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PDF QUI - nonsolofantasy

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dita.<br />

«Sì, ma penso comunque che dovresti essere pagato di più. È semplice<br />

buonsenso. Se ingaggi un apprendista fabbro per la tua fucina e non lo paghi<br />

abbastanza bene, lui stupirà i tuoi clienti regolari, poi aprirà una nuova<br />

fucina dall'altro lato della strada nel momento in cui se lo potrà permettere.»<br />

«Ah, ma tu non capisci, mio signore» disse Balwer. «Il denaro per me non<br />

significa nulla. Le informazioni... quelle sono ciò che conta. Fatti e<br />

scoperte... sono come pepite d'oro. Potrei dare quell'oro a un comune banchiere<br />

per fame delle monete, ma preferisco darlo ai maestri artigiani per creare<br />

qualcosa di bello.<br />

«Ti prego, mio signore, lasciami rimanere un semplice segretario. Vedi, uno<br />

dei modi più facili per capire se una persona non è quello che sembra è<br />

controllare i suoi introiti.» Ridacchiò. «Ho scoperto più di un assassino o di<br />

una spia a quel modo, proprio così. Non è necessaria alcuna paga. L'opportunità<br />

di lavorare con te è di per sé un pagamento.»<br />

Perrin scrollò le spalle, ma annuì e Balwer si ritirò. Perrin uscì dal<br />

padiglione, ficcandosi in tasca i disegni. Lo turbavano. Avrebbe scommesso che<br />

queste immagini fossero anche nell'Andor, messe lì dai Reietti.<br />

Per la prima volta si ritrovò a domandarsi se avrebbe avuto bisogno di un<br />

esercito per mantenersi al sicuro. Era un pensiero inquietante.<br />

L'ondata di Trolloc bestiali si riversò sopra la cima della collina,<br />

sopraffacendo le ultime fortificazioni. Grugnivano e ululavano, mani dalle dita<br />

spesse che squarciavano lo scuro suolo sal- deano e tenevano strette spade,<br />

lance uncinate, martelli, clave e altre armi maligne. Della saliva colava da<br />

labbra provviste di zanne su alcuni, mentre su altri dei grandi occhi troppo<br />

umani fissavano da dietro perfidi becchi. Le loro armature nere erano decorate<br />

di spuntoni.<br />

Gli uomini di Ituralde stavano saldi con lui sul fondo del pendio posteriore<br />

della collina. Lui aveva ordinato che l'accampamento inferiore venisse smontato<br />

e arretrato finché poteva verso sud lungo la riva del fiume. Nel frattempo,<br />

l'esercito si era ritirato dalle fortificazioni. Ituralde odiava cedere terreno<br />

elevato, ma essere spinti giù per quella ripida collina durante un assalto<br />

sarebbe stato letale. Aveva spazio per arretrare, perciò l'avrebbe usato, ora<br />

che le fortificazioni erano perdute.<br />

Posizionò le sue forze proprio alla base della collina, vicino a dove si era<br />

trovato una volta l'accampamento inferiore. I soldati domanesi indossavano<br />

copricapi d'acciaio e avevano messo le loro picche lunghe quattordici piedi col<br />

manico conficcato nel terreno, impugnandole per una maggiore stabilità, le punte<br />

d'acciaio inclinate verso la torreggiante ondata di Trolloc. Una posizione<br />

difensiva classica: tre file di picchieri e scudieri, picche inclinate verso la<br />

sommità del pendio. Quando la prima fila di picche avesse ucciso dei Trolloc,<br />

quei soldati avrebbero ripiegato indietro e avrebbero sfoderato le loro armi,<br />

lasciando che la seconda fila si facesse avanti per uccidere.<br />

Una ritirata lenta e cauta, fila per fila.<br />

Una doppia fila di arcieri dietro iniziò a scagliare frecce, conficcando una<br />

raffica dopo l'altra nella Progenie dell'Ombra, facendo cadere corpi lungo il<br />

versante. Quelli rotolarono, alcuni ancora urlanti, sprizzando sangue scuro. Un<br />

numero più vasto continuò a scendere, sopra i loro fratelli, cercando di<br />

arrivare ai picchieri.<br />

Un Trolloc dalla testa d'aquila morì su una picca di fronte a Ituralde.<br />

C'erano schegge lungo i bordi del becco della bestia e la sua testa - su cui<br />

spuntavano degli occhi da predatore - era posta su un collo taurino, i bordi<br />

delle penne rivestiti da qualche genere di sostanza scura e oleosa. Il mostro<br />

strillò mentre moriva, la voce bassa e solo vagamente simile a un uccello, in<br />

qualche modo emettendo suoni gutturali nella lingua dei Trolloc.<br />

«Resistete!» urlò Ituralde, voltandosi e facendo trottare il suo cavallo<br />

lungo la linea di picchieri. «Mantenete la formazione, che siate folgorati!»<br />

I Trolloc si riversarono giù per la collina, morendo su quelle picche.<br />

Sarebbe stata una tregua temporanea. C'erano troppi Trolloc e perfino una linea<br />

di picche a triplice rotazione sarebbe stata sopraffatta. Questa era una tattica<br />

di rallentamento. Dietro di loro, il resto delle sue truppe iniziava la<br />

ritirata. Una volta che le linee si fossero indebolite, gli Asha'man si<br />

sarebbero assunti il carico della difesa, guadagnando tempo perché i picchieri<br />

potessero ritirarsi.

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