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PDF QUI - nonsolofantasy

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sfumatura viola, pareva estendersi per leghe.<br />

Hopper si mosse indistinto e giunse a mettersi accanto a lui. Dobbiamo<br />

andare.<br />

«È qui dentro, non è vero?» chiese Perrin. Protese la mente. Danza Quercia,<br />

Scintille e Sconfinato erano vicini. Più avanti, dentro la cupola. Risposero con<br />

messaggi rapidi e frenetici, su caccia ed essere cacciati.<br />

«Perché non fuggono?» chiese Perrin.<br />

Hopper trasmise confusione.<br />

«Vado da loro» disse Perrin, desiderando spostarsi avanti.<br />

Non accadde nulla.<br />

Perrin provò una staffilata di panico nelle viscere. Cosa c'era che non<br />

andava? Provò di nuovo, stavolta tentando di inviare sé stesso alla base della<br />

cupola.<br />

Funzionò. Arrivò in un batter d'occhio, con quella superficie simile a vetro<br />

che si innalzava come un dirupo davanti a lui.<br />

È questa cupola, pensò. Mi sta bloccando.<br />

All'improvviso comprese la sensazione di essere in trappola che i lupi<br />

avevano inviato. Non potevano uscire.<br />

Qual era lo scopo di questa cupola, allora? Intrappolare lupi così che<br />

l'Assassino potesse ucciderli? Perrin ringhiò, avanzando fino alla superficie<br />

della cupola. Non poteva superarla immaginandosi lì dentro, ma forse poteva<br />

farlo con mezzi più ordinari. Sollevò una mano, poi esitò. Non sapeva che<br />

conseguenze avrebbe avuto toccare la superficie.<br />

I lupi inviarono immagini di un uomo in nero e cuoio, con un volto severo e<br />

rugoso e un sorriso che gli incurvava le labbra mentre scagliava frecce. Odorava<br />

di errore, così di errore. Odorava anche di lupi morti.<br />

Perrin non poteva lasciarli lì dentro. Non più di quanto avrebbe potuto<br />

lasciare mastro Gill e gli altri ai Manti Bianchi. Furibondo verso l'Assassino,<br />

toccò la superficie della cupola.<br />

All'improvviso i suoi muscoli persero forza. Se li sentiva come acqua, le sue<br />

gambe incapaci di sostenerlo. Cadde a terra, forte. Il suo piede stava ancora<br />

toccando la cupola, passando attraverso di essa. Pareva che la cupola non avesse<br />

sostanza.<br />

I suoi polmoni non funzionavano più: gonfiare il suo petto era troppo<br />

difficile. Preso dal panico, si immaginò altrove, ma non funzionò. Era<br />

intrappolato, proprio come i lupi!<br />

Qualcosa di indistinto color grigio-argenteo apparve accanto a lui. Delle<br />

fauci gli afferrarono la spalla. Mentre Hopper lo tirava via dalla cupola viola,<br />

Perrin sentì immediatamente le sue forze tornare. Annaspò in cerca di fiato.<br />

Sciocco cucciolo, trasmise Hopper.<br />

«Tu li lasceresti lì?» disse Perrin con voce aspra.<br />

Non sciocco per aver scavato il buco. Sciocco per non avermi aspettato nel<br />

caso in cui fossero usciti i calabroni. Hopper si voltò verso la cupola. Aiutami<br />

se fallisco. Hopper andò avanti, poi toccò la cupola col naso. Barcollò, ma si<br />

rimise dritto e proseguì lentamente dall'altra parte, crollò a terra, ma il suo<br />

petto continuava a muoversi.<br />

«Come ci sei riuscito?» chiese Perrin alzandosi in piedi.<br />

Io sono me. Hopper come vedeva sé stesso, il che era identico a chi era.<br />

Anche odori di forza e stabilità.<br />

Il trucco, pareva, era avere il completo controllo su chi eri. Come molte<br />

cose nel sogno del lupo, la forza della propria immagine mentale era più potente<br />

della sostanza del mondo stesso.<br />

Vieni, inviò Hopper. Sii forte, passa attraverso.<br />

«Ho un'idea migliore» disse Perrin, alzandosi in piedi. Caricò avanti a tutta<br />

velodtà. Colpì la cupola viola e si afflosciò immediatamente, ma il suo slancio<br />

lo portò dall'altra parte, dove rotolò fino a fermarsi. Gemette, la spalla che<br />

gli faceva male, il braccio escoriato.<br />

Sciocco cucciolo, trasmise Hopper. Devi imparare.<br />

«Adesso non è il momento» disse Perrin, rialzandosi in piedi. «Dobbiamo<br />

aiutare gli altri.»<br />

Frecce nel vento, spesse, nere, mortali. La risata del cacciatore. L'odore di<br />

un uomo che era stantio. L'Assassino era qui. Hopper e Perrin corsero lungo la<br />

strada e Perrin scoprì che poteva aumentare la propria velodtà all'interno della<br />

cupola. A titolo di prova, tentò di balzare in avanti con un pensiero e

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