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PDF QUI - nonsolofantasy

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Il buttafuori, Berg, lo squadrò. Berg aveva una faccia tanto brutta da far<br />

trasalire sua madre stessa. Al buttafuori non piaceva Mat e dal modo in cui Berg<br />

guardava Melli, probabilmente era dovuto al fatto che immaginava che Mat stesse<br />

cercando di fare gli occhi dolci alla sua donna. Non aveva importanza che Mat<br />

avesse spiegato che era sposato e non faceva più quel genere di cose. Alcuni<br />

uomini erano gelosi qualunque cosa venisse detta loro.<br />

Le strade di Caemlyn erano affollate, perfino a quest'ora tarda. Le pietre<br />

del selciato erano umide per un recente acquazzone, anche se quelle nubi erano<br />

passate e - cosa sorprendente - avevano lasciato il cielo sgombro. Mat si avviò<br />

a nord lungo la strada, diretto verso un'altra taverna che conosceva, una dove<br />

gli uomini giocavano a dadi per argento e oro. Mat non era in giro per nessuno<br />

scopo specifico quella notte, solo ascoltare dicerie e tastare il polso di<br />

Caemlyn. Era cambiato parecchio da quando era stato qui l'ultima volta.<br />

Mentre camminava, non poteva fare a meno di guardarsi sopra la spalla. Quelle<br />

dannate immagini lo avevano fatto innervosire. Molte delle persone per strada<br />

parevano sospette. Passarono alcuni Murandiani, così ubriachi che avrebbe potuto<br />

dar fuoco al loro alito. Mat si tenne a distanza. Dopo quello che gli era<br />

successo a Hinderstap, immaginava che non poteva essere troppo cauto. Luce,<br />

aveva sentito storie di pietre del selciato che attaccavano la gente. Se un uomo<br />

non poteva fidarsi delle rocce sotto i suoi piedi, di cosa poteva fidarsi?<br />

Raggiunse infine la taverna che voleva, un posto allegro chiamato Il respiro<br />

del morto. Aveva due bruti davanti, con in pugno dei randelli che schiaffavano<br />

sui loro enormi palmi. Di questi tempi le taverne ingaggiavano parecchi<br />

buttafuori supplementari. Mat avrebbe dovuto stare attento a non vincere troppo.<br />

Agli osti non piaceva che un uomo vincesse troppo, dato che poteva causare una<br />

rissa. A meno che l'uomo non spendesse quelle vincite per cibo e bevande. Allora<br />

poteva vincere tutto quello che gli piaceva, e tante grazie.<br />

L'interno di questa taverna era più scuro di quello della Ragazza a sette<br />

strisce. Gli uomini qui erano ingobbiti sopra boccali o partite, e non veniva<br />

servito molto cibo. Solo bevande forti. Il bancone di legno aveva chiodi le cui<br />

teste spuntavano di un'unghia e ti si conficcavano nelle braccia. Mat immaginava<br />

che si stessero sforzando di liberarsi e scappar via dalla taverna.<br />

L'oste, Bemherd, era un Tarenese dai capelli untuosi, con una bocca così<br />

piccola che sembrava si fosse inghiottito le labbra per errore. Odorava di<br />

ravanelli, e Mat non l'aveva mai visto sorridere, nemmeno quando gli davano la<br />

mancia. Parecchi osti avrebbero sorriso al Tenebroso in persona per una mancia.<br />

Mat odiava giocare d'azzardo e bere in un posto in cui dovevi tenere la mano<br />

sul tuo borsellino. Ma aveva in mente di vincere un bel po' di soldi quella<br />

notte, e c'erano partite a dadi in corso e monete che tintinnavano, perciò si<br />

sentiva in qualche modo a casa. Il merletto sulla sua giacca attirò delle<br />

occhiate. Perché aveva preso l'abitudine di indossarlo, comunque? Meglio farlo<br />

togliere a Lopin dai polsini quando fosse tornato all'accampamento. Be', non<br />

tutto quanto. Un po', forse.<br />

Mat trovò una partita sul fondo che veniva giocata da tre uomini e una donna<br />

che portava delle brache. Aveva corti capelli biondi e dei begli occhi; Mat lo<br />

notò esclusivamente per Thom. Aveva un petto pieno, comunque, e di recente Mat<br />

era più orientato verso donne che fossero più snelle di seno.<br />

Dopo pochi minuti Mat stava giocando con loro, e questo lo tranquillizzò un<br />

poco. Tenne il suo borsellino in vista, però, posato sul pavimento di fronte a<br />

lui. Non passò molto tempo prima che la pila di monete accanto a esso crescesse,<br />

perlopiù pezzi d'argento.<br />

«Avete sentito cos'è successo al Parco del Maniscalco? È stata una cosa<br />

terribile.» Quello che parlava era un tizio alto, con un volto così stretto che<br />

pareva fosse stato chiuso in una porta alcune volte. Si faceva chiamare<br />

Cacciatore. Mat immaginò che fosse perché le donne scappavano dopo averlo<br />

guardato in faccia e lui dovesse inseguirle.<br />

«Cosa?» domandò Clare. Era la donna bionda. Mat le rivolse un sorriso. Non<br />

giocava spesso a dadi contro delle donne, dal momento che molte affermavano di<br />

trovare quel gioco sconveniente. E non aveva importanza che non si lamentassero<br />

mai quando un uomo comprava loro qualcosa di carino con quello che aveva vinto.<br />

Comunque, giocare a dadi con le donne non era leale, dal momento che uno dei<br />

suoi sorrisi poteva far palpitare il loro cuore e si sarebbero sentite piegare<br />

le ginocchia. Ma Mat non sorrideva più alle ragazze a quel modo. Inoltre, lei<br />

non aveva reagito comunque a nessuno dei suoi sorrisi.

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