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PDF QUI - nonsolofantasy

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indicando. Quando lo riaprì, stava puntando verso il centro della stanza. Il<br />

portale rotto.<br />

Fu allora che sentì la speranza cominciare a morire dentro di lui.<br />

«È stato un buon tentativo, ragazzo» disse Thom. «Siamo andati bene. Meglio<br />

di quanto ci saremmo dovuti aspettare.»<br />

«Io non mi arrenderò» disse Mat, cercando di sfidare il senso di abbattimento<br />

dentro di sé. «Noi... noi ripercorreremo i nostri passi, troveremo un modo per<br />

tornare al posto tra gli Aelfirtn e gli Eelfinn. Il patto diceva che avrebbero<br />

lasciato aperto quel portale. Lo attraverseremo e usciremo di qui, Thom. Che io<br />

sia dannato se ho intenzione di morire qui. Mi devi ancora un paio di boccali.»<br />

Thom aprì gli occhi e sorrise, ma non si alzò in piedi. Scosse il capo, quei<br />

baffi cascanti che si agitavano, e abbassò lo sguardo verso Moiraine.<br />

Piano piano lei aprì gli occhi. «Thom» sussurrò con un sorriso. «Mi sembrava<br />

di aver udito la tua voce.»<br />

Luce, la voce di Moiraine riportò indietro Mat. Ad altri tempi. Ere prima.<br />

Lei lo guardò. «E Mat. Caro Matrim. Sapevo che sareste venuti per me. Tutti e<br />

due. Vorrei che non l'aveste fatto, ma sapevo che sareste venuti...»<br />

«Riposa, Moiraine» disse Thom piano. «Saremo fuori di qui in due strimpellate<br />

d'arpa.»<br />

Mat la guardò, stesa lì, inerme. «Che io sia folgorato. Non ho intenzione di<br />

lasciare che finisca così!»<br />

«Stanno arrivando, ragazzo» disse Thom. «Posso sentirli.»<br />

Mat si voltò per guardare attraverso l'apertura. Poteva vedere quello che<br />

Thom aveva sentito. Gli Aelfinn strisciavano per il corridoio, sinuosi e letali.<br />

Sorrisero, e lui poté vedere incisivi simili a zanne su quei sorrisi. Sarebbero<br />

potuti passare per umani, se non fosse stato per quelle zanne. E quegli occhi.<br />

Quegli innaturali occhi a fessura. Si mossero in modo fluido. Terribile,<br />

bramoso.<br />

«No» sussurrò Mat. «Dev'esserci un modo.» Pensa, si disse. Mat, stupido.<br />

Dev'esserci una via d'uscita. Come sei scappato l'ultima volta?, aveva chiesto<br />

Noal. Quello non era d'aiuto.<br />

Thom, con aria disperata, sganciò la sua arpa dalla schiena. Iniziò a<br />

suonarla. Mat riconobbe la melodia: Dolci sussurri di domani. Un brano luttuoso,<br />

suonato per i caduti. Era bellissimo.<br />

Cosa sorprendente, la musica parve placare gli Aelfinn. Rallentarono, quelli<br />

sul davanti che iniziavano a ondeggiare al ritmo della melodia mentre<br />

camminavano. Sapevano. Thom suonava per il proprio funerale.<br />

«Non so come uscii la volta scorsa» sussurrò Mat. «Ero privo di sensi. Mi<br />

svegliai impiccato. Rand mi tirò giù tagliando la corda.»<br />

Sollevò una mano alla sua cicatrice. Le sue risposte originarie degli Aelfinn<br />

non rivelavano nulla. Sapeva della Figlia delle Nove Lune, sapeva del rinunciare<br />

a metà della luce del mondo. Sapeva del Rhuidean. Tutto aveva senso. Niente<br />

buchi. Niente domande.<br />

Tranne...<br />

Cosa ti diedero gli Eelfinn?<br />

«Se le cose dovessero essere fatte a modo mio,» mormorò Mat, fissando gli<br />

Aelfinn che si avvicinavano «vorrei che quei buchi venissero colmati.»<br />

Gli Aelfinn strisciarono avanti, indossando quelle stoffe gialle che<br />

avvolgevano i loro corpi. La musica di Thom vorticava nell'aria, riecheggiando.<br />

Le creature si avvicinarono con passi lenti e costanti. Sapevano che la preda<br />

era loro, ormai.<br />

I due Aelfinn di fronte portavano spade di bronzo scintillante, colanti di<br />

rosso. Povero Noal.<br />

Thom iniziò a cantare. «O quanto eran lunghe di un uom le giornate. Quando<br />

camminava su terre spezzate.»<br />

Mat ascoltò, dei ricordi che sbocciavano nella sua mente. La voce di Thom lo<br />

riportò a giorni lontani. Giorni dei propri ricordi, giorni delle memorie di<br />

altri. Giorni in cui era morto, giorni in cui era vissuto, giorni in cui aveva<br />

combattuto e in cui aveva vinto.<br />

«Voglio quei buchi colmati...» mormorò Mat fra sé. «Ecco cosa dissi. Gli Eelfinn<br />

acconsentirono, dandomi ricordi che non erano miei.»<br />

Gli occhi di Moiraine si erano chiusi di nuovo, ma sorrideva nell'ascoltare la<br />

musica di Thom. Mat aveva pensato che Thom stesse suonando per gli Aelfinn, ma<br />

ora si domandò se non stesse suonando per Moiraine. Un'ultima canzone

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