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PDF QUI - nonsolofantasy

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menzogne insultano i morti!»<br />

Perrin si voltò verso l'uomo, sostenendo il suo sguardo. Sulla tenda calò il<br />

silenzio e Perrin poté fiutare la tensione sospesa nell'aria. «Ti sei mai<br />

accorto che alcuni uomini sono diversi da te, Bomhald?» chiese Perrin. «Hai mai<br />

provato a pensare come ci si deve sentire a essere qualcun altro? Se potessi<br />

vedere attraverso questi miei occhi dorati, scopriresti che il mondo è un posto<br />

diverso.»<br />

Bomhald aprì la bocca come per sputare un altro insulto, ma si umettò le<br />

labbra come se si fossero seccate. «Tu hai ucciso mio padre» disse infine.<br />

«Il Corno di Valere è stato suonato,» disse Perrin «il Drago Rinato ha<br />

combattuto Ishamael nel cielo. Gli eserciti di Artur<br />

Ilawkwing sono tornati su queste sponde per dominare. Sì, io ero a Falme. Ho<br />

cavalcato in battaglia assieme agli eroi del Corno, accanto a Hawkwing stesso,<br />

combattendo contro i Seanchan. Ho combattuto dalla stessa parte di tuo padre,<br />

Bomhald. Ho detto che era un brav'uomo, e lo era. Ha caricato con coraggio. È<br />

morto con coraggio.»<br />

I presenti erano così immobili da sembrare statue. Nessuno si muoveva.<br />

Bomhald aprì bocca per obiettare di nuovo, ma poi la chiuse.<br />

«Io ti giuro» disse Perrin «sotto la Luce e per la mia speranza di salvezza e<br />

di rinascita, che non ho ucciso tuo padre. Né ho avuto nulla a che fare con la<br />

sua morte.»<br />

Bomhald scrutò negli occhi di Perrin e parve turbato.<br />

«Non dargli ascolto, Dain» disse Byar. Il suo odore era forte, più forte di<br />

ogni altro nel padiglione. Frenetico, come carne marcia. «Lui ha ucciso tuo<br />

padre.»<br />

Galad rimase immobile, osservando lo scambio. «Non ho mai capito come fai a<br />

sapere questo, Figlio Byar. Cos'hai visto? Forse questo dovrebbe essere il<br />

processo da tenere.»<br />

«Non è quello che ho visto, lord Capitano» disse Byar. «Ma quello che so. In<br />

che altro modo spieghi come lui è sopravvissuto mentre la legione no? Tuo padre<br />

era un guerriero valoroso, Bomhald. Non si sarebbe mai fatto uccidere dai<br />

Seanchan.»<br />

«Questa è un'idiozia» disse Galad. «I Seanchan ci hanno sconfitto più volte.<br />

Perfino un uomo buono può cadere in battaglia.»<br />

«Io ho visto Occhidoro lì» disse Byar, facendo un gesto verso Perrin. «Che<br />

combatteva a fianco delle apparizioni spettrali! Creature del male!»<br />

«Gli Eroi del Corno, Byar» disse Perrin. «Non sei riuscito a vedere che<br />

stavamo combattendo assieme ai Manti Bianchi?»<br />

«Sembrava» disse Byar in tono concitato. «Proprio come sembrava che tu stessi<br />

difendendo la gente nei Fiumi Gemelli. Ma io ho visto dentro di te, Progenie<br />

dell'Ombra! Ho visto dentro di te nel momento stesso in cui ti ho incontrato!»<br />

«È questo il motivo per cui mi dicesti di scappare?» disse Perrin piano.<br />

«Quando ero rinchiuso nella tenda dell'anziano lord Bomhald, dopo la mia<br />

cattura. Mi desti una roccia affilata per tagliare i miei legacci e mi dicesti<br />

che, se fossi scappato, nessuno mi avrebbe inseguito.»<br />

Byar rimase di sasso. Pareva esserselo dimenticato fino a quel momento.<br />

«Tu volevi che provassi a fuggire» disse Perrin «così da potermi uccidere. Tu<br />

volevi Egwene e me morti con tutte le forze.»<br />

«Questo è vero, Figlio Byar?» chiese Galad.<br />

Byar tentennò. «Certo... certo che no. Io...» All'improvviso si girò,<br />

voltandosi verso Morgase in cima al suo semplice scanno da giudice. «Questo<br />

processo non riguarda me, ma lui! Hai udito entrambe le parti. Qual è la tua<br />

risposta? Giudica, donna!»<br />

«Non dovresti parlare in questo modo a mia madre» disse Galad con calma, il<br />

suo volto era impassibile, ma Perrin fiutava pericolo su di lui. Bomhald, con<br />

aria molto turbata, si era rimesso a sedere tenendosi la testa con la mano.<br />

«No, è tutto a posto» disse Morgase. «Lui ha ragione. Questo processo<br />

riguarda Perrin Aybara.» Si voltò da Byar per osservare Perrin. Lui le restituì<br />

lo sguardo con calma. Lei odorava... come se fosse curiosa per qualcosa. «Lord<br />

Aybara. Senti di aver parlato adeguatamente in tuo favore?»<br />

«Stavo proteggendo me stesso e i miei amici» disse Perrin. «I Manti Bianchi<br />

non avevano alcuna autorità di agire come hanno fatto, dandoci ordini e<br />

minacciandoci. Tu conosci la loro reputazione quanto chiunque altro, sospetto.<br />

Avevamo buoni motivi per diffidare di loro e disobbedire ai loro ordini. Non è

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