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PDF QUI - nonsolofantasy

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«Non ha chiesto nulla. Voleva semplicemente riferire che sono arrivate sane e<br />

salve a Tar Valon.»<br />

«Devi aver letto male.»<br />

Setalle gli rivolse un'occhiata di rimprovero. «Joline Sedai ti rispetta, mastro<br />

Cauthon? Spesso parlava con molta stima di te e del modo in cui hai salvato non<br />

solo lei ma le altre due. Ha chiesto di te nella lettera.»<br />

Mat sbattè le palpebre. «Davvero? Diceva cose del genere?»<br />

Setalle annuì.<br />

«Che io sia folgorato» disse lui. «Mi fa quasi sentire in colpa per averle tinto<br />

la bocca di blu. Ma nessuno poteva sapere che la pensava a quel modo su di me,<br />

considerando come mi trattava.»<br />

«Parlare di tali cose fa gonfiare l'opinione che un uomo ha di sé stesso. Si<br />

potrebbe pensare che il modo in cui ti trattava fosse sufficiente.»<br />

«È una Aes Sedai» borbottò Mat. «Tratta chiunque come se fosse fango da grattar<br />

via dai suoi stivali.»<br />

Setalle gli scoccò un'occhiataccia. Aveva un'aria solenne attorno a lei, in<br />

parte matronale, in parte nobildonna di corte e in parte locandiere che andava<br />

per le spicce.<br />

«Spiacente» disse lui. «Alcune Aes Sedai non sono male come altre. Non intendevo<br />

insultarti.»<br />

«Lo prenderò come un complimento» disse Setalle. «Anche se io non sono Aes<br />

Sedai.»<br />

Mat scrollò le spalle, trovando un ottimo sassetto ai suoi piedi. Lo usò per<br />

sostituire il suo stivale in cima alla pila di carte. Le piogge degli ultimi<br />

giorni erano passate, lasciando una frizzante freschezza nell'aria. «So che hai<br />

detto che non ha fatto male» disse Mat. «Ma... cosa si prova? Per quello che hai<br />

perduto?»<br />

Lei increspò le labbra. «Qual è il cibo più delizioso che ti piace, mastro<br />

Cauthon. La cosa che mangeresti più di tutte le altre?»<br />

«Le torte di mia madre» disse immediatamente Mat.<br />

«Be', è la stessa cosa» disse Setalle. «Sapere che una volta potevi goderti<br />

quelle torte ogni giorno, ma che ora ti sono negate.<br />

I tuoi amici, loro possono avere tutte le torte che vogliono. Tu li invidi e ti<br />

fa male, ma allo stesso tempo sei felice. Almeno qualcuno può godersi quello che<br />

tu non puoi più avere.»<br />

Mat annuì lentamente.<br />

«Perché odi le Aes Sedai così tanto, mastro Cauthon?» chiese Setalle.<br />

«Io non le odio» disse Mat. «Che io sia folgorato, ma non le odio. Ma a volte<br />

pare che un uomo non possa fare due cose senza che delle donne vogliano che lui<br />

faccia una di quelle in modo diverso e ignori del tutto l'altra.»<br />

«Tu non sei costretto ad accettare il loro consiglio, e ti assicuro che molte<br />

volte alla fine ammetti che è un buon consiglio.»<br />

Mat si strinse nelle spalle. «A volte a un uomo piace fare quello che vuole,<br />

senza qualcuno che gli dica cosa c'è di sbagliato in lui e in quello che vuole<br />

fare. Tutto qua.»<br />

«E non ha nulla a che fare con le tue... opinioni peculiari sui nobili? Molte<br />

Aes Sedai si comportano come se fossero delle nobil-donne, dopotutto.»<br />

«Non ho nulla contro i nobili» disse Mat, raddrizzandosi la giacca. «Solo che<br />

non mi piace essere uno di loro.»<br />

«Perché, allora?»<br />

Mat rimase immobile per un momento. Perché? Infine abbassò lo sguardo sul suo<br />

piede, poi si rimise lo stivale. «Si tratta degli stivali.»<br />

«Stivali?» Setalle parve confusa.<br />

«Stivali» disse Mat annuendo, legandosi i lacci. «Tutto riguarda gli stivali.»<br />

«Ma...»<br />

«Vedi,» disse Mat, stringendo i lacci «parecchi uomini non devono preoccuparsi<br />

molto di quali stivali indossare. Sono le persone più povere. Se chiedi a imo di<br />

loro: 'Che stivali indosserai oggi, Mop?', la loro risposta sarà semplice. 'Be',<br />

Mat. Ne ho solo un paio, perciò suppongo che indosserò quel paio'.»<br />

Mat esitò. «O immagino che lo direbbero a te, Setalle, dal momento che tu non<br />

sei me e tutto quanto. Non ti chiamerebbero Mat, capisci.»<br />

«Capisco» disse lei, suonando divertita.<br />

«Comunque, per la gente che ha qualche soldo, la domanda di quali stivali<br />

indossare è più difficile. Vedi, per gli uomini medi, uomini come me...» La

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