza diede<br />

l'ordine e le luci nella stanza vennero estinte.<br />

Elayne si mise una mano in tasca e tirò fuori il medaglione a testa di volpe,<br />

quello vero, e lo tenne nascosto e riposto nella mano. Trasse un profondo<br />

respiro, poi creò un passaggio. Il nastro di luce fu vivido nella stanza buia,<br />

splendente e tale da riversare su di loro ima luce pallida, come quella della<br />

lima. Si aprì su una stanza che era similmente buia.<br />

Elayne lo attraversò e si ritrovò nei sotterranei del palazzo, in una delle<br />

celle. Una donna era inginocchiata sul lato opposto della cella, accanto alla<br />

robusta porta con una finestrella provvista di sbarre in cima, che lasciava<br />

entrare Tunica luce in quell'ambiente umido. C'era un piccolo giaciglio alla<br />

destra di Elayne e un secchio che fungeva da pitale alla sua sinistra. La<br />

stanzetta minuscola puzzava di muffa ed escrementi umani, e lei poteva udire<br />

chiaramente il grattare di ratti nelle vicinanze. Sembravano comunque degli<br />

alloggi troppo sontuosi per la donna di fronte a lei.<br />

Elayne non aveva scelto Chesmal a caso. Quella donna era sembrata avere una<br />

certa autorità fra le Nere ed era abbastanza potente che parecchie delle altre<br />

si inchinavano a lei. Era anche parsa più passionale che logica l'ultima volta<br />

che Elayne l'aveva incontrata. Quello sarebbe stato importante.<br />

L'alta donna avvenente si girò non appena Elayne entrò nella cella. Elayne<br />

trattenne il fiato. Fortunatamente la recita funzionò. Chesmal si gettò sul<br />

pavimento ricoperto di paglia della cella.<br />

«O Supremo» sibilò la donna. «Ho...»<br />

«Silenzio!» gridò Elayne, la sua voce che rimbombava.<br />

Chesmal si fece piccola, poi guardò da una parte, come aspettandosi che le<br />

guardie all'esterno sbirciassero dentro. Ci sarebbero state delle donne della<br />

Famiglia lì, a mantenere lo schermo su Chesmal; Elayne poteva percepirle. Non<br />

venne nessuno, malgrado il suono. La Famiglia stava seguendo gli ordini di<br />

Elayne, per strani che fossero.<br />

«Tu sei meno di un ratto» disse Elayne con la sua voce camuffata. «Sei stata<br />

mandata per provvedere alla gloria del Signore Supremo, ma cos'hai fatto? Ti sei<br />

lasciata catturare da questi sciocchi, questi bambini?»<br />

Chesmal gemette, inchinandosi ancora di più. «Io sono polvere, o Supremo. Non<br />

sono nulla! Noi ti abbiamo deluso. Ti prego, non distruggermi!»<br />

«E perché non dovrei?» sbraitò Elayne. «L'opera del tuo particolare gruppo è<br />

stata segnata da fallimento dopo fallimento! Cos'avete fatto da potermi mai<br />

persuadere a permettervi di vivere?»<br />

«Abbiamo ucciso molti di questi sciocchi che operano contro il Signore<br />

Supremo!» gemette Chesmal.<br />

Elayne trasalì, poi, facendosi forza, creò una frusta di Aria e la sferzò<br />

sulla schiena della donna. Non era più di quanto Chesmal meritava. «Voi?» disse<br />

Elayne. «Voi non avete avuto nulla a che fare con le loro morti! Mi prendi per<br />

stupido? Mi prendi per ignorante?»<br />

«No, Supremo» piagnucolò Chesmal, raggomitolandosi ancora di più. «Ti prego!»<br />

«Allora dammi un motivo per lasciarti vivere.»<br />

«Ho informazioni, o Supremo» si affrettò a dire Chesmal. «Uno di coloro che<br />

ci è stato detto di cercare, i due uomini che devono essere uccisi a tutti i<br />

costi... uno è qui a Caemlyn!»<br />

E questo cos'è? Elayne esitò. «Dimmi di più.»<br />

«Cavalca con un gruppo di mercenari» disse Chesmal, sembrando sollevata di<br />

avere informazioni che erano desiderate. «È l'uomo con gli occhi acuti che

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