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PDF QUI - nonsolofantasy

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«Sono vicino a dove i prigionieri hanno detto che si sarebbero trovati, a pochi<br />

giorni da noi.»<br />

Galad annuì. «Sventolano la bandiera di Ghealdan?»<br />

«Accanto a quella di Mayene.» La fiamma dello zelo scintillò negli occhi di<br />

Byar. «E la testa di lupo, anche se i rapporti dicono che l'hanno ammainata<br />

ieri. Occhidoro è qui. I nostri esploratori ne sono certi.»<br />

«Ha davvero ucciso il padre di Bomhald?»<br />

«Sì, mio lord Capitano Comandante. Ho una certa familiarità con questa<br />

creatura. Lui e le sue truppe provengono da un posto chiamato i Fiumi Gemelli.»<br />

«I Fiumi Gemelli?» disse Galad. «Curioso quanto spesso sento parlare di quel<br />

posto, di questi tempi. Non è da lì che viene al'Thor?»<br />

«Così si dice» replicò Byar.<br />

Galad si sfregò il mento. «Coltivano buon tabacco lì, Figlio Byar, ma non ho<br />

mai sentito dire che coltivassero anche eserciti.»<br />

«È un posto oscuro, mio lord Capitano Comandante. Il Figlio Bomhald e io<br />

abbiamo trascorso un po' di tempo lì l'anno scorso; pullula di Amici delle<br />

Tenebre.»<br />

Galad sospirò. «Suoni proprio come un Inquisitore.»<br />

«Mio lord Capitano Comandante,» continuò Byar con fervore «mio signore, ti<br />

prego di credermi. Non sto semplicemente facendo supposizioni. Questo è<br />

diverso.»<br />

Galad si accigliò. Poi fece un gesto verso l'altro sgabello accanto al suo<br />

tavolo. Byar lo occupò.<br />

«Spiegati» disse Galad. «E dimmi tutto ciò che sai su questo Perrin<br />

Occhidoro.»<br />

Perrin riusciva a ricordare un tempo in cui semplici colazioni di pane e<br />

formaggio lo avevano soddisfatto. Non era più così. Forse era dovuto alla sua<br />

relazione con i lupi, o forse i suoi gusti erano cambiati col tempo. Questi<br />

giorni bramava carne, in particolare al mattino. Non poteva sempre averla, e<br />

questo andava bene. Ma in generale non doveva chiederla.<br />

Questo era il caso di oggi. Si era alzato, si era lavato la faccia, e aveva<br />

trovato una servitrice che era entrata con un grosso taglio di prosciutto,<br />

fumante e succulento. Niente fagioli, niente verdure. Niente intingoli. Solo il<br />

prosciutto, strofinato col sale e scottato sopra il fuoco, con un paio di uova<br />

bollite. La servitrice aveva messo tutto sul tavolo, poi si era ritirata.<br />

Perrin si asciugò le mani, attraversando il tappeto della sua tenda e<br />

inalando l'aroma del prosciutto. Parte di lui sentiva che avrebbe dovuto farlo<br />

portar via, ma non poteva. Non quando era proprio lì. Si sedette, prese<br />

forchetta e coltello e tagliò.<br />

«Non capisco come fai a mangiare quello per colazione» osservò Faile,<br />

lasciando la camera per lavarsi della loro tenda e asciugandosi le mani con un<br />

panno. La loro grossa tenda era divisa in parecchie parti da delle cortine. Lei<br />

indossava uno dei suoi vestiti grigi non appariscenti. Era accentuato da una<br />

robusta cintura nera: Faile aveva mandato via tutte le cinture dorate, a<br />

prescindere da quanto fossero eleganti. Lui si era proposto di trovargliene una<br />

che fosse più di suo gradimento e lei era sembrata avere la nausea.<br />

«È cibo» disse Perrin.<br />

«Questo lo vedo» replicò lei con uno sbuffo, guardandosi allo specchio. «Cosa<br />

pensi che credessi che fosse? Una roccia?»<br />

«Volevo dire» rispose Perrin tra un boccone e l'altro «che il cibo è cibo.<br />

Perché dovrei preoccuparmi di cosa mangio per colazione e cosa mangio per un<br />

pasto diverso?»<br />

«Perché è strano» disse lei, allacciandosi una cordicella con una piccola<br />

pietra azzurra. Si osservò allo specchio, poi si voltò, le maniche ampie del suo<br />

abito di taglio saldeano che frusciavano. Si soffermò accanto al piatto di<br />

Perrin, facendo una smorfia. «Io vado a fare colazione con Alliandre. Mandami a<br />

chiamare se ci sono notizie.»<br />

Lui annuì, inghiottendo un boccone. Perché una persona avrebbe dovuto<br />

mangiare carne a mezzogiorno, ma rifiutarla per colazione? Non aveva senso.<br />

Perrin aveva deciso di rimanere accampato accanto alla strada di Jehannah.<br />

Cos'altro doveva fare, con un esercito di Manti Bianchi proprio davanti, tra lui<br />

e Lugard? Ai suoi esploratori occorreva tempo per valutare il pericolo. Aveva<br />

passato molto tempo a pensare alle strane visioni che aveva avuto, i lupi che<br />

cacciavano delle pecore verso una bestia e Faile che camminava verso un

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