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PDF QUI - nonsolofantasy

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Il fianco della collina digradava direttamente verso l'unico guado di<br />

dimensioni ragionevoli per diverse leghe. A nord, i Trolloc ribollivano<br />

attraverso un valico fuori dalla Macchia e giungevano dritto nel fiume Arinelle.<br />

Quando potevano essere costretti ad attraversarlo, si trovavano di fronte il<br />

fianco della collina, dove erano state scavate trincee, su cui erano stati<br />

impilati dei bastioni e in cima alla quale erano state poste delle torri per gli<br />

arcieri. Non c'era modo per raggiungere la città di Maradon dalla Macchia senza<br />

passare per questa collina.<br />

Era una posizione ideale per trattenere una forza molto più numerosa, ma<br />

perfino le fortificazioni migliori potevano essere sopraffatte, in particolare<br />

quando i tuoi uomini erano stanchi dopo settimane di combattimenti. I Trolloc<br />

avevano attraversato ed erano risaliti su per il pendio sotto una pioggia di<br />

frecce, cadendo nelle trincee, avendo difficoltà a sormontare gli alti bastioni.<br />

Il fianco della collina aveva in cima un'area piatta, dove Ituralde aveva la<br />

sua postazione di comando, nel campo superiore. Impartiva gli ordini mentre<br />

guardava giù verso la massa intrecciata di trincee, bastioni e torri. I Trolloc<br />

stavano morendo per mano di picchieri dietro uno dei bastioni. Ituralde osservò<br />

finché l'ultimo dei Trolloc - una bestia enorme dalla faccia da ariete - ruggiva<br />

e moriva con tre picche in pancia.<br />

Pareva come se stesse arrivando un'altra ondata, con il Myrddraal che guidava<br />

un'altra massa di Trolloc attraverso il valico. Nel fiume erano caduti<br />

abbastanza corpi da intasarlo per il momento, facendolo scorrere rosso, con le<br />

carcasse che fornivano un passaggio per quelli che stavano arrivando di corsa.<br />

«Arcieri!» tuonò Ituralde. «Dove sono quei dannati...»<br />

Finalmente una compagnia di arcieri gli corse davanti, alcune delle riserve<br />

che lui aveva tenuto indietro. Per la maggior parte avevano la carnagione ramata<br />

dei Domanesi, anche se mischiati fra loro c'erano alcuni Tarabonesi sparsi.<br />

Portavano un'ampia varietà di archi: stretti archi lunghi domanesi, archi corti<br />

serpentini saldeani recuperati da posti di guardia o villaggi, perfino qualche<br />

alto arco lungo dei Fiumi Gemelli.<br />

«Lidrin» chiamò Ituralde. Il giovane ufficiale dagli occhi duri si precipitò<br />

per il fianco della collina da lui. L'uniforme marrone di Lidrin era stazzonata<br />

e sporca alle ginocchia, non perché fosse indisciplinato, ma perché c'erano<br />

delle volte in cui i suoi uomini avevano bisogno di lui più di quanto avessero<br />

bisogno del bucato.<br />

«Vai con quegli arcieri alle torri» disse Ituralde. «Quei Trolloc stanno per<br />

tentare un altro assalto. Non voglio che un altro manipolo faccia irruzione<br />

sulla sommità, sono stato chiaro? Se conquistano la nostra posizione e la usano<br />

contro di noi, la mia sarà una mattinata pessima.»<br />

Lidrin non sorrise a quel commento, come avrebbe potuto fare una volta. Non<br />

sorrideva quasi per niente, ormai; di solito solo quando riusciva a uccidere un<br />

Trolloc. Gli rivolse il saluto, voltandosi per correre dietro agli arcieri.<br />

Ituralde si voltò e guardò giù lungo il versante posteriore della collina. Lì<br />

era situato il campo inferiore, all'ombra delle ripide pendici. Questa collina<br />

un tempo era stata una formazione naturale, ma i Saldeani l'avevano modificata<br />

nel corso degli anni, con un lungo pendio che si estendeva verso il fiume e uno<br />

più ripido dal lato opposto. Nel campo inferiore, le sue truppe potevano dormire<br />

e mangiare, e lì le loro provviste potevano essere protette, tenute al sicuro<br />

dalle frecce nemiche dalle ripide pendici su cui ora si trovava Ituralde.<br />

Entrambi i suoi campi, quello superiore e quello inferiore, erano<br />

raffazzonati. Alcune delle tende erano state comprate da villaggi saldeani,<br />

altre erano di fattura domanese e dozzine erano state portate tramite passaggi<br />

da ogni dove. Un vasto numero di esse erano enormi strutture cairhienesi con<br />

motivi a strisce. Tenevano i suoi uomini lontano dalla pioggia e questo era<br />

sufficiente.<br />

Di sicuro i Saldeani sapevano come costruire le fortificazioni. Se solo<br />

Ituralde fosse stato in grado di convincerli a lasciare il loro nascondiglio<br />

nella città di Maradon e a venire ad aiutarli.<br />

«Ora,» disse Ituralde «dove...»<br />

Si interruppe quando qualcosa oscurò il cielo. Ebbe a malapena il tempo di<br />

imprecare e di tuffarsi al riparo quando piovve una raffica di grossi oggetti,<br />

in un arco alto per poi cadere sul campo superiore, suscitando urla di dolore e<br />

confusione. Quelli non erano macigni: erano cadaveri. I massicci corpi di<br />

Trolloc morti. L'esercito della Progenie dell'Ombra aveva infine sistemato i

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