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PDF QUI - nonsolofantasy

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tremare. Perrin imprecò e balzò via dal tetto mentre questo crollava.<br />

Perrin si librò, diventando un lupo prima di atterrare su un tetto vicino.<br />

L'Assassino comparve di fronte a lui, l'arco teso. Giovane Toro ringhiò,<br />

immaginando il vento soffiare, ma l'Assassino non tirò. Rimase semplicemente lì,<br />

come se...<br />

Come se fosse solo una statua.<br />

Perrin imprecò, ruotando mentre una freccia gli schizzava vicino, mancandolo<br />

solo di poco alla vita. Il vero Assassino si trovava a poca distanza; svanì,<br />

lasciando la statua sorprendentemente dettagliata che aveva creato per distrarre<br />

Perrin.<br />

Perrin prese un respiro profondo e fece lasciare al sudore la sua fronte.<br />

L'Assassino poteva giungere su di lui da qualunque direzione. Si mise un muro<br />

alle spalle e si alzò con cautela, esaminando il tetto. Sopra di lui la cupola<br />

tremolò. Ci si era abituato: si muoveva con lui.<br />

Ma lui non si stava muovendo.<br />

Abbassò lo sguardo in preda al panico. Il borsello non c'era più: la freccia<br />

che l'Assassino aveva scagliato l'aveva tagliato via. Perrin scattò avanti fino<br />

al bordo del tetto. Sotto, l'Assassino correva per la strada, il borsello in<br />

mano.<br />

Un lupo balzò da un vicolo, andando a sbattere contro l'Assassino, gettandolo<br />

a terra. Hopper.<br />

Perrin fu lì in un momento, all'attacco. L'Assassino imprecò, scomparendo da<br />

sotto Hopper e ricomparendo al termine della strada. Iniziò a fuggire, lasciando<br />

un'immagine indistinta dietro di sé.<br />

Perrin lo seguì e Hopper si unì a lui. Come mi hai trovato?, trasmise Perrin.<br />

Siete due cuccioli stupidi, trasmise Hopper. Fate molto baccano. Come gatti<br />

che soffiano. Facili da trovare.<br />

Perrin non aveva mostrato di proposito a Hopper dove si trovava. Dopo aver<br />

visto Danza Quercia morire... be', questo era il combattimento di Perrin. Ora<br />

che il ter'angreal era stato portato via da Ghealdan e la sua gente stava<br />

scappando, non voleva rischiare le vite di altri lupi.<br />

Non che Hopper se ne sarebbe andato se lui gli avesse detto di farlo.<br />

Ringhiando di nuovo, Perrin si precipitò dietro l'Assassino, col lupo al suo<br />

fianco.<br />

Egwene si accucciò accanto alla parete del corridoio, col sudore che le<br />

colava dalla fronte. Dalla parte opposta rispetto a lei, delle gocce fuse di<br />

roccia si raffreddavano dopo un'esplosione infuocata.<br />

Il corridoio della Torre rimase immobile. Poche lampade tremolavano alla<br />

parete. Attraverso la finestra, Egwene poteva vedere il cielo violetto.<br />

Combatteva da quelle che sembravano ore, anche se probabilmente era passata solo<br />

una quindicina di minuti. Aveva perso di vista le Sapienti.<br />

Iniziò a strisciare avanti, usando il flusso contro orecchie indiscrete per<br />

rendere silenziosi i propri passi finché non raggiunse un angolo e vi sbirciò<br />

attorno. Buio in entrambe le direzioni. Egwene strisciò in avanti, muovendosi in<br />

modo cauto e risoluto. La Torre era il suo dominio. Si sentiva invasa, proprio<br />

come quando erano giunti i Seanchan. Comunque, questo scontro si stava<br />

dimostrando molto diverso dal ricacciare indietro i Seanchan. Allora il nemico<br />

era stato audace, facile da individuare.<br />

Una debole luce apparve sotto una soglia più avanti. Si spostò dentro la<br />

stanza, preparando dei flussi. Lì c'erano due donne, che parlavano in sussurri,<br />

una che teneva in mano un globo di luce. Evanellein e Mestra, due delle Sorelle<br />

Nere che erano fuggite dalla Torre Bianca.<br />

Egwene scagliò una palla di fuoco che distrusse Mestra in un inferno ardente.<br />

Evanellein guaì ed Egwene usò un trucco che Nynaeve le aveva insegnato: immaginò<br />

che Evanellein fosse stupida, incapace di pensare e di reagire.<br />

Gli occhi della donna divennero vitrei e la sua bocca si aprì.<br />

Il pensiero era più rapido dei flussi. Egwene esitò. Ora cosa? Ucciderla<br />

mentre era indifesa? Le si strinse lo stomaco al pensiero. Potrei prenderla<br />

prigioniera. Andare...<br />

Qualcuno apparve nella stanza con lei. La nuova arrivata era vestita di nero,<br />

un abito stupendo con rifiniture argentee. L'oscurità turbinava attorno a lei,<br />

fatta di nastri roteanti di stoffa, la sua gonna che si increspava. L'effetto<br />

era innaturale e impressionante, possibile solo qui nel Tel'aran'rhiod.<br />

Egwene guardò negli occhi della donna. Grandi e azzurri, posti in un volto

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