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PDF QUI - nonsolofantasy

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fuori verso quella foresta la prima volta, rendendosi conto che il portale<br />

contorto non lo aveva portato in un altro posto, ma proprio in un altro mondo.<br />

Mat guardò da un lato. Riusciva a vedere le tre guglie che aveva notato<br />

durante la sua prima visita? Non sembravano nei paraggi, anche se in questo<br />

posto la finestra successiva di fronte a cui fossero passati avrebbe potuto<br />

mostrare una scena diversa. Potevano...<br />

Si fermò, poi lanciò un'occhiata improvvisa attraverso la finestra. Riusciva<br />

a distinguere una guglia sulla sinistra. E poi seppe. Lui era in una delle<br />

guglie che aveva visto in lontananza durante la sua prima visita.<br />

Represse un brivido e si voltò dalla finestra. Almeno sapeva per certo di<br />

essere nello stesso posto. Questo voleva forse dire che i mondi degli Aelfinn e<br />

degli Eelfinn erano lo stesso? Sperava di sì. Moiraine era caduta attraverso il<br />

secondo dei contorti portali rossi, il che voleva dire che con tutta probabilità<br />

era stata presa dagli Eelfinn, le volpi.<br />

Erano quelli che avevano impiccato Mat; i serpenti, almeno,<br />

lo avevano solo scaraventato via dal loro regno senza nessuna risposta utile.<br />

Provava rancore verso di loro, ma le volpi... loro si erano rifiutate di<br />

rispondere alle sue domande e invece gli avevano dato quei maledetti ricordi!<br />

Mat e gli altri continuarono lungo il corridoio, i loro passi che<br />

riecheggiavano contro il pavimento. Presto Mat iniziò ad avere la sensazione di<br />

essere osservato. L'aveva avuta prima, durante le altre sue visite. Si voltò da<br />

un lato e colse una rapida occhiata di vago movimento molto dietro.<br />

Si girò, preparandosi a gettare da parte la sua torcia e a combattere con<br />

l'ashandarei, ma non vide nulla. Gli altri due si immobilizzarono, guardandosi<br />

attorno con apprensione. Mat proseguì imbarazzato, anche se questo fu mitigato<br />

quando Thom fece la stessa cosa poco tempo dopo. Thom arrivò addirittura a<br />

lanciare un coltello a una chiazza più scura sulla parete.<br />

L'arma di ferro risuonò contro la superficie. Quel rumore squillante<br />

riecheggiò troppo a lungo nel corridoio.<br />

«Spiacente» disse Thom.<br />

«È tutto a posto» disse Mat.<br />

«Ci stanno osservando, vero?» chiese Noal. La sua voce era bassa, leggermente<br />

nervosa. Luce! Mat aveva la sensazione di essere sul punto di balzar fuori dalla<br />

sua pelle e scappar via, lasciandosela indietro. A paragone di quello, Noal<br />

pareva calmissimo.<br />

«Sospetto di sì» disse Mat.<br />

In pochi istanti, raggiunsero la fine di quel corridoio troppo lungo. Qui<br />

entrarono in una stanza che era identica alla prima, tranne che non aveva alcun<br />

portale al centro. Si divideva in quattro direzioni, ciascun corridoio che<br />

scompariva nell'oscurità distante.<br />

Scelsero un'altra direzione, memorizzando il percorso che stavano prendendo,<br />

con occhi invisibili fissi sulla loro schiena. I passi di Mat divennero più<br />

affrettati mentre procedevano per quel tratto di corridoio ed entravano in<br />

un'altra stanza. Questa era esattamente come la precedente.<br />

«Facile perdere l'orientamento in un posto del genere» disse Noal. Aprì il<br />

suo zaino e tirò fuori un foglio di carta e una matita a carboncino. Fece tre<br />

puntini sul suo foglio, poi li collegò con delle righe, rappresentando i<br />

corridoi e le stanze che avevano attraversato. «È tutta questione di tenere una<br />

buona mappa. Una buona mappa può significare la vita o la morte; potete fidarvi<br />

di me a questo proposito.»<br />

Mat si girò attorno, guardandosi indietro verso la direzione da cui erano<br />

venuti. Parte di lui voleva andare avanti, non guardarsi indietro, ma lui doveva<br />

sapere. «Andiamo» disse, tornando da dove erano arrivati.<br />

Thom e Noal si scambiarono occhiate, ma ancora una volta si affrettarono a<br />

raggiungerlo. Impiegarono una buona mezz'ora a ripercorrere i loro passi fino<br />

alla prima stanza, quella che avrebbe dovuto contenere il portale. La trovarono<br />

vuota. Quelle colonne di vapore si levavano dagli angoli. Ma era stato così<br />

anche nelle altre due stanze.<br />

«Impossibile!» disse Noal. «Abbiamo ripercorso i nostri passi alla<br />

perfezione! La via d'uscita dovrebbe essere qui.»<br />

In lontananza - debole e quasi impercettibile - Mat udì una risata. Una<br />

risata sibilante e pericolosa. Maligna.<br />

A Mat si raggelò la pelle. «Thom,» disse «hai mai sentito una storia su<br />

Birgitte Arco d'Argento e la sua visita alla Torre di Ghenjei?»

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