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PDF QUI - nonsolofantasy

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funzione della colonna.<br />

Percepì l'aura intensa della colonna. Era molto più potente di qualunque<br />

ter'angreal lei avesse maneggiato con Elayne. In effetti, i pilastri<br />

sembravano... vivi, in qualche modo. Era quasi come se lei potesse percepire una<br />

consapevolezza da essi.<br />

Questo le diede un brivido. Stava toccando il pilastro o era quello a toccare<br />

lei?<br />

Cercò di leggere il ter'angreal come aveva fatto in precedenza, ma questo era<br />

largamente incomprensibile, come l'Unico Potere stesso. Inspirò bruscamente,<br />

disorientata dal peso di quello che sentiva. Era come se tutt'a un tratto fosse<br />

caduta in una fossa buia e profonda.<br />

Spalancò gli occhi, tirando via la mano, il palmo tremante. Questo andava<br />

oltre le sue capacità. Lei era un insetto, che cercava di comprendere la massa e<br />

le dimensioni di una montagna. Prese un respiro per controllarsi, poi scosse il<br />

capo. Non c'era altro da fare qui.<br />

Si voltò dalle colonne di vetro e fece un passo.<br />

Lei era Malidra, didott'anni ma tanto magra da sembrare molto più giovane.<br />

Strisciava al buio. Accorta. Silenziosa. Era pericoloso arrivare così vicino ai<br />

Crealuce. La fame la guidava avanti. Lo faceva sempre.<br />

La notte era fredda, il paesaggio brullo. Malidra aveva sentito storie di un<br />

luogo oltre le montagne distanti, dove la terra era verde e il cibo cresceva<br />

dappertutto. Lei non credeva a quelle menzogne. Le montagne erano solo linee nel<br />

cielo, denti frastagliati. Come poteva arrampicarsi su qualcosa di così alto?<br />

Forse i Crealuce potevano. Provenivano da quella direzione, di solito. Il<br />

loro campo era davanti a lei, e risplendeva nel buio.<br />

Quel bagliore era troppo costante per essere fuoco. Proveniva dai globi che<br />

portavano con loro. Lei si avvicinò piano piano, accucciata, i piedi nudi e le<br />

mani polverose. Cerano pochi uomini e donne del Popolo con lei. Volti sudici,<br />

capelli stopposi. Barbe ispide sugli uomini.<br />

Un'accozzaglia di vestiti. Pantaloni sbrindellati, indumenti che un tempo<br />

potevano essere stati camicie. Qualunque cosa per tenere lontano il sole durante<br />

il giorno, poiché il sole poteva uccidere. E lo faceva. Malidra era l'ultima di<br />

quattro sorelle, due morte per il sole e la fame, una morta per il morso di un<br />

serpente.<br />

Ma Malidra sopravviveva. Con apprensione, sopravviveva. Il modo migliore era<br />

seguire i Crealuce. Era pericoloso, ma la sua mente ormai notava a stento il<br />

pericolo. Quello era ciò che accadeva quando praticamente qualunque cosa poteva<br />

ucciderti.<br />

Malidra superò un cespuglio, tenendo sott'occhio le guardie dei Crealuce. Due<br />

sentinelle, che portavano le loro lunghe armi simili a verghe. Malidra ne aveva<br />

trovata una su un morto, in precedenza, ma non era riuscita a farle fare nulla.<br />

I Crealuce avevano magie, le stesse magie che creavano il loro cibo e la loro<br />

luce. Magie che tenevano caldo nel freddo pungente della notte.<br />

I due uomini indossavano strani vestiti. Pantaloni che calzavano troppo bene,<br />

giacche coperte di tasche e scintillanti pezzetti di metallo. Entrambi avevano<br />

cappelli, anche se uno indossava il suo all'indietro, tenuto attorno al collo da<br />

una sottile cordicella di cuoio. Gli uomini chiacchieravano. Non avevano la<br />

barba come il Popolo. I loro capelli erano più scuri.<br />

Un'altra del Popolo giunse troppo vicino e Malidra le sibilò contro. La donna<br />

le scoccò un'occhiataccia, ma si allontanò. Malidra rimase al limitare della<br />

luce. I Crealuce non l'avrebbero vista. I loro strani globi lucenti rovinavano<br />

la loro vista al buio.<br />

Lei girò attorno al massiccio carro. Non c'erano i cavalli. Solo U carro,<br />

tanto grosso da ospitare una dozzina di persone. Si muoveva magicamente durante<br />

il giorno, procedendo su ruote ampie quasi quanto l'altezza di Malidra. Lei<br />

aveva sentito - nelle comunicazioni sommesse e frammentarie con il Popolo - che<br />

i Crealuce stavano costruendo una strada imponente a est. Sarebbe passata<br />

proprio attraverso il Deserto. Era fatta posando Itrani pezzi di metallo. Erano<br />

troppo grossi per scalzarli, anche un Jorshem le aveva mostrato un grosso chiodo<br />

che aveva trovato. Lo usava per grattar via la carne dalle ossa.<br />

Era passato un po' di tempo da quando lei aveva mangiato bene, fin da quando<br />

erano riusciti a uccidere quel mercante nel sonno due anni prima. Riusciva<br />

ancora a ricordare quel banchetto, scavando nelle sue riserve, mangiando finché<br />

lo stomaco non aveva preso a farle male. Una sensazione così strana. Stupenda e

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