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PDF QUI - nonsolofantasy

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che si nascondeva tra i cadaveri che cadevano. Dopo il primo attacco di Draghkar<br />

sul suo esercito alcuni giorni prima, Ituralde aveva lasciato gli arcieri in una<br />

rotazione permanente a controllare i cieli giorno e notte.<br />

Ma gli arcieri non avevano ordini di tirare su corpi che precipitavano.<br />

Ituralde continuò a urlare mentre balzava fuori dal padiglione e sfoderava di<br />

colpo la spada dal suo fodero. Il campo superiore divenne un caos mentre i<br />

Draghkar piombavano in mezzo ai soldati. Un gruppo numeroso cadde attorno al<br />

padiglione di comando, con i loro occhi neri troppo grandi che luccicavano,<br />

attirando uomini nella loro direzione con dolci canzoni.<br />

Ituralde gridò più forte che poteva, riempiendosi le orecchie col suono della<br />

sua stessa voce. Una delle bestie venne verso di lui, ma il suo urlo gli impedì<br />

di udirne la cantilena. La bestia parve sorpresa - perlomeno quanto poteva<br />

sembrarlo una creatura così inumana - mentre lui si precipitava verso di essa,<br />

fingendo di essere attirato, poi le trafiggeva il collo con un affondo esperto.<br />

Del sangue scuro sgocciolò giù per una pelle bianco latte mentre Ituralde<br />

strappava via la sua lama, ancora urlando.<br />

Vide Rajabi inciampare e crollare a terra mentre uno della Progenie delTOmbra<br />

gli balzava sopra. Ituralde non riusci ad andare da lui, poiché si trovò di<br />

fronte un altro dei mostri. In un benedetto istante, notò palle di fuoco piovere<br />

sui Draghkar dal cielo: gli Asha'man.<br />

Ma allo stesso tempo, in lontananza, sentì i tamburi di guerra diventare più<br />

fragorosi. Come aveva previsto, quella ribollente armata di Trolloc avrebbe<br />

colpito attraversando il guado con tutta la forza di cui disponeva. Luce, a<br />

volte odiava proprio avere ragione.<br />

Farai meglio a mantenere la tua promessa di mandarmi aiuto, ragazzo, pensò<br />

Ituralde mentre combatteva il secondo Draghkar,<br />

il suo urlo che si faceva roco. Luce, farai davvero meglio!<br />

Faile camminava a grandi passi per l'accampamento di Perrin, con l'aria che<br />

risuonava di chiacchiericci, grugniti di fatica e urla di uomini che sbraitavano<br />

ordini. Perrin aveva mandato un'ultima richiesta di parlamentare ai Manti<br />

Bianchi e ancora non c'era stata risposta.<br />

Faile si sentiva ristorata. Aveva trascorso l'intera notte accoccolata contro<br />

Perrin in cima alla loro collina. Lei aveva portato parecchie lenzuola e<br />

coperte. Per certi versi, la collina erbosa era stata più confortevole della<br />

loro tenda.<br />

Gli esploratori erano tornati da Cairhien quella mattina; presto sarebbe<br />

arrivato il loro rapporto. Per ora, Faile si era fatta il bagno e aveva<br />

mangiato.<br />

Era tempo di fare qualcosa per Berelain.<br />

Attraversò l'erba calpestata verso la parte del campo dove si trovavano i<br />

Mayenesi, sentendo la propria rabbia crescere. Berelain era andata troppo oltre.<br />

Perrin affermava che le voci provenivano dalle cameriere di Berelain, non da lei<br />

in persona, ma Faile vedeva la verità. La Prima era una maestra nella<br />

manipolazione e nel controllare le dicerie. Quello era uno dei modi migliori per<br />

governare da una posizione di relativa debolezza. La Prima agiva così a Mayene e<br />

faceva lo stesso qui al campo, dove Faile rappresentava la fazione più forte<br />

come moglie di Perrin.<br />

Un paio di uomini delle Guardie Alate erano di piantone all'ingresso della<br />

zona mayenese, con i loro pettorali dipinti di cremisi e gli elmi alati a forma<br />

di pentole che si estendevano giù lungo la loro nuca. Si ersero più alti quando<br />

Faile si avvicinò, impugnando lance che erano quasi ornamentali, con pennacchi<br />

che sventolavano con il falco dorato in volo riprodotto sul loro campo azzurro.<br />

Faile dovette allungare il collo per incontrare i loro occhi. «Scortatemi<br />

dalla vostra signora» ordinò.<br />

Le guardie annuirono, una sollevando una mano guantata e facendo cenno ad<br />

altri due uomini dall'interno del campo di sostituirle. «Ci è stato detto di<br />

aspettarci il tuo arrivo» disse la guardia a Faile con voce profonda.<br />

Faile sollevò un sopracciglio. «Oggi?»<br />

«No. La Prima ha detto semplicemente che, se fossi venuta, avremmo dovuto<br />

obbedirti.»<br />

«Certo che mi si deve obbedienza. Questo è l'accampamento di mio marito.»<br />

Le guardie non discussero con lei, anche se probabilmente non erano<br />

d'accordo. Berelain era stata mandata per accompagnare Perrin, ma a lui non era<br />

stato dato un comando esplicito su di lei o sulle sue truppe.

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