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PDF QUI - nonsolofantasy

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in particolare le maniche. Si poteva giudicare il rispetto di un uomo per la sua<br />

uniforme dal fatto se aveva usato o meno la manica per asciugarsi la fronte in<br />

un giorno come questo. I ragazzi dei Fiumi Gemelli usavano dei fazzoletti.<br />

Gli Asha'man più anziani, naturalmente, sudavano di rado. A questi ragazzi<br />

sarebbe servita molta pratica per riuscirci mentre si concentravano così tanto.<br />

«Bravi» disse Andrai, alzandosi in piedi e facendo passare lo sguardo su di<br />

loro. Posò una mano sulla spalla di Jaim. «Voi ragazzi state facendo un buon<br />

lavoro qui. I Fiumi Gemelli fanno crescere bene gli uomini.»<br />

I ragazzi erano raggianti. Era bello averli, in particolare a paragone della<br />

qualità degli uomini che Taim aveva reclutato di recente. Gli esploratori del<br />

M'Hael affermavano che prendevano chiunque riuscivano a trovare, eppure perché<br />

molti di quelli che portavano avevano un temperamento così astioso e agitato?<br />

«Mastro Genhald?» chiese uno dei soldati.<br />

«Sì, Trost?» disse Andrai.<br />

«Hai... hai sentito qualcosa di mastro Logain?»<br />

Gli altri parvero speranzosi.<br />

Andrai scosse il capo. «Non è tornato dalla sua missione esplorativa. Sono<br />

certo che sarà di ritorno presto.»<br />

I ragazzi annuirono, anche se poteva vedere che stavano cominciando a<br />

preoccuparsi. Ne avevano diritto. Erano settimane che Andrai era preoccupato.<br />

Fin da quando Logain era partito nella notte. Dov era andato? Perché aveva preso<br />

con sé Donalo, Mezar e Welyn, tre dei Dedicati più potenti leali a lui?<br />

E ora c'erano quelle Aes Sedai accampate fuori, apparentemente mandate con<br />

l'autorità del Drago per vincolare degli Asha'man. Taim a quella affermazione<br />

aveva rivolto loro uno dei suoi mezzi sorrisi, quelli che non raggiungevano mai<br />

i suoi occhi, e aveva detto loro che il gruppo della Torre Bianca aveva la prima<br />

scelta, dal momento che erano arrivate per prime. Le altre attendevano,<br />

impazienti.<br />

«Il M'Hael» disse uno degli uomini dei Fiumi Gemelli, la sua espressione<br />

cupa. «Lui...»<br />

«Tenete la testa sulle spalle» lo interruppe Androl «e non sollevate<br />

polveroni. Non ancora. Aspettiamo Logain.»<br />

Gli uomini sospirarono, ma annuirono. Distratto dalla conversazione, Androl<br />

quasi non notò quando le ombre li vicino iniziarono a strisciare verso di lui.<br />

Ombre di uomini, che si allungavano nella luce del sole. Ombre nella trincea.<br />

Ombre di rocce e fenditure nella terra. Lentamente, subdolamente, si voltarono<br />

verso Androl. Androl si fece forza, ma non riuscì a scacciare il panico. Questo<br />

terrore lo poteva avvertire nonostante il vuoto.<br />

Giungevano ogni volta che tratteneva saidin troppo a lungo. Lo lasciò andare<br />

immediatamente e le ombre strisciarono con riluttanza ai loro posti.<br />

I ragazzi dei Fiumi Gemelli lo osservarono, il disagio dipinto sulle loro<br />

facce. Potevano vedere l'espressione incontrollata negli occhi di Androl?<br />

Nessuno parlava delle... irregolarità che affliggevano gli uomini della Torre<br />

Nera. Non si faceva e basta. Come sussurrare orribili segreti di famiglia.<br />

La corruzione era stata ripulita. Questi ragazzi non avrebbero mai dovuto<br />

provare quello che provava Androl. Alla fine, lui e gli altri che erano stati<br />

nella Torre prima della purificazione sarebbero stati delle rarità. Luce, non<br />

riusciva a capire perché qualcuno gli desse ascolto. Debole nel Potere e per<br />

giunta pazzo?<br />

E la parte peggiore era che lui sapeva - in profondità, nel centro di sé<br />

stesso - che quelle ombre erano reali. Non qualche follia inventata dalla sua<br />

mente. Erano reali e l'avrebbero distrutto, se l'avessero raggiunto. Erano<br />

reali. Dovevano esserlo.<br />

Oh, Luce, pensò, digrignando i denti. Entrambe le possibilità sono<br />

spaventose. O sono pazzo oppure l'oscurità stessa vuole distruggermi.<br />

Era quello il motivo per cui non poteva più dormire di notte senza<br />

rannicchiarsi dalla paura. A volte poteva stare ore trattenendo la Fonte senza<br />

vedere le ombre. A volte solo minuti. Trasse un profondo respiro.<br />

«D'accordo» disse, soddisfatto che la sua voce - almeno quella - suonasse<br />

sotto controllo. «Farete meglio a tornare al lavoro. Mantenete quella pendenza<br />

nella giusta direzione, badate bene. Dovremo fare i conti con un bel pasticcio<br />

se l'acqua trabocca e allaga questa zona.»<br />

Mentre obbedivano, Andrai li lasciò, tagliando attraverso il villaggio.<br />

Vicino al centro si trovavano le caserme, cinque grossi edifici di pietra spessa

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