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PDF QUI - nonsolofantasy

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mostro. Un suono frenetico provenne da dietro quando la donna corse via,<br />

lasciandolo lì.<br />

Perrin si alzò in piedi, le gambe tremanti, ogni istinto che gli urlava di<br />

scappare. Ma no. Non poteva nemmeno combattere. Non poteva accettare questo come<br />

reale.<br />

Un lupo ululò, poi balzò nella radura. Hopper parve ricacciare indietro<br />

l'oscurità. La creatura si chinò verso Perrin protendendo una mano enorme come<br />

per schiacciarlo.<br />

Questo era un vicolo.<br />

Dentro Caemlyn.<br />

Non era reale.<br />

Non lo era.<br />

L'oscurità attorno a loro svanì. L'immane creatura d'ombra nera si increspò<br />

nell'aria, come un pezzo di stoffa che veniva sbatacchiato. La forma scomparve.<br />

Una piccola sacca di terra - il suolo sporco e calpestato di un vicolo - apparve<br />

ai loro piedi.<br />

Poi, con uno schiocco, il sogno svanì. Perrin si trovò di nuovo nel vicolo, con<br />

Hopper al suo fianco e nessun segno della foresta o della terribile creatura che<br />

qualcuno aveva visto come il Drago Rinato.<br />

Perrin espirò lentamente. Del sudore gli colava dalla fronte. Sollevò una mano<br />

per asciugarselo, poi invece desiderò che svanisse.<br />

Hopper scomparve e Perrin seguì, trovandosi sullo stesso tetto di prima. Si mise<br />

a sedere. Solo pensare a quell'ombra lo faceva rabbrividire. «Sembrava così<br />

reale» disse. «Una parte di me sapeva che era un incubo. Non riuscivo a fare a<br />

meno di tentare di combattere o di fuggire. Quando facevo una delle due cose,<br />

diventava più forte, non è così? Perché accettavo che fosse reale?»<br />

Si. Non devi credere a quello che vedi.<br />

Perrin annuì. «C'era una donna lì dentro. Parte del sogno? Nemmeno lei era<br />

reale, vero?»<br />

Sì.<br />

«Forse era lei quella che lo sognava» disse Perrin. «Quella che stava avendo<br />

l'incubo originale, catturata in esso e intrappolata qui nel Mondo dei Sogni.»<br />

Uomini che sognano non stanno qui a lungo, trasmise Hopper. Per lui, quella era<br />

la fine della discussione. Tu sei stato forte, Giovane Toro. Hai agito bene.<br />

Odorava di orgoglio.<br />

«Quando lei ha chiamato la cosa il Drago Rinato, questo è stato utile.<br />

Dimostrava che non era reale. Mi ha aiutato a credere che non lo fosse.»<br />

Hai agito bene, sciocco cucciolo, ripetè Hopper. Forse puoi imparare.<br />

«Solo se continuo a esercitarmi. Dobbiamo farlo di nuovo. Puoi trovarne un<br />

altro?»<br />

Sì, trasmise Hopper. Ci sono sempre incubi quando la tua razza è vicina. Sempre.<br />

Il lupo svoltò di nuovo a nord, però. Perrin aveva pensato che quello che lo<br />

aveva distratto prima fossero i sogni, ma non pareva che si fosse trattato di<br />

questo.<br />

«Cosa c'è lassù?» chiese Perrin. «Verso cos'è che continui a guardare?»<br />

Arriva, trasmise Hopper.<br />

«Cosa?»<br />

L’Ultima Caccia. Inizia. Oppure no.<br />

Perrin si accigliò, alzandosi in piedi. «Intendi... proprio ora?»<br />

La decisione verrà presa. Presto.<br />

«Che decisione?» I messaggi di Hopper erano confusi e lui non riusciva a<br />

decifrarli. Luce e buio, un vuoto e un fuoco, un freddo e un caldo terribile,<br />

terrificante. Tutto misto a lupi che ululavano, lanciavano richiami, prestavano<br />

forza.<br />

Vieni. Hopper si alzò in piedi, guardando verso nordest.<br />

Hopper scomparve. Perrin traslò dietro di lui, apparendo in basso sulle pendici<br />

di Montedrago, accanto a un affioramento di roccia.<br />

«Luce» disse Perrin piano, alzando lo sguardo dallo stupore. La tempesta che si<br />

era addensata per mesi era arrivata alla sua fase cruciale. Un'enorme nube nera<br />

dominava il cielo, coprendo la vetta della montagna. Mulinava lentamente<br />

nell'aria, emettendo lampi di fulmini che collegavano le altre nuvole. In altre<br />

parti del sogno del lupo le nubi erano tempestose, eppure distanti. Qui<br />

sembravano vicinissime.<br />

Questo era... il centro di qualcosa. Perrin poteva percepirlo. Spesso il sogno

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