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PDF QUI - nonsolofantasy

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scrutando le Sapienti. «Non penso che il Consiglio acconsentirà a questo. Molte<br />

sono irremovibili sul fatto che tutti gli oggetti dell'Unico Potere dovrebbero<br />

appartenere a noi.»<br />

«Il Consiglio vedrà la ragione» disse Egwene. «Abbiamo già restituito la<br />

Scodella dei Venti al Popolo del Mare, e ora che Elayne ha riscoperto il metodo<br />

di ricreare i ter'angreal, è solo una questione di tempo prima che ce ne siano<br />

così tanti che non possiamo tenerne il conto»<br />

«Ma Elayne è Aes Sedai, Madre» disse Seaine, alzandosi con espressione<br />

turbata. «Di certo puoi tenerla in riga.»<br />

«Forse» disse Egwene, parlando piano. «Ma non vi sembra strano che - dopo<br />

tutti questi anni - stiano tornando così tanti Talenti, vengano fatte così tante<br />

scoperte? Il mio Sognare, i te- r'angreal di Elayne, la Predizione. I Talenti<br />

rari sembrano abbondare. Un'Epoca sta finendo e il mondo sta cambiando. Dubito<br />

che il Talento di Elayne resterà unico. E se una delle Sapienti o delle donne<br />

del Popolo del Mare lo manifestasse?»<br />

Le altre tre sedettero in silenzio, turbate.<br />

«Non è comunque giusto cederli, Madre» disse infine Yukiri. «Con qualche<br />

sforzo, noi potremmo portare le Sapienti e le Cercavento sotto controllo.»<br />

«E gli Asha'man?» disse Egwene sottovoce, incapace di trattenere un accenno<br />

di disagio dal suo tono. «Insisteremo che tutti gli angreal e i sa'angreal<br />

creati per gli uomini appartengano a noi, anche se non possiamo usarli? E se d<br />

fossero degli Asha'man che imparano a creare oggetti di Potere? Li costringeremo<br />

a consegnare tutto quello che creano a noi? Saremmo in grado di imporlo?»<br />

«Io...» disse Yukiri.<br />

Leane scosse il capo. «Ha ragione, Yukiri. Luce, ha proprio ragione.»<br />

«Il mondo com'era non può più essere nostro» disse Egwene piano, non volendo<br />

che le Sapienti udissero. «Lo è mai stato? La Torre Nera vincola Aes Sedai, gli<br />

Aiel non ci riveriscono più, le Cercavento ci hanno nascosto le loro<br />

incanalatrici migliori per secoli e stanno diventando sempre più belligeranti.<br />

Se cerchiamo di aggrapparci con troppa forza a tutto questo, diventeremo delle<br />

tiranne o delle sciocche, a seconda di quanto successo abbiamo. Io non posso<br />

accettare nessuno dei due appellativi.<br />

«Noi le guideremo, Yukiri. Dobbiamo diventare una fonte a cui le donne<br />

guardano, tutte le donne. Otterremo questo non mantenendo una stretta troppo<br />

forte, ma portando le loro incanalatrici a addestrarsi con noi e mandando le<br />

nostre Ammesse più talen- tuose a diventare esperte nelle cose in cui loro<br />

eccellono.»<br />

«E se loro stessero dicendo la stessa cosa adesso?» chiese Leane piano,<br />

scrutando le Sapienti, che stavano parlando in toni sommessi dal lato opposto<br />

della stanza. «Se cercassero di giocarci come noi giochiamo loro?»<br />

«Allora noi dovremmo giocare meglio» disse Egwene. «Tutto questo è<br />

secondario, per ora. Abbiamo bisogno di unità contro l'Ombra e i Seanchan.<br />

Dobbiamo...»<br />

Una Siuan dall'aspetto sconvolto comparve nella stanza, il suo vestito<br />

bruciacchiato da una parte. «Madre! Abbiamo bisogno di te!»<br />

«La battaglia è cominciata?» disse Egwene con urgenza. Da un lato, le<br />

Sapienti drizzarono le orecchie.<br />

«Proprio così» disse Siuan, annaspando. «E appena successo. Madre, non sono<br />

venute a origliare! Hanno attaccato!»<br />

Perrin procedeva come un lampo per la terra, coprendo leghe a ogni passo.<br />

Doveva portare il chiodo in un posto distante dall'Assassino. Forse l'oceano?<br />

Poteva...<br />

Una freccia sibilò attraverso l'aria, scalfendogli la spalla. Perrin imprecò<br />

e si girò. Erano su un'alta collina rocciosa. L'Assassino si trovava in basso<br />

rispetto a lui, l'arco sollevato contro il suo volto angoloso, gli occhi scuri<br />

accesi di rabbia. Scagliò un'altra freccia.<br />

Un muro, pensò Perrin, evocando un muro di mattoni di fronte a sé. La freccia<br />

si conficcò per diversi pollici nei mattoni, ma si fermò. Perrin si inviò via<br />

immediatamente. Non poteva andare lontano, però, non mentre portava la cupola.<br />

Perrin cambiò in modo da non andare più dritto a nord, ma muovendosi verso<br />

est. Dubitava che questo avrebbe fatto perdere le tracce all'Assassino:<br />

probabilmente era in grado di vedere la cupola muoversi e valutarne la<br />

direzione.<br />

Cosa fare? Aveva progettato di gettare il chiodo nell'oceano, ma se

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