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PDF QUI - nonsolofantasy

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avendo proprio l'aria di esserti trovata nello schieramento perdente di<br />

schermaglia sul campo?»<br />

«Stavo interrogando l'Ajah Nera» disse Elayne. «I dettagli non sono cosa che<br />

ti riguardi. Birgitte, hai un rapporto dai terreni?»<br />

«Nessuno ha visto Mellar andarsene» disse la Custode. «Anche se abbiamo<br />

trovato il corpo del segretario a pianterreno, ancora caldo. Morto per una<br />

coltellata alla schiena.»<br />

Elayne sospirò. «Shiaine?»<br />

«Andata,» disse Birgitte «assieme a Marillin Gemalphin e Falion Bhoda.»<br />

«L'Ombra non poteva lasciarle in nostro possesso» disse Elayne con un<br />

sospiro. «Sapevano troppo. Dovevano finire salvate o eliminate.»<br />

«Be',» disse Mat con una scrollata di spalle «tu sei viva e tre di loro sono<br />

morte. A me sembra un esito ragionevolmente buono.»<br />

Ma quelli che sono scappati hanno una copia del tuo medaglione, pensò Elayne.<br />

Non lo disse ad alta voce. Non menzionò nemmeno l'invasione di cui aveva parlato<br />

Chesmal. Ne avrebbe parlato con Birgitte al più presto, naturalmente, ma prima<br />

voleva rifletterci da sola.<br />

Mat aveva detto che gli eventi di quella notte avevano avuto un "esito<br />

ragionevolmente buono". Ma più Elayne ci pensava su, più si sentiva<br />

insoddisfatta. Stava per giungere un'invasione dell'Andor, ma lei non sapeva<br />

quando. L'Ombra voleva Mat morto, ma come Birgitte aveva fatto notare, quella<br />

non era una sorpresa. In effetti, l'unico risultato certo delle avventure della<br />

serata era il senso di stanchezza che Elayne provava. Quello e l'essere<br />

confinata una settimana nelle sue stanze.<br />

«Mat» disse, togliendosi il suo medaglione. «Ecco, è tempo che te lo<br />

restituisca. Dovresti sapere che probabilmente mi ha salvato la vita, stanotte.»<br />

Lui le si avvicinò e lo prese con impazienza, poi esitò. «Sei stata in grado<br />

di...»<br />

«Copiarlo? Non perfettamente. Ma fino a un certo punto.»<br />

Mat se lo rimise addosso, con aria preoccupata. «Be', è bello riaverlo.<br />

Volevo chiederti qualcosa. Ora potrebbe non essere il momento.»<br />

«Parla» disse Elayne, stanca. «Magari lo è.»<br />

«Be', si tratta del gholam.»<br />

«La città è stata svuotata della maggior parte dei civili» disse Yoeli mentre<br />

lui e Ituralde attraversavano il cancello di Maradon a piedi. «Siamo vicini alla<br />

Macchia; questa non è la prima volta che abbiamo evacuato. La mia stessa<br />

sorella, Sigrid, guida gli Ultimi Cavalieri, che montano la guardia dal costone<br />

a sudest e manderanno la notizia se dovessimo cadere. Avrà passato parola ai<br />

nostri posti di guardia per la Saldea, richiedendo aiuto. Accenderà un grosso<br />

fuoco per allertarci, se dovessero arrivare.»<br />

L'uomo dal volto magro guardò Ituralde, la sua espressione cupa. «Ci saranno<br />

poche truppe che potranno venire in nostro aiuto. La regina Tenobia ne ha prese<br />

molte con sé quando è andata a cercare il Drago Rinato.»<br />

Ituralde annuì. Camminava senza zoppicare: Antail, uno degli Asha'man, era<br />

piuttosto abile nella Guarigione. I suoi uomini avevano montato un campo<br />

frettoloso nel cortile appena dentro i cancelli cittadini. I Trolloc avevano<br />

preso le tende che loro avevano lasciato indietro, poi vi avevano dato fuoco di<br />

notte per illuminarli mentre banchettavano con i feriti. Ituralde aveva spostato<br />

alcune delle sue truppe negli edifici vuoti, ma voleva altri vicino al cancello<br />

nel caso di un assalto.<br />

Gli Asha'man e le Aes Sedai avevano lavorato per Guarire gli uomini di<br />

Ituralde, ma solo i casi peggiori potevano ricevere cure. Ituralde annuì ad<br />

Antail, che stava lavorando con i feriti in una sezione delimitata da corde<br />

della piazza. Antail non vide il suo cenno col capo. Era concentrato e sudava,<br />

al lavoro con un Potere a cui Ituralde non voleva pensare.<br />

«Sei certo di volerli vedere?» chiese Yoeli. Teneva la lunga lancia di un<br />

cavaliere sulla spalla, con la punta a cui era legato un pennacchio triangolare<br />

giallo e nero. Era chiamato lo Stendardo del Traditore dai Saldeani qui.<br />

La città trasudava ostilità, diversi gruppi di Saldeani che si fissavano a<br />

vicenda con espressioni cupe. Molti indossavano strisce di stoffa nera e stoffa<br />

gialla intrecciate assieme e legate ai foderi delle loro spade. Annuirono a<br />

Yoeli.<br />

Desya gavane cierto cuendar isain carentin, pensò Ituralde. Una frase nella<br />

Lingua Antica. Voleva dire: "Un cuore risoluto vale dieci discussioni." Poteva

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