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PDF QUI - nonsolofantasy

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Disegno - che fosse folgorato! - avrebbe continuato a intrecciarsi sul suo<br />

cammino finché non si fosse occupato di loro.<br />

«Quanto è grande il loro esercito?» chiese Perrin.<br />

«Ci sono ventimila soldati fra loro» rispose Gaul. «Ci sono diverse migliaia<br />

di altri che probabilmente non hanno mai impugnato una lancia.»<br />

Servitori e civili al seguito. Gaul tratteneva il divertimento dalla sua<br />

voce, ma Perrin poteva fiutarlo su di lui. Tra gli Aiel, quasi ogni uomo - tutti<br />

tranne i fabbri - avrebbe imbracciato una lancia se fossero stati attaccati. Il<br />

fatto che molti abitanti delle terre bagnate non fossero capaci di difendersi da<br />

sé confondeva o faceva infuriare gli Aiel.<br />

«La loro forza è numerosa,» continuò Gaul «ma la nostra lo è di più. E loro<br />

non hanno algai'd'siswai né Asha'man, né incanalatrici di nessun tipo, se le<br />

notizie di Sebban Balwer non sono errate. Pare sapere molto di questi Manti<br />

Bianchi.»<br />

«Ha ragione. I Manti Bianchi odiano le Aes Sedai e pensano che chiunque usi<br />

l'Unico Potere sia un Amico delle Tenebre.»<br />

«Muoviamo contro di lui, allora?» chiese Byar.<br />

Galad si alzò in piedi. «Non abbiamo altra scelta. La Luce lo ha consegnato<br />

nelle nostre mani. Ma abbiamo bisogno di più informazioni. Forse dovrei andare<br />

da questo Aybara e fargli sapere che abbiamo i suoi alleati, poi chiedere al suo<br />

esercito di incontrarsi con noi sul campo di battaglia. Preferirei attirarlo<br />

fuori per poter usare la mia cavalleria.»<br />

«Cosa vuoi, Perrin Aybara?» chiese Gaul.<br />

Cosa voleva? Desiderava essere in grado di rispondere a quella domanda.<br />

«Manda altri esploratori» disse Perrin. «Trovaci un posto migliore dove<br />

accamparci. Vorremo intavolare delle trattative, ma non c'è alcun modo sotto la<br />

Luce che io lasci Gill e gli altri nelle mani dei Manti Bianchi. Daremo ai Figli<br />

una possibilità di restituirci la nostra gente. Se non lo faranno... be',<br />

allora vedremo.»<br />

La ragazza a sette strisce<br />

Mat sedeva su uno sgabello consumato, le braccia poggiate contro un bancone<br />

di legno scuro. L'aria aveva un buon odore, di birra, fumo e del panno bagnato<br />

che aveva pulito il bancone di recente. Gli piaceva. C'era qualcosa di<br />

tranquillizzante in una bella taverna turbolenta che veniva anche tenuta pulita.<br />

Be', pulita per quanto era ragionevole, comunque. A nessuno piaceva una taverna<br />

che fosse troppo pulita. Quello faceva sembrare nuovo un posto. Come un cappotto<br />

che non era mai stato indossato o una pipa che non era mai stata usata per<br />

fumare.<br />

Mat rigirò una lettera ripiegata tra due dita della mano destra. Quella<br />

lettera, su carta spessa, era sigillata con un grumo di cera rosso sangue. La<br />

portava con sé solo da poco tempo, ma per lui era già una fonte di seccature<br />

quanto qualunque donna. Be', forse non una Aes Sedai, ma la maggior parte delle<br />

altre donne. Questo la diceva lunga.<br />

Smise di rigirare la lettera e la picchiettò contro il bancone. Che Verin<br />

fosse folgorata per avergli fatto questo! Lo teneva per il suo giuramento come<br />

un pesce preso all'amo.<br />

«Ebbene, mastro Cremisi?» chiese l'ostessa. Era quello il nome che stava<br />

usando questi giorni. Meglio andare sul sicuro. «Vuoi che te lo riempia o no?»<br />

L'ostessa si sporse in basso davanti a lui, incrociando le braccia. Melli<br />

Craeb era una donna graziosa, con un volto tondo e capelli ramati che si<br />

arricciavano in modo piuttosto seducente. Mat le avrebbe fatto il suo sorriso<br />

migliore - non c'era donna che lui avesse incontrato che non si sciogliesse per<br />

il suo sorriso migliore - ma ora era un uomo sposato. Non poteva andare in giro<br />

a spezzare cuori: non sarebbe stato giusto.<br />

Anche se sporgersi come faceva lei lasciava vedere un bel po' di seno. Era<br />

una donna bassa, ma teneva la zona dietro il bancone rialzata. Sì, davvero un<br />

bel seno. Mat immaginò che sarebbe andata bene per un po' di baci, forse<br />

infilata in una delle alcove sul fondo della taverna. Certo, Mat non guardava<br />

più le donne, non a quel modo. Non pensava che fosse lui a doverla baciare.<br />

Forse Talmanes. Era così rigido che un buon bacio e delle effusioni gli<br />

avrebbero fatto bene.<br />

«Ebbene?» domandò Melli.

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